Ponte Stretto, parte procedura espropri

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17.43
Sarà pubblicato domani sui quotidiani nazionali e locali di Sicilia e Calabria l’avviso di avvio del procedimento per il vincolo preordinato all’esproprio e alla dichiarazione di pubblica utilità per il ponte sullo Stretto di Messina.Quest’ultima sarà sancita dall’ ok del Cipess al progetto del Ponte.
La pubblicazione è un atto conseguente all’ok del Cda della società Stretto di Messina dell’aggiornamento del progetto definitivo dell’opera,alla consegna degli elaborati ad Autorità competenti e all’avvio della Conferenza dei Servizi.

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Ponte sullo Stretto ed espropri di case e terreni: cosa fare? Il Ponte sullo Stretto non sappiamo quando si vedrà, ma le prime cose che si vedranno saranno gli espropri delle aree sulle quali si prevede sorgano tutte le opere. Si tratta di centinaia di particelle catastali e oltre 300 edifici da demolire, dislocati soprattutto nei territori dei comuni di Messina e Villa San Giovanni. Ad oggi, queste aree sono state congelate con l’apposizione di “vincoli preordinati all’esproprio” risalenti al 2003, più volte reiterai e ultimamente confermati nel 2023 dal governo nazionale. Questi vincoli sono il presupposto necessario per arrivare al successivo decreto di espropriazione. La procedura di espropriazione vera e propria si avvierà con l’approvazione del progetto definitivo del Ponte da parte della società Stretto di Messina Spa e poi del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess). Contestualmente all’adozione del progetto, viene infatti approvata la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. È in questa fase che si parte con gli espropri.

Nessuna comunicazione personale agli espropriati

L’interesse verso il rischio concreto di un esproprio per i cittadini proprietari di terreni e case nelle aree del Ponte si è riacceso negli ultimi mesi. L’Anptes (Associazione nazionale per la tutela degli espropriati) è tra i diversi organismi che assistono i cittadini in queste procedure. Dall’associazione confermano di aver già ricevuto decine di mail e telefonate da parte di proprietari di abitazioni sia sulla sponda siciliana che su quella calabra, preoccupati per quanto potrebbe avvenire. “Nell’errata convinzione che l’opera non sarà mai avviata, come spesso succede in Italia – sottolinea l’avvocato Livia Gugliotta, consulente Anptes – purtroppo gli espropriati potenziali tendono ad attendere una comunicazione formale da parte dell’ente espropriante. Questo atteggiamento rischia di pregiudicare i propri diritti, perché un intervento tempestivo è fondamentale“. Infatti, quando l’esproprio interessa più di 50 soggetti (ed è il caso del Ponte), l’Amministrazione ne dà notizia solo con la pubblicazione all’Albo pretorio dei Comuni interessati e con un “trafiletto” sui quotidiani. Non è tenuta a dare comunicazioni personali ai singoli espropriati.

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Roberto Salis:parole Kovacs incredibili

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17.20
“Il processo è già stato fatto.Il verdetto è già stato emesso.Non si capisce perché proseguano le udienze”. Così Roberto Salis al portavoce del governo ungherese. “Quando c’è un politico che che se la prende con un privato cittadino di un altro Stato è chiaro che c’è qualcosa di incredibile”.
Kovacs ha detto che il padre ha fatto il giro dei media europei dicendo di essere”preoccupato”. E “i media italiani hanno fatto del loro meglio per dipingere Salis come una martire. Sorprendente che stiano cercando di interferire”.

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Ungheria: inutili richieste sulla Salis

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17.05
“Nessuna richiesta diretta da parte del governo italiano (o di qualsiasi altro importante mezzo di informazione) al governo ungherese renderà più semplice difendere la causa di Ilaria Salis perchè il governo,come in qualsiasi altra democrazia moderna, non ha alcun controllo sui tribunali”.Così il portavoce del governo ungherese, Kovacs.
“Dobbiamo chiarire che nessun gruppo di estrema sinistra dovrebbe vedere l’Ungheria come una sorta di ring di pugilato dove arrivare e pianificare di picchiare qualcuno a morte”.

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19enne stuprata da 7, ora minacce morte

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16.35
Dopo essere stata violentata nel luglio scorso,al Foro Italico di Palermo, da 7 ragazzi,ora la 19enne è stata minacciata con un coltello e trascinata in un appartamento nel quartiere Ballarò.
Autore dell’aggressione non è uno dei 7 del branco, ma un giovane che avrebbe abusato di lei prima di luglio e già inserito dagli inquirenti tra gli indagati. La 19enne ha raccontato di essere stata minacciata da lui e dalla madre e costretta ad entrare a casa loro per convincerla a ritirare la denuncia.Sull’accaduto sono in corso accertamenti.

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Alpi svizzere,si schianta un elicottero

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16.20
Un elicottero si è schiantato sulla parete nord del Petit Combin, nelle Alpi Svizzere.
Secondo i media elvetici, si tratterebbe di un elicottero adibito al servizio di eliski,per praticare lo sci fuoripista,utilizzando un elicottero come mezzo di risalita.
Il velivolo può trasportare fino a 5 persone e il pilota. Dopo lo schianto, l’elicottero sarebbe rotolato per un pendio. Sul posto i soccorritori, impegranti anche con elicotteri.

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Elezione diretta premier,ok Commissione

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16.00
La commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato l’emendamento del governo al Ddl sul premierato, che stabilisce l’elezione diretta del premier e fissa anche il limite dei due mandati.
L’emendamento riscrive l’articolo 92 della Costituzione. Rispetto alla formulazione originaria uscita dal Consiglio dei ministri elimina il premio di maggioranza al 55%, introduce il limite dei due mandati per il premier e il potere di revoca dei ministri.

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Istanbul, 25 morti in incendio edificio

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Istanbul, 25 morti in incendio edificio

15.10
E’ di almeno 25 morti e di tre feriti il bilancio provvisorio di un incendio divampato nel seminterrato di un edificio di sedici piani a Istanbul, nel quartiere di Sisli, nel centro di Istanbul.
Il canale televisivo pubblico Trt ha riferito che sette feriti sono in gravi condizioni. Il ministro dell’Interno Ali Yerlikaya, ha fatto sapere che è stata aperta un’inchiesta per determinare le cause dell’incendio.

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Cooperanti, Netanyahu: “Tragico errore”

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14.30
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha riconosciuto che l’attacco a Gaza in cui ieri sono stati uccisi 7 operatori umanitari di World Central Kitcen, è stato compiuto dalle forze israeliane.
“E’ stato un tragico errore in cui le nostre forze hanno colpito senza intenzione gente innocente nella Striscia”, ha detto Netanyahu aggiungendo: “Questo è quello che succede in guerra. Apriremo un’indagine. Siamo in contatto coi governi coinvolti e faremo di tutto per assicurare che questo non accada più”.

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