Reddito basso: si pagano le spese bancarie?

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Pensionati e cittadini sotto una certa soglia di reddito Isee hanno diritto al conto base gratuito senza spese. Agevolazioni per altre fasce disagiate.

La possibilità di pagare poco o niente di spese alla banca quando si ha un reddito bassoesiste. A dire la verità, già da tempo, solo che questa possibilità appena è stata pubblicizzata. Con il decreto legislativo approvato a marzo 2017 dal Consiglio dei Ministri [1], che recepisce una direttiva europea in materia [2] è possibile per chi ha un redito basso aprire un conto corrente senza pagare le spese bancarie o sborsando una cifra molto modesta. Il decreto riprende anche una convenzione tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, Bankitalia, Abi e Poste Italiane.

Si tratta del conto base, destinato ai pensionati o a chi ha un reddito Isee sotto i minimi che prevede maggiori tutele e costi di gestione più bassi o, addirittura, nulli per certe fasce di popolazione.

Chi ha un reddito basso può utilizzare questo conto per ricevere o fare un bonifico o per avere a disposizione un Bancomat, cioè per le operazioni più semplici, ma non per gestire i propri risparmi. Si chiama conto base proprio per questo: il minimo indispensabile in cambio di evitare spese bancarie elevate. Chi, ad esempio, è pensionato o percepisce un trattamento di altro tipo dall’Inps, può in questo modo rispettare l’obbligo di avere un conto corrente senza sentirsi tartassato dalla banca o dalle Poste.

Reddito basso: chi può avere un conto senza spese bancarie

Chi ha un reddito basso può evitare di pagare le spese bancarie con il conto base se possiede questi requisiti:

  • è un pensionato con reddito inferiore ai 18.000 euro annui;
  • è un cittadino con un Isee sotto la soglia di 8.000 euro.

Reddito basso e spese bancarie: cosa dice la legge

Il decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri garantisce un regime tariffario agevolato per chi apre un conto corrente con le funzioni base, forse perché, avendo un reddito basso si chiede se si pagano le spese bancarie e a quanto ammontano, prima di avere qualche brutta sorpresa. A questo proposito, l’istituto di credito o le Poste devono garantire maggiore trasparenza informativa e burocrazia semplificata nella procedura per il trasferimento del conto.

Come detto, le operazioni a disposizione di chi apre un conto base perché con reddito basso sono limitate: sì a bonifici o ad operazioni di pagamento, sì alla carta di debito (Bancomat), no alla gestione del risparmio. Il tutto a fronte di un canone onnicomprensivo, gratuito per i cittadini più disagiati. In sostanza: grazie a questo strumento, quando si ha un reddito basso non si pagano le spese bancarie.

La legge prevede anche di incrementare la trasparenza informativa con comparazioni delle condizioni del conto e comunicazioni periodiche su costi e spese sostenute, per chi avesse diritto non ad un conto gratuito ma a quello ad un contratto agevolato.

note

[1] Dlgs. N. 37/2017.

[2] Direttiva 2014/92/UE.

Autore immagine: 123rf.com

Le “Casarelle” di Aversa, il regno delle scarpe vendute nelle casette

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Paese che vai, zona dello shopping che trovi. Ogni città ha la propria area dedicata al passeggio ed all’acquisto sfrenato, come il comune di Aversa che può vantare i famosi vicoli detti le “Casarelle”, formata da una serie di negozietti di scarpe, situati all’interno di palazzi e casette (da qui il nome di “Casarelle”, appunto), nel centro storico del paese fondato dai normanni.

Questa sorta di mercatino “alternativo” si trova nella zona compresa tra via Battisti e via Belvedere e non può passare inosservato agli amanti degli acquisti economici e delle calzature particolari e ricercate. Infatti presso le “Casarelle” vengono vendute scarpe, per lo più artigianali, a dei prezzi low cost che difficilmente si possono trovare altrove.

Bisogna stare con le antenne dritte quando ci si reca alle “Casarelle” perché alcuni di questi piccoli negozi non sono neanche indicati da insegne luminose e quella che può sembrare dall’esterno una semplice abitazione cela al suo interno un fantastico mondo fatto di calzari e di affari, per chi sa fiutarli.
Altri locali, invece, negli anni si sono evoluti, aggiungendo l’insegna all’esterno, ampliandosi e diventando dei veri e propri mini outlet.

