venerdì 7 aprile 2017La cantante Mina esalta Beppe Grillo: “Una mazzata per questi politici 

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“Grillo è una mazzata ai politici”. Lo dice Mina in un’intervista rilasciata al Blog di Beppe Grillo, Riportiamo il suo virgolettato:

“A reclamare tale ammodernamento anatomico – scrive Mina, riferendosi appunto all’imenoplastica – si sono impegnati i grandi uomini della prima, della seconda, della terza, della quarta, della ennesima Repubblica. Leggermente sputtanati e disfatti in decenni di infernale e volgare promiscuità e sfrenato onanismo, senza controllo e con autoreferenzialità, stanno rivalutando all’improvviso il concetto di purezza” (il testo integrale sul blog di Beppe Grillo).

Grillo, secondo Mina, è “il colpo finale, la mazzata che ammutolisce la sala della televisione. Incontrollabile, sottovalutato, diverso, è adesso minaccioso veramente. Compare sostanzioso nella sua percentuale e inarrestabilmente spacca equilibri e logiche”. Perché finora, “l’ideologia del bunga e dell’antibunga erano sufficienti a eletti ed elettori per il funzionamento di Stato, società e politica estera. Ora bisogna fare i conti con lo spauracchio”. 

Ma i politici preferiscono tentare di disinnescare questo spauracchio evitando di citarlo, afferma la cantante. “Prima regola che si impongono i neovergini è quella di non nominare mai il nome dell’interessato. La volgare citazione appare scritta negli sfondi degli studi e, al massimo, velocissimamente pronunciata da scioglilinguisti allenati. Vengono impegnati, poi, scrittori dal costo elevato per la edificazione della muraglia di discredito che comprenda intelligentissimi riferimenti al qualunquismo, all’utopia, al populismo, alla sovversione, all’anacronismo, all’irrispettosità, all’inconsistenza. Contenti delle strategie impostate”, conclude Mina, “appagati ogni tanto da un più zero qualcosa, si godono il prurito dei genitali riparati”.

Lo stesso Grillo, ancora sul blog, interviene polemicamente sul tema elettorale: “E’ la prima volta dal dopoguerra che tutti i partiti, tutte le istituzioni, tutte le televisioni e (quasi) tutti i giornalisti si sono concentrati su di un unico bersaglio elettorale: il MoVimento 5 Stelle. Tutti d’accordo per mantenere lo status quo”. E per silenziare “un movimento di popolo che rifiuta qualunque finanziamento pubblico, odiato dalla Confindustria e dai sindacati, dalla destra e dalla sinistra, attaccato persino dalla Presidenza della Repubblica e dai maggiori quotidiani nazionali”, Se “fa così paura, significa che un terremoto sociale è in arrivo” (qui il testo integrale).

Per i partiti, secondo Grillo, è “finita. Quando uscite spegnete la luce, posate il maltolto e chiudete la porta. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. Ci vediamo in Parlamento”.? 

M5S accusa: “Niente soldi per pagare gli straordinari, ma il sottosegretario va allo stadio in auto blu”

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Il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, accusato di utilizzare l’auto blu di servizio in maniera un po’ troppo allegra è nell’occhio del ciclone. Più volte pizzicato dalla Iena Filippo Roma, Rossi userebbe l’auto in dotazione un po’ troppo spesso, addirittura anche per raggiungere lo stadio Olimpico e assistere al derby Roma-Lazio: il sottosegretario, infatti, martedì scorso avrebbe percorso buona parte del tragitto verso lo stadio in auto blu, per poi farsi venire a prendere da un amico e percorrere gli ultimi chilometri.

Il Movimento 5 Stelle, che ha denunciato attraverso un post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo, ne chiede le dimissioni, sostenendo che il sottosegretario Rossi abbia tenuto un comportamento vergognoso: “Dal governo non pagano gli straordinari ai militari ma se ne vanno allo stadio in auto blu, come è stato pizzicato il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi. Sono senza vergogna: hanno il coraggio di dire ai nostri uomini che non c’è cassa per versare loro le indennità extra che gli spetterebbero per diritto, ma poi spendono milioni di euro di fondi pubblici solo per farsi portare in giro in città. Rossi in auto blu, Renzi in elicottero. Ve lo ricordate?”, scrivono gli onorevoli pentastellati nella nota congiunta.
“In particolare, per quanto riguarda gli stipendi lo Stato Maggiore della Difesa ha comunicato che non si è potuto procedere al pagamento, in numerosi casi, nel cedolino del mese di Marzo 2017, sia del Compenso Forfettario d’Impiego sia del Compenso Forfettario di Guardia relativo a tutto il 2016, a causa della momentanea carenza di risorse finanziarie. Siamo sconcertati e molto preoccupati dal fatto che la mala gestione penalizzi in maniera così pesante il personale delle Forze Armate”, prosegue il Movimento 5 Stelle, annunciando di aver depositato un’interrogazione parlamentare e chiedendo al governo di riferire sulla vicenda.

“È stata anche depositata una interrogazione in merito, a prima firma Tatiana Basilio, in cui si chiede un urgente intervento del Governo per risolvere immediatamente la grave situazione che causa serie ripercussioni sulla vita dei militari e delle loro famiglie. Inoltre da svariati mesi emergono drammatiche difficoltà per i militari, con continue disfunzioni amministrative come conguagli non chiari, addebiti casuali e buste paga di pochi euro. Il personale delle Forze Armate è esasperato e risulta evidente come alla loro prontezza operativa, garantita 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, non fa riscontro una adeguata tempestività da parte del Governo e degli organi competenti nell’erogare per tempo i fondi necessari al pagamento di quanto dovuto. Tutto ciò è inaccettabile”, conclude la nota.
Anche Le Iene ne hanno parlato, in questo servizio realizzato da Filippo Roma.

  • di Charlotte Matteini per Fanpage
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