Truffe online: come tutelarsi?

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Notizie di truffe online in danno degli utenti della rete sono sempre più frequenti. Sedicenti imprenditori e negozi inesistenti promettono in vendita beni a prezzistracciatissimi, beni talvolta non esistenti o completamente difettosi. Il commercio elettronico e il business online – accanto ai numerosissimi vantaggi – hanno dato certamente linfa vitale ai truffatori di ogni genere e livello. Sul web non è raro imbattersi in identità rubate, falsi coupon, alberghi e case fantasma. Le truffe online sono così diffuse che alcune ricerche sostengono che l’italiano sia la seconda lingua più parlata nelle email esca per ottenere la rivelazione di dati personali.

Da un punto di vista normativo, gli acquisti compiuti tramite internet si possono collocare tra i cosiddetti contratti conclusi fuori dai locali commerciali.

Ovviamente l’e-commerce e il web hanno rivoluzionato il modo di fare acquisti, dando la possibilità a chiunque di comprare dei beni in qualunque parte del mondo essi si trovino. L’e-commerce ha annullato le barriere fisiche e spaziali, consente di consultare i prezzi di centinaia di venditori dello stesso prodotto e di spuntare, talvolta, offerte molto convenienti. Dietro gli innumerevoli vantaggi dello shopping online certamente si nascondono anche delle insidie. Vale a dire i rischi connessi alle truffe online. Purtroppo, accanto alle aziende serie che utilizzano lo spazio virtuale per la loro attività, si nascondono truffatori più o meno abili e più o meno strutturati che ricavano ingiusti profitti dalla credulità degli utenti del web. Nel mare magnum del web quindi è sempre bene stare vigili e tenere un alto livello di guardia.

In primo luogo è da dire che è preferibile procedere all’acquisto tramite le piattaforme famose di e-commerce. Infatti, l’uso di feedback e l’adozione di restrittive politiche privacy rendono alcune piattaforme di e-commerce una garanzia di affidabilità. Alcune di queste piattaforme (pensiamo ad Amazon) consentono a venditori terzi di affiliarsi al loro marketplace così da ampliare l’offerta merceologica, ma garantendo direttamente la sicurezza della transazione. Infatti, come può facilmente intuirsi, quando l’accordo sulla vendita di un bene avviene tra due controparti in maniera autonoma ed indipendente, non possono esserci le medesime tutele che può offrire appunto l’intermediazione della piattaforma.

Nell’approccio all’e-commerce, dunque, bisogna farsi guidare da prudenza e buonsenso. La prima regola fondamentale è dare la preferenza a siti certificati ufficiali e dunque diffidare da quei siti che fin dalla grafica lasciano presagire male. Bisogna altresì stare molto in allerta in caso di prezzi molto bassi. Il prezzo eccessivamente conveniente deve essere un campanello di allarme e deve indurre, quantomeno, ad effettuare dei confronti con altri siti. Inoltre, cosa fondamentale, è appurare che il sito dal quale si sta acquistando esista davvero, abbia una partita iva, una sede, un indirizzo fisico al quale eventualmente rivolgere lamentele o richieste. Prima di completare l’acquisto, poi, è opportuno verificare l’attendibilità del venditore attraverso i motori di ricerca o sui socialnetwork: generalmente, infatti, le notizie di un sito truffaldino si diffondono velocemente in rete.

Le aziende di e-commerce che operano sul mercato sono comunemente molto apprezzate dagli utenti. Pensiamo appunto ad Amazon ed Ebay, tanto per citare due colossi. Ma accanto ad essi esiste una miriade di attività ben organizzate che, ciascuna secondo le proprie modalità, gestiscono il commercio online. La serietà, la puntualità nella consegna, le corrette politiche di reso e di rimborso fanno di esse i negozi del futuro, o se vogliamo anche del presente.

Tasse da pagare a novembre: ecco tutte le scadenze fiscali

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Oltre ad essere il mese dei morti, ben potrebbe dirsi che Novembre è anche il mese delle tasse. Molte, infatti, sono le scadenze fiscali e le tasse da pagare a Novembre 2017. Vediamo, dunque, calendario alla mano, quali sono le date da “segnare in rosso” e quali le scadenze fiscali da non farsi sfuggire.

Novembre 2017: ecco le tasse da pagare

Il calendario delle scadenze fiscali di Novembre 2017 si apre già dal 10 Novembre. E’ questo infatti il termine ultimo fissato per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati contenuti nelle dichiarazioni integrative 730/2017 e dei relativi modelli 730-4 integrativi.

