Tulkarem, Idf: ucciso comandante Hamas

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10.00
L’esercito israeliano afferma di aver ucciso il comandante militare di Hamas di Tulkarem, in Cisgiordania, con un attacco aereo. Lo riportano i media di Israele.
La vittima sarebbe Sheikh Haitham Balidi, comandante delle Brigate Izzadin al-Qassam. Morte altre quattro persone che erano assieme a lui nel veicolo colpito.
L’agenzia palestinese Wafa riferisce del veicolo colpito e delle 5 vittime, ma non svela la loro identità.

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Iran, arresti per assassinio Haniyeh

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9.15
Le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato decine di persone per presunti collegamenti con l’assassinio di Haniyeh a Teheran. A rivelarlo è il New York Times, citando due fonti iraniane a conoscenza delle indagini.
Tra gli arrestati -riferisce il Times of Israel- figurano alti ufficiali dell’intelligence iraniana, ufficiali  militari e membri dello staff della guesthouse dove è stato ucciso Haniyeh, gestita dall’organo militare IRGC, il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica.

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Usa, Trump accetta duello tv con Harris

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8.45
Il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Trump, ha accettato la proposta di Fox News di tenere un dibattito tv in diretta con la vicepresidente Harris il prossimo 4 settembre. Lo annuncia lo stesso Trump sulla sua piattaforma Truth e lo conferma Fox News.
Il duello potrà avvenire in Pennsylvania, fa sapere Trump senza essere più preciso. “Il dibattito in precedenza era fissato contro ‘Sleepy Joe’ su Abc, ma è stato cancellato in quanto Biden non parteciperà”, scrive l’ex presidente americano.

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Venezuela, ancora proteste contro Maduro

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7.56
Si attendono proteste anche oggi in Venezuela contro la vittoria di Maduro alle presidenziali, ratificata dall’autorità elettorale del Paese. Un risultato contestato, che l’opposizione denuncia come frutto di brogli elettorali
Ieri la leader dell’opposizione, Machado, ha convocato manifestazioni per affermare la vittoria del suo candidato, Gonzàles. Nelle proteste dei giorni scorsi si contano 11 morti.
Dopo gli Usa, molti i Paesi che ritengono Gonzàles nuovo presidente.L’ultimo ad aggiungersi alla lista è Panama.

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Filippine, sisma di magnitudo 6.9

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7.00
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.9 è stata registrata alle 7.23 ora locale (00.23 in Italia) al largo dell’isola filippina di Mindanao.
Secondo i dati dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano (Ingv) e del Servizio di monitoraggio geologico statunitense Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 15 chilometri di profondità ed epicentro a meno di 20 chilometri dalle coste della  regione nordorientale di Caraga.Al momento non ci sono notizie di danni a persone o cose. Nessuna allerta tsunami.

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Harris ha i voti per la nomination Dem

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21.05
Kamala Harris ha conquistato già abbastanza voti per assicurarsi la nomination democratica. Lo ha detto il presidente del Democratic National Committee, secondo quanto riferito dai media americani.
I delegati hanno avviato le procedure di voto virtuale ieri e si chiuderanno lunedì. Harris si dice “onorata” di diventare la candidata democratica per la Casa Bianca.
Biden su X: “Non potrei essere più orgoglioso di Harris. Vinciamo”.

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Venezuela,CNE conferma vittoria Maduro

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20.30
Il presidente del Consiglio Nazionale
Elettorale del Venezuela ha pubblicato oggi un secondo bollettino elettorale confermando la vittoria di Nicolas Maduro alle elezioni presidenziali.
L’istituzione controllata dal governo afferma che il leader chavista ha ottenuto il 51,95% delle preferenze con quasi il 97% delle schede scrutinate.
Il leader dell’opposizione Edmundo Gonzalez Urrutia è giunto secondo con il 43,18% delle preferenze. L’affluenza è stata del 59,97% degli aventi diritto equivalente 12.386.669 venezuelani.

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Venezuela, Argentina riconosce Gonzalez

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“Tutti possiamo confermare, senza dubbio, che il legittimo vincitore e presidente eletto è Edmundo Gonzalez”.
Lo scrive in un post su X la ministra degli Esteri argentina, Mondino, riconoscendo la vittoria alle elezioni del 28 luglio scorso del candidato dell’opposizione contro Nicolas Maduro.
La decisione segue quella analoga degli Stati Uniti che con il segretario di Stato Usa, Blinken, hanno riconosciuto la presenza di “prove schiaccianti” del fatto che Gonzalez “abbia ottenuto la maggioranza dei voti”.

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