Denuncia ex “dipendenti” per estorsione e fa scoprire truffa

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(ANSA) – LAMEZIA TERME, 13 NOV – Denuncia ex dipendenti fittizi, poi arrestati nel 2018, che avevano tentato di estorcergli 8 mila euro perché privati dell’indennità di disoccupazione e, così, fa scoprire un raggiro ai danni dell’Inps. I carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme hanno notificato 19 avvisi di conclusione indagini ad altrettante persone con l’ipotesi di truffa aggravata a danni dell’Inps. I militari, infatti, attraverso l’acquisizione e l’analisi della documentazione amministrativa di un’impresa intestata a un cittadino di Gizzeria, attualmente cessata e che operava nel settore dell’installazione di impianti elettrici, hanno rilevato, nel periodo di attività della ditta, anomale assunzioni e licenziamenti nei confronti di 18 lavoratori “subordinati” che, a seguito della perdita dell’impiego, hanno percepito l’indennità di disoccupazione.



I controlli incrociati con i dati dell’Istituto previdenziale, che aveva rilevato irregolarità contributive interrompendo l’erogazione della “disoccupazione”, hanno fatto emergere il mancato versamento, nel tempo, sia degli stipendi che dei contributi previdenziali facendo emergere l’ipotesi di “assunzioni meramente documentali” tali da indurre l’Inps a versare somme per 90 mila euro circa. Il titolare, in cambio, avrebbe ottenuto un compenso in denaro da parte dei dipendenti fittizi coinvolti.

Le indagini dei carabinieri hanno preso spunto, paradossalmente, proprio dalla denuncia del titolare della ditta nei confronti di tre “dipendenti” che, vistisi privati dell’indennità di disoccupazione sospesa dall’Inps, avevano minacciato il titolare della ditta chiedendogli 8 mila euro in contanti. (ANSA).



Covid: Campania; obbligo prescrizione per tamponi da privati

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(ANSA) – NAPOLI, 13 NOV – Obbligo di prescrizione medica per sottoporsi al tampone anche nei laboratori privati. È quanto prevede una disposizione della Regione Campania, inviata ai direttori generali delle Asl, in vigore da oggi.

“Al fine di garantire maggiore appropriatezza dei percorsi di sanità pubblica – si legge nel testo – si dispone che per poter effettuare tampone per la ricerca si Sars-Cov-2, presso un laboratorio privato, senza oneri a carico del Servizio sanitario regionale, è necessaria la prescrizione medica su ricetta bianca con l’indicazione dell’effettuazione della prescrizione”.

(ANSA).



Sospettato espulso rientra Italia, preso

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(ANSA) – MILANO, 13 NOV – Nel corso dei costanti e intensi servizi di monitoraggio di ambienti e soggetti ritenuti a rischio radicalizzazione la Digos di Brescia, coordinata dalla Direzione centrale Polizia di prevenzione (Ucigos), e diretta dalla Direzione Distrettuale Antiterrorismo di Brescia, ha individuato, nel comune di Castelcovati (Brescia), Ismail Imishti, cittadino cinquantaduenne di nazionalità kosovara, che nel 2015 era stato espulso dal territorio nazionale per terrorismo con decreto del Ministro dell’Interno.



L’attività investigativa ha consentito di arrestare, far condannare ed attivare le procedure per la successiva espulsione, tutto nella giornata di ieri, lo straniero, che cinque anni prima si era contraddistinto per aver condiviso con il fratello Samet, già domiciliato a Chiari (Brescia), idee chiaramente vicine al radicalismo islamico, tanto che in quella circostanza quest’ultimo era stato tratto in arresto in Kosovo e condannato nel 2019 dal Tribunale di Brescia a 2 anni e 6 mesi per apologia di terrorismo.



Dalle indagini, che hanno beneficiato dell’essenziale contributo dell’Aise, è emerso che Ismail era riuscito clandestinamente a rientrare nel territorio italiano anche grazie all’utilizzo di documenti che sono stati sequestrati e sono al vaglio degli inquirenti. Avrebbe inoltre goduto dell’aiuto di un terzo fratello Qerim, anch’egli irregolare, che ugualmente è stato destinatario di provvedimento di espulsione.

I due sono stati collocati presso il cpr di Gorizia in attesa dell’accompagnamento in Kosovo. (ANSA).



Ue: Varsavia minaccia veto su Recovery

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(ANSA) – VARSAVIA, 13 NOV – Anche il premier polacco Mateusz Morawiecki, in una lettera inviata ai leader dell’Unione europea, ha minacciato un veto sul bilancio e sul Recovery fund a causa del meccanismo che lo lega al rispetto per lo stato di diritto. Lo ha reso noto Morawiecki stesso spiegando su Fb che “la Polonia non può accettare una tale versione dei meccanismi che favoriscono la preminenza dei criteri politici e arbitrari sulla valutazione del merito”. (ANSA).



La rabbia di un figlio, papà morto per contagio in ospedale

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(ANSA) – CASERTA, 13 NOV – “Mio padre è morto per malasanità, dopo aver contratto il Covid in ospedale”. E’ quanto denuncia in un post carico di rabbia l’ex assessore del Comune di Marcianise (Caserta), Giulio Salzillo, che racconta della morte del papà.



“Il mio faro, la mia guida di un’intera vita; se n’è andato in silenzio come ha sempre fatto senza disturbare nessuno. E’ stato vittima della malasanità” scrive Salzillo che poi torna ai momenti drammatici vissuti con il genitore.



“Ricoverato con tampone negativo per ben due volte, mio padre ha contratto il Covid per la presenza tra i sanitari di un ausiliare positivo asintomatico. Non è giusto, dopo tante premure dei familiari, rimanere vittima di sciagurati che ti dovrebbero preservare. Non è giusto dopo una vita di sacrifici e di rispetto delle regole, non poter ricevere una banale assistenza per una gestione scellerata. Mio padre era un uomo d’altri tempi, di quei tempi d’oro che ci hanno insegnato il rispetto e i valori umani. Merita rispetto ed onore per tutto ciò che ci ha dato”. (ANSA).