Morto di covid negoziatore palestinese Erekat

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(ANSA) – TEL AVIV, 10 NOV – E’ morto in ospedale a Gerusalemme, all’età di 65 anni, il negoziatore palestinese Saeb Erekat. Era ricoverato da settimane per il covid. Erekat è stato uno dei più importanti dirigenti palestinesi e uno dei più stretti collaboratori di Abu Mazen.

Erekat – che è morto per le complicazioni dovute al coronavirus – era stato ricoverato nelle scorse settimane nell’ospedale Hadassah di Gerusalemme dove era giunto dopo essere stato curato a casa propria in Cisgiordania. Nel 2017 aveva subito un trapianto dei polmoni negli Usa. Erekat ha guidato per decenni i negoziati con Israele inclusi i colloqui che portarono agli Accordi di Oslo nel 1995. (ANSA).



Mali: è morto l’ex presidente Touré

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(ANSA) – BAMAKO, 10 NOV – L’ex presidente del Mali Amadou Toumani Touré, che ha guidato la nazione del Sahel per 10 anni prima di essere estromesso da un colpo di stato, è morto in Turchia all’età di 72 anni: lo rendono noto un familiare e un medico. “Amadou Toumani Touré è morto nella notte tra lunedì e martedì in Turchia”, dove era stato trasferito per motivi di salute, ha detto all’Afp il nipote, Oumar Touré.

Un medico di Bamako ha poi precisato che l’ex leader è stato recentemente sottoposto a un intervento al cuore. Nonostante “tutto sembrasse andare bene”, l’ex presidente è stato successivamente trasferito in Turchia. Ex generale, Touré ha assunto per la prima volta il controllo del Paese nel 1991 per un anno, contribuendo a rovesciare il regime precedente e a installare la democrazia. Ha vinto le elezioni presidenziali nel 2002 e nel 2007, ma è stato destituito nel 2012 dai soldati ribelli che lo hanno accusato di non aver sostenuto la loro battaglia contro i ribelli tuareg e gli insorti jihadisti.

(ANSA).



Covid: ancora un decesso in casa per anziani nel Salernitano

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(ANSA) – BUONABITACOLO, 10 NOV – Muore un altro anziano ospite dalla casa di riposo Sacro Cuore di Buonabitacolo, in provincia di Salerno. A perdere la vita, come confermato dal sindaco Giancarlo Guercio, un 87enne del posto ricoverato da alcuni giorni nel reparto Covid dell’ospedale di Polla.

Con quello di oggi salgono a tre i decessi tra gli ospiti della struttura morti a causa del Covid- 19. (ANSA)



Animali: operazione Pettirosso antibracconaggio, 106 denunce

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(ANSA) – MILANO, 10 NOV – Si è conclusa l’Operazione antibracconaggio dei Carabinieri Forestali “Pettirosso”, coordinata dal Reparto operativo – SOARDA (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) del Raggruppamento Carabinieri CITES con i Gruppi Carabinieri Forestali di Brescia, Bergamo e Mantova.

Grazie anche alla collaborazione delle associazioni ambientaliste (CABS, LIPU, Legambiente, WWF e LAC), di cacciatori e cittadini, sono state 106, sedici delle quali dai dalle Stazioni cc forestali di Brescia, le persone denunciate; sequestrati circa 400 dispositivi di cattura illegale e oltre 2000 uccelli, di cui 800 esemplari vivi e 1200 morti, tra cui numerose specie non cacciabili e specie particolarmente protette da Convenzioni Internazionali, normativa europea e nazionale, tutti catturati o abbattuti in modo illecito.

I reati principali ipotizzati sono: furto aggravato di fauna selvatica in quanto bene indisponibile dello Stato, ricettazione, contraffazione di pubblici sigilli, uso abusivo di sigilli destinati a pubblica autenticazione, maltrattamento di animali, uccisione di animali, detenzione non consentita di specie protette e particolarmente protette, uccellagione, esercizio della caccia con mezzi non consentiti, porto abusivo di armi. Tra gli strumenti illegali utilizzati dai bracconieri troviamo i richiami elettronici, le reti da uccellagione, le gabbie-trappola o, nei casi peggiori, gli archetti e le trappole metalliche in grado di imprimere gravi sofferenze alla fauna lasciata viva ed agonizzante per ore.

La campagna, che viene ripetuta ormai da molti anni, prima con il Corpo forestale dello Stato e oggi con l’Arma dei Carabinieri, quest’anno si è svolta, oltre che nella provincia di Brescia, anche nelle province di Mantova e Bergamo, punto caldo del bracconaggio italiano con un’alta illegalità venatoria e sono pertanto inserite tra i “Black-spot” nel Piano d’Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici. (ANSA).



App dice ai bolzanino il loro ‘raggio d’azione’

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(ANSA) – BOLZANO, 10 NOV – A Bolzano, secondo l’ultima ordinanza del sindaco Renzo Caramaschi, l’attività motoria può svolgersi entro una distanza massima dalla propria abitazione di 1.000 metri. Una web app, sviluppata dal programmatore e fotografo bolzanino Walter Donegà, indica con un click sulla propria casa fin dove si può arrivare durante la corsetta oppure passeggiata serale con un cerchio sulla cartina digitale.

