Storia di Babbo Natale

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babbo natale

La storia di Babbo Natale, l’eroe della più popolare festa cristiana, ha origini lontane. Il Babbo Natale originario, infatti, era niente di meno che San Nicola, vissuto nel quarto secolo, dal quale deriva il nome con cui è noto nel mondo anglosassone: Santa Claus

​​​Babbo Natale, l’amico di tutti i bambini, paffuto e sorridente, con il suo completo di panno rosso bordato di pelliccia bianca, con il suo sacco carico di doni, la sua magica slitta trainata da renne che, nella notte di Natale, accompagnata dal suono di campanelli, solca i cieli di tutto il mondo per portare doni a grandi e piccini. La favola di Babbo Natale – che nel mondo anglosassone viene chiamato Santa Claus – ha origini lontane.

Alle origini: San Nicola

Un personaggio molto simile a Santa Claus è realmente esistito: si tratta di San Nicola. Nato a Patara, in Turchia, da una ricca famiglia, divenne vescovo di Myra in Lycia nel IV secolo e con molta probabilità partecipò nel 325 al Concilio di Nicea. Alla sua morte, le spoglie furono deposte a Myra fino al 1807 quando, trafugate da un gruppo di cavalieri italiani travestiti da mercanti, furono portate a Bari, città dove sono tutt’ora conservate e di cui San Nicola è il Santo Patrono. San Nicola è anche il protettore dei bambini e degli scolari.

Si diffusero moltissime leggende sulla storia di San Nicola, una delle più famose è quella di cui parla Dante nel “Purgatorio”. San Nicola era addolorato dal pianto di tre giovani poverissime e del loro padre, un nobile caduto in miseria, ormai troppo povero per procurare una dote sufficiente per far sposare le figlie. Intenerito dal pianto e dalle preghiere del pover’uomo, Nicola decise di aiutarlo lanciando per tre notti dalla finestra un sacchetto carico di monete d’oro. Le prime due notti le cose andarono come previsto, la terza notte San Nicola trovò la finestra inspiegabilmente chiusa. Fu così che, arrampicatosi sul tetto, gettò le monete dal camino dove erano stese ad asciugare le calze del nobiluomo e delle sue figlie. Nella fantasia popolare San Nicola divenne portatore di doni: si festeggia il 6 dicembre, data in cui il vecchio Santo in groppa al suo fedele asinello porta regali ai tanti bambini che ancora credono in lui.

Dall’Europa all’America

La leggenda di San Nicola fece il giro d’Europa: quando i primi immigrati olandesi sbarcarono a New Amsterdam, l’odierna New York, portarono con loro anche l’immagine di San Nicola “Sinter Klaas” che, posta sulla prua della nave, proteggeva i marinai durante il lungo viaggio.

La figura del Santo affascinò anche i coloni inglesi: è del 1809 il libro “Una storia di New York” in cui si parla di “Sancte Claus“, un vescovo in miniatura che nella notte di Natale volava sui cieli in groppa ad un cavallo bianco portando doni. Nel 1921 apparve un poemetto di William Gilley in cui “Sante Claus”, vestito di pelliccia, guidava una slitta trainata da una renna e portava i suoi doni. Due anni dopo, seguì il racconto di Clement Clarke Moore, nel quale si legge che la notte della vigilia di Natale un piccolo uomo sfrecciava nei cieli su una slitta trainata da otto renne, ognuna con il suo nome, recando doni a tutti i bambini del mondo.

 

A partire dal 2018 arriva ConciliaWeb

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Dal 2018 i consumatori avranno la possibilità di risolvere le controversie con gli operatori di telefonia e Pay TV direttamente online tramite la piattaforma ConciliaWeb. A partire dal prossimo anno in caso di riscontro di disservizi telefonicio legati all’abbonamento Pay TV sarà quindi possibile rivolgersi al nuovo servizio dell’AGCOM di risoluzione delle controversie via web.