Le scarpe che si possono trovare alle “Casarelle” sono dei generi più disparati: principalmente calzature di produzione locale, di marche famose o meno note, di ottima qualità o di seconda scelta ed i prezzi vanno dai 10 euro fino ai 100. Essendo di produzione limitata spesso vengono prodotte di un unico numero e appartengono alle vecchie collezioni, in particolare nel caso dei manufatti meno costosi e non firmati.

I nomi dei negozi che si stagliano in queste stradine strette non lasciano alcun dubbio sul genere di bene che offrono nel loro interno alla clientela e vanno da “Cenerentola calzature” a “Tacchi a Spillo”. Il negozio più apprezzato sia per la merce venduta che per la disponibilità del personale, il ”Impronte”, è un locale non molto grande suddiviso in tre piccole zone differenti. Lo scaffale di destra presenta i modelli unici organizzati per numero. La parete sinistra è dove sono esposti i pezzi dei marchi più celebri e più costosi. In genere il prezzo è unico ed i numeri disponibili molto ristretti. Sul fondo ci sono gli esemplari di scarpe che appartengono a collezioni molto vecchie ed il prezzo, uguale per tutte, è di 10 euro.

Il giorno da evitare, come sempre nei luoghi di shopping, è nel tardo pomeriggio durante la settimana ed il sabato, in quanto i piccoli ambienti di queste botteghe si riempiono a dismisura di clienti alla spasmodica ricerca delle calzature più adatte da abbinare all’outfit scelto per il week-end. Da tenere a mente è, invece, il lunedì pomeriggio, quando vengono fatti i riassortimenti e si possono trovare i nuovi arrivi freschi di tintura.

Gli appassionati di scarpe o semplicemente del rilassante ciondolare senza pensieri tra uno scaffale e l’altro tipico dei leggeri pomeriggi di compere in compagnia non può non farci un pensiero ed andare assolutamente a visitare questo piccolo monumento storico tra i mercatini napoletani.

Fonti:
www.grandenapoli.it

www.lacapera.it

Fondazione FS, treno storico per raggiungere Pietrelcina e i luoghi di Padre Pio

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E’ tutto pronto per il primo dei 14 viaggi in treno storico organizzati da Fondazione FS per raggiungere Pietrelcina e i luoghi di Padre Pio.

L’iniziativa, presentata a maggio dalla Regione Campania e da Fondazione FS, prenderà il via sabato 23 settembre con la partenza di un treno d’epoca alle 8.50 dalla stazione di Napoli Centrale. Fermerà ad Aversa, Caserta e Benevento per poi proseguire lungo i 13 chilometri della linea verso Bosco Redole, inattiva da 4 anni e appositamente recuperata per consentire di raggiungere la stazione di Pietrelcina. Da qui un bus navetta, messo a disposizione dal Comune, consentirà ai partecipanti di spostarsi verso il centro della cittadina dove si potranno visitare l’antico borgo e i luoghi dove Francesco Forgione mosse i primi passi di un percorso che lo avrebbe portato a diventare prima Padre Pio, e poi Santo. Ritorno programmato alle 16.50, con arrivo a Napoli alle 19.45.

Inserita tra gli itinerari del turismo ferroviario, la serie di viaggi per Pietrelcina rientra nell’ambito dei progetti promossi dalla Regione Campania e Fondazione FS per il recupero e la valorizzazione di linee e collegamenti con importanti mete turistiche, puntando su questo tipo di escursioni che ha fatto registrare un crescente gradimento.

Gli appuntamenti successivi con il treno per i luoghi di Padre Pio, con partenze da Napoli, sono programmati nei giorni 1, 15 e 29 ottobre, 12 e 26 novembre, 10 e 23 dicembre. Da Salerno si viaggerà nei giorni 24 e 30 settembre, 8 e 22 ottobre, 5 e 19 novembre, 3 dicembre, con fermate intermedie nelle stazioni di Mercato San Severino, Avellino, Benevento.

Il costo del biglietto, comprensivo del viaggio di andata e ritorno, varia tra i 4 e i 15 euro in base alla stazione di partenza e all’età. E’ in vendita su tutti i canali Trenitalia, biglietterie e self service di stazione, agenzie di viaggio abilitate, su trenitalia.com, e con l’ app Trenitalia per dispositivi mobili. Sarà possibile acquistare i biglietti anche direttamente a bordo treno, senza alcuna maggiorazione, e in relazione alla disponibilità dei posti a sedere. Informazioni dettagliate allo 06.4410.3520, o consultando la sezione “Viaggi ed eventi” del sito www.fondazionefs.it.

Fondazione FS, treno storico per raggiungere Pietrelcina e i luoghi di Padre Pio

 

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