(ANSA) – ASTI, 17 NOV – Sono 82, su 96, gli ospiti positivi al Coronavirus nella Casa di Riposo San Giuseppe di Castelnuovo don Bosco, poco più di 3mila abitanti in provincia di Asti.
Positivi anche 40 dipendenti su 50; otto i decessi finora registrati. A rendere noti i dati è il sindaco, Antonio Rago, al centro di una accesa polemica con la minoranza proprio sulla gestione della casa di riposo, che è comunale.
Nei giorni scorsi, l’Asl To5 competente per territorio aveva chiesto lo sgombero del Padiglione Cafasso, la struttura della casa di riposo che ospita 13 anziani non autosufficienti, ma il primo cittadino ha risposto di non avere nessun ruolo, se non quello di nominare i membri del CdA. “Mi risulta che i famigliari si sono opposti allo spostamento”, ha aggiunto bollando come “sciacallaggio” le critiche dei consiglieri di opposizione che lo invitavano alle dimissioni.
“Rago ci accusa di sciacallaggio politico, ma chi si fa scudo del Covid è proprio lui per non ammettere di essersi disinteressato del problema – ribatte il capogruppo d’opposizione Luciano Badolisani, della lista Insieme per il Cambiamento -. Per il bene della Casa di Riposo, in qualità di autorità sanitaria locale, chieda alla Regione il commissariamento della struttura prima che sia troppo tardi”.
(ANSA) – BARI, 17 NOV – Un focolaio di casi Covid è stato accertato nel centro anziani ‘Storelli’ di Bisceglie (Barletta-Andria-Trani) dove sono risultate positive 68 persone: 47 ospiti e 21 operatori sanitari. Ne dà notizia su Facebook il sindaco Angelantonio Angarano spiegando che gli anziani contagiati si trovano nella struttura e gli operatori sanitari, tutti asintomatici o paucisintomatici, sono in isolamento domiciliare.
“Data la delicatezza della situazione – dice il sindaco – ho chiesto la massima attenzione e collaborazione delle autorità sanitarie e della proprietà della struttura per mettere in atto i protocolli necessari ad evitare l’ulteriore diffusione del contagio all’interno e all’esterno della casa di riposo”.
Dopo due settimane di misure restrittive per le regioni rosse e arancioni potrebbero essere possibili, nella terza settimana, quella di monitoraggio e verifica, “allentamenti per alcune aree, ma questa cosa va ancora stabilita”. Una fonte del governo apre con estrema cautela alla speranza per i territori più penalizzati dalle norme anti-Covid, mentre resta prevalente la linea del rigore e non si spegne la polemica di alcuni governatori in vista delle prossime ‘pagelle’ sul contrasto al virus e soprattutto del Natale.
Il pressing sull’esecutivo ha i toni decisi di Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia (arancione), che ha chiesto e ottenuto per oggi una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni. “Potremo finalmente confrontarci sui criteri applicati dal Comitato tecnico scientifico rispetto ai dati forniti a livello regionale – dice l’esponente leghista -. È un atto dovuto per chiarezza nei confronti dei cittadini e delle imprese della mia regione”.
Sabato scorso Fedriga, dopo la decisione del governo di applicare al Friuli le misure per la zona arancione, aveva ritirato l’ordinanza appena emessa che prevedeva già regole più rigorose.
Ora il governatore parla di “discutere delle scelte che determinano il passaggio in una o nell’altra fascia”, ma dal governo non sembrano preoccupati che si vogliano mettere in discussione i criteri fissati per la Cabina di regia al ministero della Salute, nella quale sono rappresentate anche le Regioni.
Le prime a essere sottoposte a nuova valutazione saranno, dal 20 novembre, le prime a essere dichiarate rosse, ossia Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d’Aosta ed Alto Adige (Provincia autonoma). La pressione delle categorie produttive – specie ristoratori e commercianti – sui presidenti di Regioni si stanno facendo sempre più forti affinché si agisca sul governo per fargli allentare il più presto possibile la stretta anti-Covid. Si conta di ottenere cambiamenti di fascia dal ministero della Salute anche prima del nuovo Dpcm che dopo il 3 dicembre definirà le regole per le feste natalizie (e per i consumi ad esse connessi).