ConciliaWeb AGCOM: il nuovo sistema di conciliazione e risoluzione delle controversie

ConciliaWeb è il nuovo sistema di assistenza AGCOM per risolvere i disservizi telefonici, internet e Pay TV. Problemi di doppia fatturazione o di banda minima garantita sono solo alcune delle controversie che a partire dal nuovo anno sarà possibile risolvere online.

Il nuovo sistema di conciliazione e risoluzione delle controversie AGCOM si inserisce all’interno di un progetto di trasformazione digitale delle procedure dell’Autorità in materia di risoluzione delle controversie, rirmborsi e indennizzi.

Tale piattaforma informatrizzata si andrà ad affiancare alle attività dei Comitati regionali per la comunicazione (Co.Re.Com) incaricati dal 2002 di assicurare le esigenze di decentramento sul territorio di alcune delle funzioni proprie dell’AGCOM che solo nel primo semestre del 2017 hanno portato alla risoluzione di oltre 33mila controversie.

Grazie a ConciliaWeb, dal 2018 i cittadini potranno quindi accedere al sistema di risoluzione delle controversie e alle procedure di conciliazione presso i Co.Re.Com via web da qualunque device.

DA LEGGERE: Segnale WiFi debole: come potenziare la ricezione WiFi?

Misurainternet AGCOM, speed test ADSL e fibra

In materia di disservizi telefonici, ti ricordiamo che ConciliaWeb sarà affiancato da un altro servizio: lo Speed Test AGCOM, creato in seguito alla Delibera n. 244/08/CSP.

MisuraInternet mette a disposizione due software gratuiti – Nemesys e MisuraInternet Speed Test – per valutare la qualità e le performance (velocità di download, upload e ping) delle connessioni internet da postazione fissa.

Lo Speed Test dell’Autorità ti permetterà ad esempio di verificare che la tua rete sia raggiunta dalla banda minima garantita dalla tua compagnia telefonica. Qualora non lo fosse, potrai utilizzare il certificato MisuraInternet come prova di inadempienza contrattuale in modo da richiedere il ripristino degli standard minimi.

dal web

Si avvicina il Natale attenti ai ladri, ecco dove cercano in casa

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Non siate convinti di avere più fantasia di loro: se vogliono, trovano soldi e preziosi nei posti più impensabili. A costo di distruggervi la casa, se hanno il tempo di farlo. Scassinata la persiana, la finestra o la porta, i topi di appartamento cercano di andare prima a colpo sicuro (se arriva qualcuno, almeno qualcosa la portano via) per poi passare ai luoghi meno scontati. Dove cercano i ladri in casa i nostri oggetti di valore?

Ci sono dei posti in cui non bisognerebbe mai nascondere qualcosa di caro (nel più ampio senso della parola). Chi crede che i malviventi non andranno mai a guardare lì perché troppo facile, sbaglia. Tutto dipende dal tipo di intruso: se è un comune ladruncolo, cercherà un po’ di soldi e qualche oggetto di valore e, nel momento in cui avrà saziato il suo bisogno, se ne uscirà da dov’è entrato prima di rischiare di essere acciuffato. Se, invece, vuole fare un colpo decente e vede che la casa è in una bella zona e sistemata con un certo tipo di arredamento, non se ne andrà finché non l’avrà spolpata.

Vediamo dove cercano i ladri in casa, dove tentano quel colpo sicuro, in modo da sapere dove non mettere le cose di cui mai vorremmo separarsi. Soldi compresi, ovviamente.

Dove cercano i ladri in camera da letto

Quando i ladri cercano in casa qualcosa di valore, la camera da letto matrimoniale è il primo posto in cui si fiondano, veloci come dei razzi. Loro sanno che nel comò o nei comodini è dove si tengono, di solito, gioielli e oggetti di valore. Se anche il loro colpo si fermasse a quelli, i ladri avrebbero già guadagnato la giornata.

Ma pensate si fermino a comò e comodini? Niente affatto. I ladri non danno mai per scontato che qualcuno eviti di tenere i soldi sotto il materasso. Solleveranno anche quello, non si sa mai. E già che sono lì, guarderanno dentro le federe dei cuscini, altro posto dove cercano spesso.

