Polizze vita dormienti: come chiedere il rimborso

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Polizze vita non riscosse e prescritte: domanda di rimborso anche per gli eredi.

Le polizze vita dormienti sono polizze che non sono state riscosse dai beneficiari e si trovano presso le imprese di assicurazione o intermediari in attesa della prescrizione(decennale), trascorsa la quale vengono trasferite in un apposito fondo pubblico.

I diritti derivanti dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dalla data dell’evento che coincide con la morte dell’assicurato o con la scadenza del contratto.

Se sono decorsi più di dieci anni, le imprese assicuratrici devono devolvere le relative somme non riscosse al cosiddetto Fondo Rapporti Dormienti istituito presso la Consap.

Come sapere se un familiare deceduto aveva stipulato una polizza vita?

L’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle Assicurazioni) suggerisce due strade per verificare l’esistenza di polizze dormienti stipulate da familiari deceduti:

1) rivolgersi al “Servizio ricerca coperture assicurative vita” dell’ANIA (Associazione nazionale delle imprese assicurazione) che fornisce ai richiedenti (ad esempio eredi delle persone decedute) informazioni sull’esistenza o meno, presso le imprese italiane, di coperture assicurative vita relative alla persona deceduta.

2) rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o all’impresa di assicurazione di cui si serviva il familiare, chiedendo informazioni – meglio se per iscritto – sulla esistenza della polizza.

Come ottenere il rimborso della polizza dormiente?

Quando la polizza è già confluita nel Fondo Rapporti Dormienti, è possibile presentare domanda di rimborso alla Consap.

La domanda di rimborso è ammessa per quelle polizze vita prescritte (c.d. “Polizze dormienti”) per le quali sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:

  1. evento (morte/vita dell’assicurato) o scadenza della polizza che hanno determinato il diritto a riscuotere il capitale assicurato, intervenutosuccessivamente alla data del 1° gennaio 2006;
  2. prescrizione di tale diritto intervenuta anteriormente al 1° luglio 2011;
  3. rifiuto della prestazione assicurativa da parte dell’intermediario, per effetto della suddetta prescrizione e conseguente trasferimento del relativo importo al Fondo rapporti dormienti.
  4. non aver già ricevuto alcun rimborso, anche parziale, nell’ambito di uno dei precedenti cinque avvisi di presentazione delle domande per polizze dormienti. In caso di accoglimento della domanda, sarà corrisposto al massimo il 60% dell’importo della polizza devoluto dall’Intermediario al Fondo rapporti dormienti.

Domanda rimborso polizza vita dormiente

La domanda per il rimborso dovrà va presentata entro e non oltre il 20 novembre 2017 [1], a pena di irricevibilità della domanda stessa.

La domanda può essere presentata in uno dei seguenti modi:

  1. Raccomandata a.r. al seguente indirizzo: Consap Spa – Gestione Polizze dormienti, Via Yser, 14 00198, Roma (saranno istruite solamente le domande inoltrate dal 2 ottobre 2017 ed entro il 20 novembre 2017, purché pervengano comunque entro il 1° dicembre 2017. Le domande che dovessero pervenire oltre il 1° dicembre 2017, pur se spedite entro il termine del 20 novembre, non saranno infatti prese in considerazione, saranno ritenute irricevibili e non potranno essere valutate a norma del presente avviso;
  2. Plico a mano: le domande possono essere presentate all’indirizzo di cui sopra dalle ore 8.00 alle ore 17.00 dal lunedì al giovedì, dalle ore 8.00 alle ore 13.00 il venerdì (la data di acquisizione della domanda presentata a mano è comprovata dal timbro datato apposto su di essa da Consap);
  3. Posta Elettronica Certificata al seguente indirizzo: consap@pec.consap.it. (non saranno prese in considerazione le domande inoltrate a mezzo di posta elettronica non certificata).