Ma il meccanismo a tre colori ideato dall’esecutivo con l’ultimo Dpcm prevede dei tempi ben precisi, che il ministro della Salute Roberto Speranza sembra intenzionato a far rispettare senza deroghe. La sottosegretaria Sandra Zampa conferma che l’obiettivo del governo è proseguire “con il modello “delle tre fasce, rossa, arancione e gialla”, mentre viene di nuovo escluso un lockdown totale come quello varato in Austria.
Di fronte a un primo, timido ammorbidimento della curva epidemica non è il momento di mollare la presa, si ragiona nell’esecutivo e nel Comitato tecnico scientifico, soprattutto se si vuole avere qualche possibilità di allentamento del rigore a Natale. Dibattito sulle feste, il cenone e il veglione che peraltro al momento Speranza definisce “lunare”.
Come ribadisce la fonte di governo sentita dall’ANSA, “é scritto. Chi ha un colore ci resta per due settimane minimo”.
Dalla terza in poi, quella della verifica dei dati, a fronte di numeri incoraggianti si può iniziare a parlare di “allentamenti”, esperti permettendo. Ma non sarà facile ottenerli per le Regioni.
Tanto che il presidente della Toscana Eugenio Giani, critico ma collaborativo con il governo dopo l’inserimento della regione in zona rossa, afferma che l’obiettivo è riportarla in zona gialla entro Natale, ma, ammette, “risalire è dura”.
(ANSA) – CATANIA, 17 NOV – La Polizia Postale ha arrestato in provincia di Catania un uomo di 41 anni che deteneva e divulgava sul web immagini sessuali, anche con animali, raffiguranti minori in tenera età. L’operazione è stata coordinata dalla Procura etnea.
L’uomo, un tecnico informatico, dopo la perquisizione, è stato arrestato in flagranza per detenzione di migliaia di file di pornografia minorile.
L’indagine della Polizia Postale di Catania trae origine da una segnalazione della National Centre for Missing Exploited Children e dal Centro Nazionale di Contrasto della Pedopornografia On-line del Servizio Polizia Postale di Roma. Le complesse investigazioni informatiche svolte – dicono gli investigatori della Polizia Postale di Catania – hanno consentito di identificare l’uomo, nei confronti del quale la Procura ha emesso un immediato decreto di perquisizione locale e informatica. Dalla perquisizione informatica è emersa la detenzione di migliaia di file (video e immagini) di pornografia minorile e il ritrovamento e sequestro di una ingente quantità di dispositivi tra hard disk, tablet e dvd.
Il pubblico ministero ha chiesto ed ottenuto la convalida del provvedimento dal Gip, che ha disposto gli arresti domiciliari.
Il materiale sequestrato sarà sottoposto ad approfondite analisi da parte degli esperti della Polizia Postale per identificare le vittime e le modalità di acquisizione dei video pedopornografici, dicono gli inquirenti. (ANSA).
Nell’ultima settimana, d’intesa con il Ministero della Salute, i carabinieri del Nas hanno realizzato 232 ispezioni presso strutture sanitarie e socio-assistenziali, quali Residenze Sanitarie Assistite e di lungodegenza, case di riposo, comunità alloggio, con la finalità di accertare la regolare attuazione delle misure di contenimento e prevenzione alla diffusione epidemica e individuare eventuali situazioni di insufficiente erogazione di servizi assistenziali e di mancato possesso dei titoli abilitativi professionali da parte degli operatori, propedeutici a episodi di omessa custodia e maltrattamento. In 37 strutture sono state riscontrate irregolarità, contestando, complessivamente, 59 violazioni, di cui 9 penali e 43 amministrative; sono state deferite all’autorità giudiziaria 11 persone e segnalate ulteriori 42.
(ANSA) – BARI, 16 NOV – Sedici persone sono state sanzionate in due comuni della provincia di Bari per violazione delle norme anti-Covid. Sette 20enni sono stati sanzionati a Modugno perché sorpresi in un garage, dopo le 22, a giocare a calcio balilla. I carabinieri hanno contestato loro di non aver rispettato il divieto di distanziamento sociale, l’obbligo di permanenza di casa dalle 22 alle 5 e, per cinque residenti a Bari di non aver rispettato il divieto di spostamento tra i comuni.
A Grumo Appula i militari hanno sanzionato altre nove persone: il titolare, due soci e sei clienti di un centro scommesse per violazione delle norma sul distanziamento sociale. Il titolare del locale è stato anche sanzionato per aver violato la normativa che stabilisce lo stop delle attività di sale scommesse. (ANSA).