Covid: Zaia esegue in diretta il test ‘fai da te’

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(ANSA) – VENEZIA, 16 NOV – Luca Zaia ha mostrato oggi in diretta Facebook, eseguendolo su se stesso, il nuovo test diagnostico ‘fai da te per il Covid. “E’ molto semplice, adesso ve lo mostro” ha detto il governatore ai giornalisti, aprendo il kit con la ‘saponetta’, la provetta con il reagente, e il tamponcino, da inserire nelle fosse nasali, con 5 piccoli movimenti. Tra operazione e risultato del test, che è stato negativo, ha impiegato poco meno di 2 minuti di tempo. (ANSA).



Runner muore, amico multato per Dpcm

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(ANSA) – SONDRIO, 16 NOV – Lui e l’amico runner in quel posto non potevano andare, in quanto entrambi fuori dai rispettivi Comuni di residenza. E nonostante l’escursione sia finita in tragedia, il runner 36enne di Castello dell’Acqua (Sondrio), che sabato pomeriggio ha visto precipitare nel dirupo l’amico Simone Massetti, 34enne di Sondrio, sui monti di Spriana (Sondrio), è stato sanzionato dai carabinieri perché ha violato le norme del Dpcm. E’ quanto riporta il Corriere della Sera.



L’uomo ha cercato di fermare nella caduta Massetti, esperto runner con tante gare e successi alle spalle, ma senza riuscirci. Poi ha lanciato l’allarme al Sagf della Guardia di Finanza di Sondrio e al Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna. Ma poi è arrivata la multa di 400 euro: in zona rossa, pur praticando sport, resta l’obbligo di non varcare i confini comunali. E invece i due amici hanno raggiunto in auto le montagne della Valmalenco. (ANSA).



Pioltello, in 68 chiedono parte civile

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(ANSA) – MILANO, 16 NOV – Con la richiesta di essere parte civile da parte di 66 passeggeri che la mattina del 25 gennaio 2018 erano sul treno regionale deragliato a Pioltello, del sindacato dei ferrovieri Orsa e dell’associazione dei consumatori Codici, a cui si aggiunge l’istanza di patteggiamento da parte di uno dei 10 imputati, si è aperta oggi in una delle mega aule in Fiera a Milano l’udienza preliminare per l’incidente ferroviario nel hinterland milanese in cui morirono tre persone.

Il procedimento, che si sta celebrando davanti al gup Anna Magelli, è a carico di due manager, tra cui l’ad Maurizio Gentile, di sette tra dipendenti e tecnici di Rfi (Rete ferroviaria italiana), e della stessa società, accusati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Il giudice, dopo aver raccolto le richieste, ha rinviato l’udienza al prossimo 16 dicembre, giorno in cui dopo la discussione di accusa e difese, deciderà sulla costituzione di parte civile.



Dopo di che la parola passerà ai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti per il loro intervento nel quale ribadiranno la richiesta di processo per tutti gli indagati, escluso Ernesto Salvatore, all’epoca responsabile del Nucleo Manutentivo Lavori di Treviglio di Rete Ferrovaria Italiana Spa, al quale la Procura ha dato parere positivo al patteggiamento proposto dalla difesa a tre anni e mezzo di carcere. (ANSA).



Abu Mazen compie 85 anni, auguri da Putin e Merkel

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(ANSA) – TEL AVIV, 16 NOV – Messaggi di congratulazioni al presidente palestinese, Abu Mazen, che compie 85 anni, sono giunti in questi giorni dal presidente russo Vladimir Putin e dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, secondo quanto riferisce la agenzia ufficiale palestinese Wafa.

Putin ha rilevato che Abu Mazen ha mostrato di essere “una figura politica saggia ed esperta, che gode del massimo rispetto nella Regione e fuori”. La Russia conta su di lui, ha aggiunto, sia per rafforzare la relazioni bilaterali sia “per raggiungere un accordo comprensivo, per una pace stabile basata sulla soluzione dei Due Stati”.

Merkel ha elogiato lo sforzo del presidente di edificare “uno stato palestinese democratico, indipendente e prospero”.

Secondo i media, a causa della sua età avanzata Abu Mazen ha ridotto gli impegni pubblici e i suoi più stretti collaboratori sono sottoposti di frequente a tamponi. Abu Mazen è in carica dal 2005. (ANSA).