Alla domanda di rimborso dovrà essere allegata la seguente documentazione:

  1. copia del documento di riconoscimento del richiedente avente titolo al rimborso (fronte/retro);
  2. copia del codice fiscale;
  3. copia della polizza vita. In mancanza (ad es. in caso di smarrimento) sarà necessaria una dichiarazione dell’intermediario con indicazione di contraente, assicurato e beneficiario della polizza;
  4. originale dell’attestazione rilasciata dagli intermediari (compagnie assicuratrici, banche o altri soggetti che esercitano l’assicurazione sulla vita), conforme al modello pubblicato sul sito Consap, in cui l’Intermediario dichiari di: a. aver accertato la sussistenza dei requisiti di dormienza della polizza vita e, quindi, che: I. l’evento (morte/vita dell’assicurato) o la scadenza che hanno determinato il diritto a riscuotere il capitale assicurato siano intervenuti successivamente alla data del 1° gennaio 2006; II. la prescrizione del diritto alla riscossione del capitale assicurato sia intervenuta anteriormente al 1° luglio 2011; b. aver estinto il contratto di polizza esistente e trasferito il capitale assicurato al Fondo rapporti dormienti (indicando la data del versamento, importo e numero di CRO); c. aver rifiutato la prestazione assicurativa, opponendo l’intervenuta prescrizione, con contestuale impegno a non provvedervi in futuro.

Rimborso polizze dormienti eredi

Se la domanda è presentata da persona diversa dall’avente diritto al rimborso, dovrà essere inviata, altresì, documentazione idonea a dimostrare la sussistenza dei poteri rappresentativi in capo al richiedente. Più precisamente:

  1. nel caso di richiesta avanzata dall’erede del beneficiario indicato in polizza, dovrà essere prodotta in originale la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante il decesso del beneficiario e la relativa data con i nominativi degli eredi (va specificato se trattasi di unici eredi);
  2. nel caso di richiesta avanzata dal tutore nell’interesse di un minore ovvero nell’interesse di un soggetto interdetto, dovrà essere prodotto il provvedimento di nomina nonché autorizzazione all’incasso del giudice tutelare.
  3. nel caso di richiesta avanzata dal delegato o dal mandatario – con o senza rappresentanza del mandante – dovranno essere prodotti in originale: a. la delega o il mandato del beneficiario corredata del documento d’identità del delegante o del mandante; b. delega alla riscossione di benefici economici da parte di terzi (o, in alternativa, procura notarile all’incasso, con indicazione delle coordinate IBAN del soggetto delegato.

note

[1] Consap, sesto avviso di rimborsabilità.

Truffe agli anziani: arriva il nuovo reato

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Chi si introduce a casa di una persona con più di 65 anni per sottrargli con l’inganno soldi o altri beni preziosi pagherà una multa fino a 3mila euro e starà in carcere fino a 6 anni.

Chiunque si introdurrà, con l’inganno, in casa di una persona con più di 65 anni per farsi dare denaro o per appropriarsi di gioielli e altri oggetti preziosi commetterà un nuovo reato: quello di truffa agli anziani. È questo il risultato di un disegno di legge che entrerà a breve nel nostro codice penale se anche il Senato, così come ha già fatto la Camera, approverà il testo. In particolare, l’illecito penale viene chiamato «frode patrimoniale a danno di un soggetto vulnerabile in ragione dell’età»: un nome piuttosto articolato che potrà essere ridotto nel più semplice «truffa e circonvenzione ai danni di ultrasessantacinquenni». Ma vediamo meglio in cosa consiste.

Qual è la condotta punita?

Viene punito chi con mezzi fraudolenti induce un anziano a dare (o promettere) indebitamente denaro o altra utilità. La condotta deve essere commessa in casa o dentro o vicino a negozi, uffici postali, banche, ospedali e case di riposo oppure se si simula un’offerta commerciale. Spetta al giudice valutare la condizione di particolare vulnerabilità in rapporto all’età.

Qual è la sanzione

La sanzione prevede il carcere da due a sei anni e il pagamento di una multa da 400 a 3.000 euro. In più gli verranno confiscati tutti i beni di cui si è appropriato (o, se li ha fatti sparire, i suoi beni per un corrispondente valore).

Se la frode è commessa per telefono o internet scatta un’aggravante e un aumento di pena. Stesso discorso se il truffatore si avvale di dati personali acquisiti fraudolentemente o senza consenso.

È obbligatorio l’arresto in flagranza.

Il colpevole potrà godere della sospensione condizionale della pena se restituisce il maltolto e paga il risarcimento del danno.

Chi viene tutelato?

La vittima deve essere per forza una persona che abbia più di 65 anni. Non deve trovarsi in uno stato di incapacità a causa di patologie di decadimento oppure di indebolimento delle facoltà mentali; in questo caso infatti scatta un diverso reato già previsto dal codice penale, quello per la «circonvenzione di incapace» ma per il quale aumenta peraltro la pena: la reclusione passerà da 2 a 7 anni e la multa a 1.302 a 3.500 euro.