Da segnare in rosso è anche la data del 15 Novembre 2017. Si tratta, infatti, dell’ultimo giorno utile per regolarizzare, con maggiorazione degli interessi legali e della sanzione ridotta a un decimo del minimo, i versamenti non effettuati o effettuati solo parzialmente e scadenti il 16 Ottobre 2017 (cosiddetto ravvedimento breve).

16 Novembre 2017: tutti gli adempimenti fiscali

Ricchissimo di impegni fiscali da non farsi assolutamente sfuggire è 16 Novembre 2017.

Entro la scadenza del 16 Novembre 2017 i contribuenti titolari di partita Iva dovranno versare la rate delle imposte da dichiarazione dei redditi dichiarazione Iva relativi al periodo d’imposta 2016 in caso di rateizzazione di saldo e acconto. Sempre per quanto riguarda gli adempimenti Iva, entro la scadenza del 16 Novembre 2017, sarà necessario effettuare i seguenti adempimenti periodici:

  • versamento Iva di competenza Ottobre 2017 per i contribuenti con obbligo di liquidazione Iva mensile. Il versamento deve essere effettuato con modello F24 e codice tributo 6010 nella sezione erario;
  • versamento Iva di competenza terzo trimestre 2017 per i contribuenti a liquidazione Iva trimestrale. Il codice tributo da utilizzare in questo caso è 6033.

Per quanto concerne i sostituti di imposta, entro la scadenza del 16 Novembre, dovranno procedere con il versamento delle ritenute Irpef alla fonte a titolo di acconto sui redditi da lavoro dipendente e assimilati corrisposti nel mese di Ottobre, comprensivi di addizionali comunali e regionali. Sempre con riferimento agli adempimenti Irpef, è bene rammentare che entro la stessa data (16 Novembre 2017) bisogna versare le ritenute alla fonte operate sui redditi da lavoro autonomo, provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza corrisposti ad Ottobre 2017. Il versamento dovrà essere effettuato con modello F24 utilizzando il codice tributo 1040, periodo di competenza 10/2017. Lo stesso modello F24 può essere utilizzato per il versamento dei contributi Inps dovuti dal datore di lavoro sulle retribuzioni di Agosto 2017. Con riferimento agli adempimenti Inps in scadenza il 16 Novembre 2017, inoltre,  artigiani e commercianti dovranno procedere con il versamento della terza rata dei contributi fissi.

27 Novembre 2017 e presentazione del modello Intrastat

Il 27 Novembre 2017 saranno chiamati in cassa i contribuenti che effettuano operazioni di cessioni o prestazioni di servizi con operatori intracomunitari per la presentazione degli elenchi riepilogativi Intrastat. L’adempimento riguarda i contribuenti con obbligo mensile o che effettuano operazioni intracomunitarie per un importo maggiore a 50 mila euro a trimestre. I dati da trasmettere con gli elenchi riepilogativi Intrastat riguardano cessioni e\o prestazioni di servizi Intra UE relative a operazioni del mese di Ottobre 2017.

Tutte le scadenze fiscali del 30 Novembre 2017

Dulcis in fundo, anche la fine del mese rappresenta una giornata ricchissima di adempimenti fiscali e tasse da pagare. Ecco l’elenco completo.

  • Entro il 30 novembre 2017  sarà necessario procedere al versamento del secondo acconto delle imposte da dichiarazione dei redditi. Più nel dettaglio, sarà necessario effettuare i versamenti di Irpef, Irap, Ires, cedolare secca, imposta sostitutiva, Ivafe e Ivie relativi al periodo d’imposta 2016 ovvero derivanti da dichiarazione dei redditi 2017.
  • La fine del mese segna anche la scadenza per l’Invio delle Lipe trimestrali 2017: tale adempimento (che potrà essere effettuato solo in via telematica) riguarda l’invio della comunicazione delle liquidazioni Iva trimestrali del terzo trimestre 2017.
  • Il 30 novembre 2017 è anche la data di scadenza per le rate di rottamazione cartelle Equitalia, voluntary disclosure e liti fiscali pendenti. Più precisamente, per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle Equitalia, entro la scadenza del 30 novembre 2017 è necessario pagare la terza rata del debito oggetto di definizione agevolata. Il 30 Novembre 2017 rappresenta, inoltre, il termine ultimo per il versamento della terza rata per chi ha aderito alla voluntary disclosure, oltre che il termine per il pagamento della seconda rata di definizione agevolata delle liti fiscali pendenti con l’Agenzia delle Entrate.

note

Autore immagine: Pixabay.com

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