Finita l’ispezione del letto, i ladri passano agli armadi (o alla cabina armadio). I cassettidei calzini, delle cravatte e dell’abbigliamento intimo sono i loro preferiti: è dove qualcuno nasconde qualche anello, l’orologio di valore o la manciata di euro prelevata in banca il giorno prima.

Nella camera da letto i ladri cercheranno anche se c’è una cassaforte. Tenuto conto che, se hanno tempo e sono davvero determinati, non perderanno un solo minuto ad aprirla: faranno un buco nella parete e se la porteranno via ancora chiusa. Ci penseranno dopo.

Lo stesso faranno nelle camerette: armadi, cuscini, cassetti o cassettoni dove, magari, i figli tengono i loro risparmi, i regali in oro del battesimo, della comunione, della cresima o della laurea, l’anello del fidanzato, la collana del compleanno ed il salvadanaio con le mance delle zie e della nonna.

Dove cercano i ladri in soggiorno

Dove cercano i ladri in soggiorno? I posti più comuni sono:

  • cassetti dei mobili: succede come con quelli delle camere, non c’è un cassetto che non sia rovistato dagli intrusi;
  • libri: se non avete proprio la biblioteca vaticana, è facile che i ladri cerchino di trovare dei soldi nascosti nella vostra libreria;
  • divani: fanno, di solito, la fine dei letti: cuscini da seduta o da appoggio vengono sfoderati per vedere se c’è qualcosa di interessante dentro;
  • le piante: eh, si. Anche dentro i vasi è possibile nascondere un anello di valore o qualche centinaio di euro dentro una busta di plastica (altrimenti si bagnano e si fa il disastro da soli senza bisogno visite indesiderate). Quindi, quando i ladri cercano qualcosa in casa, guardano anche lì. Specialmente in quelle troppo secche (perché non bagnate apposta) o in quelle troppo umide (perché c’è qualcosa dentro che impedisce lo scolo dell’acqua);
  • sotto i tappeti.

Dove cercano i ladri in cucina

Ladri golosi e affamati? Forse. Ladri che non si arrendono mai? Sicuramente. Ecco perché, quando uno si chiede dove cercano i ladri in casa non può escludere la cucina. L’esperienza insegna che, oltre ai cassetti degli strofinacci e dentro le pentole, gli intrusi aprono e controllano la dispensa e, perfino, il barattolo dei biscotti. Non per fare merenda ma per tentare di fare il colpo. Si sa mai che il padrone di casa abbia nascosto lì, o nel barattolo della pasta, quello che ai ladri interessa.

Dove cercano i ladri in bagno

Mobili e mobiletti del bagno dove si tengono le scorte di sapone, di carta igienica, di salviette o di medicine sono altri dei posti dove cercano i ladri in casa qualcosa di valore. Senza dimenticare la cassetta del wc nei bagni in cui non è murata. Il vano dello sciacquone, insomma.

Dove cercano i ladri all’ingresso

Se avete un ingresso a sé stante con qualche mobile dove mettere cappotti, guanti, borse, chiavi e quant’altro, i ladri sicuramente ci passeranno o appena entrati dalla porta o prima di uscire se sono penetrati da un altro locale. Non escludono, infatti, di trovare qualche oggetto interessante nelle tasche del giaccone indossato il giorno prima o nel cassetto che serve come disimpegno. O magari nascosto in una sciarpa arrotolata.

Dove cercano i ladri fuori di casa

Ormai quasi nessuno lo fa ma c’è ancora qualche sprovveduto che si fida a lasciare una chiave di riserva sotto lo zerbino o dentro il vaso di fiori che ha fuori dalla porta. I ladri non risparmiano nemmeno quello. E una volta che hanno la chiave di casa, «son dolori». Tocca chiamare subito il fabbro per cambiare la serratura. Metti che gli intrusi decidano di passare tra qualche mese, quando le acque si saranno calmate e si abbasserà la guardia.

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