Debiti minimi: stop alle cartelle esattoriali

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È all’esame della Camera il disegno di legge volto ad innalzare la soglia prevista per la riscossione coattiva dei crediti da parte del fisco

Il disegno di legge in discussione alla Camera [1] mira a modificare la legge del 1973 in materia di riscossione dei debiti cartelle esattoriali oramai troppo datata per costituire un valido riferimento. In particolare, la normativa del 1973 [2] – ancora attualmente vigente – prevede che l’iscrizione a ruolo di debiti nei confronti dell’erario sia consentita per importi superiori a 20mila lire. Il valore in questione – che fa quasi sorridere per la sua irrisorietà – è ovviamente anacronistico e per nulla al passo con i tempi.

La nuova soglia che la riforma intende introdurre è più elevata ed ovviamente più al passo con i tempi e con il costo della vita. L’intento principale della riforma è quello di impedire l’iscrizione a ruolo di importi molto bassi e allo stesso tempo di incentivare altre forme di recupero. Il nuovo valore proposto dal disegno di legge è pari al triplo del contributo unificato che si sarebbe dovuto pagare per iscrivere la causa al ruolo civile, penale o amministrativo. Questo importo al momento è pari a 43 euro, per cui il limite per la riscossione mediante ruolo sarebbe limitato a debiti di valore superiore a 129 euro. Detto in parole semplici: per importi inferiori a 129 euro il fisco non potrebbe più procedere a riscuotere mediante ruolo il proprio credito e, dunque, non sarebbero più notificate cartelle esattoriali di importo pari o inferiore. Se la proposta diventerà legge vorrà dire che i contribuenti si vedranno recapitare una cartella esattoriale solo in caso di debito superiore a 129 euro.

Ovviamente per dire addio alle cartelle esattoriali di piccolo importo sarà necessario attendere che il disegno di legge completi il suo iter parlamentare e dunque diventi legge dello Stato.

Se così sarà, le novità in punto di cartelle esattoriali saranno anche altre. Cambierebbero, infatti, le regole per la richiesta di rateazione del debito. Scopo della riforma in proposito è favorire il recupero bonario dei debiti iscritti a ruolo, evitando l’esecuzione forzata. Per tale motivo, la richiesta di rateazione fatta dal debitore, per espressa previsione di legge, non equivale ad un riconoscimento del debito. È possibile, pertanto, per il debitore accedere al piano di rateazione del debito, mantenendo intatti i suoi diritti di contestarlo.

Con la proposta di riforma in commento cambierebbero altresì i tassi di interesse. Secondo le nuove disposizioni, infatti, il tasso di interesse per ritardata iscrizione a ruolo e gli interessi di mora non possono superare il tasso di interesse legale annuo. Inoltre, è fatto espresso divieto di anatocismo ed è previsto che nell’atto impositivo sia indicata la misura degli interessi applicati con le relative modalità di calcolo.

Con l’obiettivo inoltre di garantire la trasparenza dell’operato del concessionario, è previsto che il ruolo e la cartella contengano – a pena di nullità – una serie di dati informativi sia soggettivi in ordine al debitore sia oggettivi in ordine al debito e agli eventuali atti già notificati.

Il disegno di legge si propone di apportare modifiche anche alla legge del 2012 [3] in merito alla procedura di sospensione della riscossione. L’obiettivo dichiarato nella proposta di modifica è quello di dare al contribuente maggiori strumenti di tutela nei casi di procedure illegittime attraverso l’ampliamento del novero delle fattispecie che consentono di accedere al beneficio della sospensione.

note

[1] Disegno di legge n. 4042.

[2] D.p.r. n. 602/1973 del 29.09.1973.

[3] Legge n. 228/2012 del 24.12.2012.

Svolta TUMORE, il Nobel per la medicina: ”So di cosa si nutre, non mangiate mai questi cibi…”

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La causa primaria del cancro è dovuta al cibo: mai mangiare alimenti acidificanti.
Nel 1931 lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria di cancro.
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.
Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido.
(Nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule.)
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno
La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia:. Se una persona ha uno, ha anche l’altro”
Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema.
Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.
Egli ha anche detto:
“Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno.”
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato:
“privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore e’ possibile convertirla in un cancro”
“Tutte le cellule normali, hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza ossigeno”. (Una regola senza eccezioni.)
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.””
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori,” Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che ha alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.
In sintesi:
Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento.
Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.
Importante:
Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità
nel corpo. in altre parole ….. dipende unicamente da ciò che si mangia.
Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro.”
E ‘importante sapere come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule..per funzionare correttamente dovrebbe essere di un ph leggermente alcalino(poco di sopra al 7).
In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45.
Se il pH del sangue di una persona inferiore 7, va in coma.
Gli alimenti che acidificano il corpo:
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (E’ il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas)
Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
* Carne. (Tutte)
* Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)
* Il sale raffinato.
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
* Margarina.
* Antibiotici * e medicine in generale.
* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)
* Alcool.
* Tabacco. (Sigarette)
Antibiotici * e medicina in generale.
* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.