“Già durante il primo lockdown, quando la distanza massima dalla propria abitazione era di 400 metri, molti bolzanini si interrogavano sul loro ‘raggio d’azione'”, ricorda Donegà. “Così ho sviluppato questa web app che da marzo ha registrato oltre 100 mila visulizzazioni sul mio sito walter.bz”, aggiunge.

L’emerganza Covid ha fatto nascere un altro utile strumento digitale made in Bolzano con gli attuali dati di contagi, guariti e decessi, visualizzabili per Regioni e Province autonome. “Dopo la prima settimana di lockdown, abbiamo progettato Covidash, la prima dashboard progettata espressamente per il mobile, affinché chiunque dotato di smartphone possa accedere ai dati aperti pubblicati dalla protezione civile”, spiega il designer e docente universitario Matteo Moretti.



“Ormai la maggioranza delle persone consulta internet spesso solo più su smartphone”. Covidash (https://sheldon.studio/covidash/) è in formato open-source “affinché chiunque possa contribuire, estenderla e adottarla”, auspica Moretti. (ANSA).

Ambiente:acque depuratore Aqp in riserva marina, 12 indagati

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(ANSA) – FRANCAVILLA FONTANA, 10 NOV – Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato a 12 persone fisiche e all’Acquedotto pugliese per presunti illeciti ambientali nella gestione del depuratore di Francavilla Fontana (Brindisi) collegato al Canale Reale che sfocia nella riserva marina di Torre Guaceto (Brindisi).

L’impianto era già stato posto sotto sequestro nel 2019 ed è tuttora avvolto dai sigilli con facoltà d’uso.

Erano stati attestati presunti sversamenti “sospetti” a seguito di malfunzionamenti proprio nel canale che conduce al mare. I reati contestati sono l’esercizio dell’impianto con autorizzazione regionale scaduta, l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti, e il mutamento dell’habitat dell’oasi marina protetta di Torre Guaceto. Le indagini vengono condotte dai carabinieri forestali, coordinate dal pm Pierpaolo Montinaro.

I 12 indagati sono per lo più responsabili di settore, a vario titolo, di Acquedotto Pugliese e del Consorzio di Bonifica dell’Arneo.

Attraverso “stazioni di campionamento” sarebbe emersa la compromissione e il deterioramento significativi delle acque, e del sottosuolo, nonché dell’ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora e della fauna. All’Acquedotto pugliese sono contestati illeciti secondo la responsabilità amministrative degli enti e delle persone giuridiche. (ANSA).



Rifugiati: Alpha, oggi sono un uomo utile alla società

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(ANSA) – ROMA, 10 NOV – “Mi hanno fatto diventare una persona utile per la società. Quando vedo alcuni miei fratelli rifugiati africani sono molto diversi da me perchè non sono stati fortunati come me. E a loro dico: per imparare non è mai troppo tardi”. A parlare è Alpha Diallo, guineano di 41 anni, in Italia da quasi 4 anni. La sua vita è cambiata quando un anno fa ha cominciato un tirocinio lavorativo nella sede di Leroy Merlin di via Tiburtina a Roma.

Alpha in Guinea aveva una sua sartoria “vivevo bene, ero tranquillo” ricorda. Fino a quando non è morto il padre, capo della sua comunità, che gli ha lasciato in eredità terre, animali e una grande fattoria. Lì sono cominciati i problemi, un gruppo di un’ altra etnia sosteneva che i possedimenti del genitore erano stato ottenuti illegalmente ed è così iniziata dapprima una battaglia legale, poi minacce sempre più pesanti fino all’aggressione che lo ha costretto in ospedale per tre settimane. “In Guinea non mi potevano curare – spiega – e sono stato portato in Mali, quando sono uscito dall’ospedale, i miei amici più stretti mi hanno consigliato di lasciare il Paese, altrimenti avrei rischiato di essere ucciso”. In Guinea ha lasciato sua moglie e tre figlie di 13, 10 e 5 anni e tre fratelli. E’ andato quindi in Libia per lavorare nei campi “ma ci trattavano come degli schiavi” e così ha preso uno dei tanti barconi ed è approdato in Italia, a Lampedusa, poi è stato trasferito in un centro d’accoglienza a Roma Est. Ora grazie al tirocino è riuscito ad affittarsi una stanza a Torre Angela, periferia della Capitale.



Leroy Merlin è una delle 121 aziende che nel 2019 si sono contraddistinte per aver favorito l’inserimento professionale dei rifugiati e che oggi sono state premiate dall’Unhcr, agenzia Onu per i rifugiati, nell’ambito del progetto Welcome – WorKing for Reguee Integration. (ANSA).

Droga:in auto con 5,5 kg di cocaina, arrestato

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(ANSA) – VILLA SAN GIOVANNI, 10 NOV – Viaggiava a bordo di un’auto in transito per raggiungere la Sicilia con un carico di 5,5 chili di cocaina. Un uomo di 49 anni, catanese, è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Villa San Giovanni con l’accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.

I poliziotti del Commissariato di Ps di Villa San Giovanni, nell’ambito delle attività di controllo dei veicoli diretti o provenienti dalla Sicilia giunti agli imbarcaderi, hanno fermato l’autovettura condotta dal quarantanovenne.

Insospettiti dall’atteggiamento nervoso dell’uomo, gli agenti hanno deciso di approfondire l’ispezione scoprendo, nascosti sotto il sedile posteriore dell’auto, cinque panetti di cocaina.

(ANSA).