Germania: incendio in stazione metro Berlino, 4 feriti

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(ANSA) – BERLINO, 16 NOV – In un incendio divampato nella tarda serata di ieri in una stazione della metropolitana di Berlino, sono rimaste ferite quattro persone, una delle quali è in condizioni gravi. La stazione colpita è quella “Onkel Toms Hütte” (‘la capanna dell zio Tom’), nel quartiere di Zehlendorf, dove alcuni residenti hanno dovuto lasciare i loro appartamenti a causa del forte sprigionamento di fumo.

I pompieri sono intervenuti in forze – 120 i vigili del fuoco sul posto – e hanno dominato le fiamme nella notte, dopo oltre tre ore di lavoro. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, il rogo è esploso in un negozio della U-Bahn per poi espandersi.

(ANSA).



7 decessi in Alto Adige

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(ANSA) – BOLZANO, 16 NOV – In Alto Adige si registrano altri sette decessi di pazienti covid, il numero complessivo delle vittime della pandemia supera così soglia 400 (405). I laboratori dell’Azienda sanitaria nelle ultime 24 ore hanno effettuato 2.106 tamponi e registrati 544 nuovi casi positivi.

369 persone sono ricoverate nei normali reparti ospedalieri, 118 nelle cliniche private e algtre 43 in terapia intensiva.

Resta sopra soglia 9 mila il numero delle persone in isolamento domiciliare (9.164). (ANSA).









Anziani maltrattati e minacciati, quattro arresti in Emilia

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(ANSA) – BOLOGNA, 16 NOV – Vessazioni, violenze, minacce e ingiurie in modalità “sistematica e continuata” nei confronti di nove ospiti ultraottantenni ai quali venivano somministrate terapie in assenza di prescrizione medica e a volte anche di propria iniziativa. È lo spaccato che emerge dall’indagine ‘Inferno’ dei Carabinieri del Nas di Bologna che questa mattina ha portato all’arresto di quattro persone: la titolare di una struttura per anziani a Valsamoggia, nel Bolognese, e tre collaboratrici, tutte ai domiciliari con le accuse di maltrattamento, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione sanitaria.



Le indagini sono scattate a gennaio con la morte di un ospite 83enne, per la quale le operatrici della struttura sono indagate per omissione di soccorso. Il decesso avvenne per cause naturali all’ospedale di Bazzano ma la direzione dell’ospedale avvertì i carabinieri segnalando lesioni sospette sul corpo dell’anziano.

Le indagini si sono poi sviluppate durante il periodo di lockdown nazionale, monitorando prima la struttura attiva a Valsamoggia, che ospitava nove pazienti, poi le attività successivamente trasferite in un albergo di Zocca, nel Modenese, dopo la vendita del primo immobile da parte della titolare.



La casa famiglia allestita nell’hotel, secondo quanto emerso, violava anche la disciplina sulle strutture socio assistenziali per anziani, con conseguente elusione dei controlli ispettivi, non solo dal punto di vista fiscale, ma anche in riferimento alle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro e di prevenzione dal contagio da Covid-19. (ANSA).



I numeri del terremoto in Irpinia nel 1980: magnitudo 6.9, oltre 2500 morti

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Il terremoto che 40 anni fa, il 23 novembre 1980, alle ore 19.34 circa, colpì l’Irpinia, la Basilicata e una limitata area della Puglia, ebbe una magnitudo di 6.9 (pari a circa il decimo grado della scala Mercalli) e – secondo le stime più accreditate – causò 2.570 morti (2.914, secondo altre fonti), 8.848 feriti e circa 300 mila senzatetto.

Alcuni comuni vicini all’epicentro – tra i quali Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni, Conza della Campania, Castelnuovo di Conza, Santomenna, Laviano, Muro Lucano – furono quasi rasi al suolo, altri gravemente danneggiati.

La frattura generata nel sottosuolo dal sisma raggiunse la superficie terrestre generando una scarpata di faglia visibile per circa 38 chilometri. Dei 679 comuni delle otto province interessate dal sisma (Avellino, Benevento, Caserta, Matera, Napoli, Potenza, Salerno e Foggia), 506 (il 74%) ebbero danni da disastrosi a lievi. Le tre province maggiormente colpite furono quelle di Avellino (103 comuni), Salerno (66) e Potenza (45).

Trentasei comuni dell’area epicentrale ebbero circa 20.000 alloggi distrutti o irrecuperabili. In 244 comuni (non epicentrali) delle province di Avellino, Benevento, Caserta, Matera, Foggia, Napoli, Potenza e Salerno, altri 50.000 alloggi subirono danni da gravissimi a medio-gravi. Ulteriori 30.000 alloggi lo furono in maniera lieve.