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Il sangue si ‘autoregola’ costantemente” per non cadere in acidosi metabolica garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare.
Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati
(Per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbidiscono il corpo.
Dobbiamo tener conto che CON il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno”, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.

Gli alimenti alcalinizzanti:

* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio)

Verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.

* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti)

(non fatevi ingannare dal sapore acidulo)

* I frutti producono abbastanza ossigeno.

* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.

* I cereali integrali:

L’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno.

Tutti i cereali devono essere consumati cotti.

Il miele è altamente alcalinizzante.

* La clorofilla la pianta è fortemente alcalina.

(Da qualsiasi pianta) (in particolare aloe vera, aloe noto anche come)

* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno.

“La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.

* L’esercizio ossigena tutto il corpo.

“Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”

L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.

Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.

Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.

Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il piu’ possibile.”

Inutile dire altro, non è vero?

Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente:

“Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.”

Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile per il cancro di comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.

In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.

Mencken ha scritto:

“La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”.

“Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.

Dr. Theodore A. Baroody ha detto nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (alcaline o Die):

». In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie Ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale:. Molte scorie acide nel corpo”

Dr. Robert O. Young ha detto:

“L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e

immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare allora le malattie si manifestano.”

E la chemioterapia?

La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto che ricorre alle riserve alcaline del corpo immediatamente per neutralizzare l’acidità tale, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli.

Per questo motivo osserviamo tali alterazioni nelle persone che ricevono questo trattamento e tra le altre cose la caduta dei capelli.

Per il corpo non vuol dire nulla va senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte.

Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative

che esistano..Si parla di un giro multi-milionario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.

Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.

Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica.

E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura tanto quanto l’industria alimentare produce.

E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.

Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Può capitare a chiunque ……”

No, non poteva!

“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”.

Ippocrate (il padre della medicina) fonte  : QUI

Condannato alla pena di morte: prima di morire esprime il suo ultimo desiderio e spiazza tutti

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Un detenuto condannato alla pena di morte in attesa di esecuzione, ha chiesto come ultimo desiderio una penna e un foglio. Dopo aver scritto per parecchi minuti, il condannato ha chiamato la guardia carceraria e ha chiesto che questa lettera fosse consegnata alla madre.

La lettera diceva:

“Mamma, se ci fosse più giustizia in questo mondo saremmo in due oggi a essere condannati e non solo io. Sei colpevole tanto quanto me, anzi sei colpevole anche per la vita che perderò.
Ti ricordi quando ho rubato e portato a casa la bicicletta di un ragazzo?
Mi hai aiutato a nasconderla affinchè mio padre non lo scoprisse e non mi punisse.

Ti ricordi quando ho rubato i soldi dal portafoglio del vicino?
Sei stata con me a spenderli, nel centro commerciale.
Ricordi quando hai litigato con mio padre e lui se n’è andato?
Voleva solo correggermi, perchè invece di studiare, avevo copiato il compito all’esame…. alla fine mi hanno scoperto e anche espulso.

Tu ti sei messa contro mio padre, i maestri e io alla fine non ho imparato nulla, oltre che a delinquenziale.
Mamma, io ero solo un bambino, dopo sono diventato un adolescente problematico e ora sono un uomo intollerante e aggressivo.

Mamma, io ero solo un bambino che aveva bisogno di correzione e non di approvazione. Ma comunque io ti perdono!
Chiedo solo che tu faccia leggere questa lettera al maggior numero di genitori nel mondo, affinchè sappiano che hanno la responsabilità di crescere un figlio facendolo diventare un uomo, che potrà agire facendo del bene o del male….

Grazie mamma, per avermi dato la vita e per avermi aiutato a perderla.

Il tuo figlio delinquente

Volevo inoltre ricordarti che:

Chi si rifiuta di punire il figlio, non lo ama. Chi lo ama non esita a sgridarlo. (proverbi 13: 24)
L’ istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo (Nelson Mandela)
Istruzione e rimprovero comincia nei primi anni dell’infanzia e durano fino a l’ultimo giorno di vita (Pitagora)
Educa i bambini, e non sarà necessario punire gli adulti (Pitagora)

Sciatalgia: 2 esercizi che elimineranno il dolore al nervo sciatico senza prendere medicine

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Il dolore al nervo sciatico è un malessere molto diffuso soprattutto tra le persone di una certa età, ma non solo: di solito lo chiamiamo semplicemente “sciatica”.

Il nervo sciatico è uno dei più grandi che si trovano nel nostro corpo; si diparte dalla base della schiena e si prolunga sulle cosce. Quando si infiamma quindi è molto fastidioso, perché provoca dolore alla parte bassa della schiena, alle anche e alle ginocchia, investendo tutto l’arto.

Come dicevamo, questo è un disturbo che colpisce soprattutto le persone avanti con gli anni perché viene determinato dal logoramento del nervo, che quindi diventa meno elastico e duole al movimento. Possono comunque occorrere traumi e lesioni che provocano lo stesso dolore.

La sciatica può diventare addirittura paralizzante e inibire fortemente anche il normale svolgimento delle più normali faccende quotidiane: per questo spesso si fa ricorso a farmaci e medicinali per attenuare il fastidio.

Ma se ti dicessimo che puoi evitare i farmaci ricorrendo semplicemente a due esercizi che per di più puoi eseguire in casa, senza bisogno di alcun supporto?

Aiutare il nervo sciatico a ritrovare la sua normale funzionalità non è impossibile, e nemmeno troppo faticoso: richiede solo molta costanza perché devi fare questi esercizi tutti i giorni, senza eccezione. Vedrai che presto starai meglio.

ESERCIZIO NUMERO 1

Stenditi in terra e rilassati. Poi solleva la gamba che ti fa male e piano piano piegala verso il tuo petto. Aiutati con il braccio se necessario, tenendo il ginocchio vicino al petto. Mantieni la posizione più a lungo che puoi, poi torna a distendere la gamba.

Fai l’esercizio per tre volte in tutto.

ESERCIZIO NUMERO 2

Sempre da posizione supina, solleva entrambe le gambe tenendole piegate, poi accavallale come da figura. con le braccia premile verso il tuo petto. Mantieni la posizione più che puoi, almeno 30 secondi.

Fai l’esercizio per tre volte.

Ricorda che è importante la costanza: non hai idea di che miracoli può fare un piccolo gesto ripetuto quotidianamente!

Quando stirate provate a mettere la carta stagnola sotto l’asse da stiro e scoprite cosa succede

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Stirare: la faccenda domestica per eccellenza, ma si tratta di un’operazione tuttaltro che banale; saperlo fare bene è un’arte che richiede pazienza e dedizione.

A volte – diciamocelo – nonostante tutto, capita che anche le più esperte di noi si trovino in difficoltà: insoddisfatte del proprio ferro, asse o caldaia o alle prese con alcuni problemi, soprattutto quanto si ha a che fare  con alcuni capi particolari.

Ma c’è un trucco che consente di risparmiare tempo e migliorare il risultato senza troppo sforzo e senza dover comprare nulla di nuovo.

Basterà prendere della carta argentata e metterla sulla superficie dell’asse da stiro, sotto la tela di copertura: il risultato vi sorprenderà.

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Credits: DoctorOz

Ma cosa cambia? Vi starete chiedendo. Ebbene il foglio di alluminio ha una caratteristica fisica: conduce il calore sulla sua superficie, lo distribuisce e lo “riflette”. Questo permette al calore necessario allo stiraggio di distribuirsi più uniformemente e più velocemente, e ciò si traduce in una sola cosa: i vestiti saranno meno stropicciati e stirare sarà più facile. In pratica stiamo amplificando il potere di un comune ferro da stiro rendendolo quasi pari a quello di strumenti molto più professionali.

Ecco come fare:

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Credits: DoctorOz
1. Copri l’asse con fogli di alluminio, la parte riflettente e brillante va tenuta verso l’alto 2. Metti il normale telo da stiro sopra l’asse

3. Stria con una marcia in più!

E’ possibile stirare in 3 minuti ciò che prima ne richiedeva 15

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Credits: DoctorOz
Funziona davvero! Se lo proverete sarete sicuramente d’accordo nel constatare che con esso stirare diventerà molto più facile ed il risultato sarà più soddisfacente del solito.Il metodo è stato verificato e spiegato anche dal famoso programma televisivo americano Doctor Oz.

Auricoloterapia: come guarire il corpo utilizzando una molletta per il bucato.

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Questa particolare tecnica si chiama Auricoloterapia, con la quale puoi guarire il tuo corpo utilizzando semplicemente una molletta per il bucato. Ecco come e perché.

Potrebbe sembrare un’assurdità ma questo metodo funziona davvero e dopo aver provarlo provato anche tu, scommettiamo che non farai più uso di analgesici vari ed antidolorifici comuni.
Essi saranno certamente efficaci per liberarvi dalla morsa del dolore, tuttavia sono comunque farmaci a base di sostanze chimiche che vanno ad alterare l’equilibrio e la flora del nostro organismo. Per tali motivi, là dove è possibile, è meglio evitare di abusarne!

Quanti di voi sanno che è possibile calmare il mal di schiena utilizzando una semplicissima molletta per il bucato?

Questa particolare tecnica viene chiamata AURICOLOTERAPIA O RIFLESSOLOGIA AURICOLARE e trova le sue origini nell’antichità. Si narra che già 400 anni fa tale tecnica venisse utilizzata per la guarigione di particolari punti del corpo.

Seguendo quanto riportato da alcuni cenni storici, l’auricoloterapia si diffuse come terapia sistematizzata in Francia nel 1956, ad opera di un medico di base di Lione, Paul Nogier, il quale aveva osservato che diversi suoi pazienti avevano delle cauterizzazioni a livello del padiglione auricolare: dalla storia clinica di questi pazienti emergeva che quelle cauterizzazioni venivano fatte, da maniscalchi, per curare dolori sciatalgici. Dunque, seppur in modo rudimentale, tale tecnica era gia diffusa e ampiamente utilizzata.

Ma qual’è il meccanismo per il quale è possibile tutto questo?

auricoloterapia-orecchioL’ Auricoloterapia in realtà si tratta di una tecnica basata su semplici punti riflessi. Essi altro non sono che punti ricchi di terminazioni nervose e vascolarizzazione che se stimolati con strumenti specifici (aghi, mani o in questo caso la molletta da bucato), rilasciano dei neurotrasmettitori che successivamente inviano impulsi al cervello. In questo modo si attuano dei processi che portano il nostro cervello a reagire all’informazione che gli è arrivata e agisce sulla parte che corrisponde a quella stimolata.
Nel nostro orecchio, così come per quanto riguarda i piedi (nella riflessologia plantare), abbiamo dei punti specifici connessi a tutto il resto del corpo. Concentrandoci su di essi possiamo agire su vari organi e curare determinate patologie.
Per quanto riguarda il nostro orecchio troviamo dei punti in particolare, agendo su di essi curiamo zone differenti. Ad esempio: la schiena, la testa, il raffreddore, le ossa etc. VEDIAMO IN DETTAGLIO.

 

 

 

 

 

Il trucco è quello di applicare una semplicissima molletta sul padiglione auricolare. I punti che vedete nella foto sono vari, ogni numero, corrisponde ad una zona d’azione differente.

auricoloterapia-molletta-orecchio

PUNTO N° 1: Agendo su questa zona stiamo rivolgendo le nostre attenzioni alla schiena ed alle spalle. Ottimo anche per rilassare i muscoli contratti dopo una dura giornata.

PUNTO N° 2: Se applichiamo una molletta per i panni in corrispondenza di questo punto stiamo agendo su stomaco, intestino, reni, fegato. Insomma su quegli organi interni che si occupano di depurare.

PUNTO N° 3: Stiamo agendo sui dolori alle ossa e quelli ai legamenti.

PUNTO N° 4: Sintomi influenzali come tosse, mal di gola e raffreddore. In questo caso la molletta va posta appena prima della metà del vostro orecchio.

PUNTO N° 5: Apparato digerente. E’ importante garantire la corretta funzionalità di in modo da poter smaltire per bene tutte le sostanze ingerite senza alcun problema. In questo modo ci assicuriamo un benessere intestinale ed aiutiamo a regolarizzare ogni attività ad esso collegata.

PUNTO N° 6: Quest’ ultimo punto è corrisponde alla parte più estese del nostro orecchio. Per intenderci quella in cui tutte le donne hanno il classico buco per gli orecchini. Ebbene, applicando la molletta da bucato si questo punto noi stiamo agendo su un punto riferito che trova la sua azione benefica in corrispondenza della testa. Per tale motivo possiamo affidarci a questo metodo per alleviare capogiri e dolori come le emicranie.

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