Qual è il diabolico piano di Amazon per distruggere i piccoli negozi?

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Amazon non ha un “piano diabolico” per distruggere i piccoli negozi; è solo il risultato naturale di un’economia che premia l’efficienza e il profitto a discapito di tutto il resto.

Ma facciamo un po’ di luce su questa faccenda. Jeff Bezos, con la sua banda di nerd superpagati, ha costruito un impero che sfrutta ogni debolezza del mercato tradizionale per trarne vantaggio. Amazon ha i soldi, la tecnologia e il potere di comprare e vendere praticamente qualsiasi cosa a un prezzo ridicolo, e con un servizio che fa sembrare obsoleta la vecchia bottega sotto casa.

I piccoli negozi non possono competere con Amazon per una serie di motivi. Non hanno i volumi di acquisto per abbassare i prezzi, non possono offrire la stessa varietà di prodotti, né tantomeno consegne rapide o gratuite. In un mondo dove tutti vogliono tutto e subito, il piccolo commerciante non ha speranza. Amazon ha costruito un modello di business che sfrutta la logistica e la tecnologia per schiacciare qualsiasi forma di concorrenza, piegando il mercato a suo favore.

Amazon non sta “attivamente” cercando di distruggere i piccoli negozi; è semplicemente un effetto collaterale del capitalismo selvaggio che governa il mondo. E chiunque pensi di poter contrastare questa ondata con un piccolo negozio locale ha la stessa probabilità di successo di un bradipo in una gara contro una Ferrari. È un gioco truccato, e non c’è modo di vincerlo se giochi secondo le vecchie regole.

Il piano, se così vogliamo chiamarlo, è lo stesso che ogni gigante ha da quando esistono i giganti: fagocitare tutto ciò che può e lasciare le briciole agli altri. Amazon non è il diavolo; è solo il mostro che abbiamo creato con la nostra ossessione per il prezzo più basso e la comodità estrema.

Fonte immagini: Google

Armando La Torre

Usare l’Esercito per garantire la sicurezza pubblica è un fallimento istituzionale.

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Si potrebbe mandare l’Esercito all’assalto dei quartieri più malfamati? Perché non si fa?

L’Esercito deve fare quello che gli compete. Addestrarsi per difendere il Paese dagli attacchi esterni.

Abbiamo una densità di forze dell’ordine, in Italia, che forse non esiste in nessun paese civile al Mondo (tra Polizia, Carabinieri, GDF, Penitenziaria, Metropolitana, Locale, per non parlare di guardie giurate, guardie campestri, guardiacaccia e chi più ne ha, più ne metta).

Inoltre, il problema dei quartieri malfamati non si risolve nè con la forza militare nè con la forza pubblica.

Questi quartieri li ha creato lo Stato:

Case popolari senza balconi, orribili a vedersi e ad abitarsi, nessun servizio, nessuna manutenzione, nessuna presenza di uffici delle forze dell’ordine.

Quartieri ghetto.

Chi ha avuto la felice idea di creare interi quartieri di case popolari, ha condannato quei quartieri a essere malfamati e ha condannato i loro abitanti a una vita grama.

Il problema, ora, può risolversi solo eliminando quei quartieri ghetto. Fisicamente.

Le case popolari non devono essere tuguri ma case economiche (che è diverso) costruite e distribuite a casaccio negli stessi quartieri dove insistono le case “normali”. Le autorità non devono presidiarle, piuttosto devono accertarsi che gli occupanti abbiano diritto a continuare ad occuparle.

Sembra difficile, ma non lo è, basta volerlo.

John Battista · 

Ucraina, raid su Leopoli, cinque morti

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8.10
Dopo Poltava, nuovo attacco russo a Leopoli dove sono morte almeno 5 persone. Esplosioni nella notte anche a Kiev e in altre città ucraine.
Intanto, si è dimesso il ministro degli Esteri Kuleba, ha annunciato il portavoce del Parlamento ucraino. Prima di lui avevano lasciato altri 3 ministri.
Podolyak, consigliere di Zelensky: Mosca deve perdere, abbiamo urgente bisogno di ricevere massicce forniture militari dagli alleati.Servono difese antimissile e poter colpire i bombardieri

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Papa: fede non sia manipolata per odio

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7.42
“La fede in Dio viene continuamente posta in primo piano, ma spesso purtroppo per essere manipolata, per servire non a costruire pace, comunione, dialogo, rispetto, collaborazione, fraternità, ma per fomentare divisioni e accrescere l’odio”. Così il Papa alle autorità politiche e sociali a Giacarta.
“La vera armonia si ottiene quando ciascuno si impegna non solo per i propri interessi e visione, ma in vista del bene di tutti”. Francesco ha poi incontrato privatamente i circa 200confratelli gesuiti presenti in Indonesia.

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Honduras,presidente: c’è colpo di Stato

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7.00
La presidente dell’Honduras, Xiomara Castro, ha denunciato un “colpo di Stato” in corso, poche ore dopo la pubblicazione di un video nel quale si vedeva suo cognato che incontrava i trafficanti di droga nel 2013 chiedendo  contributi per la sua campagna elettorale di quell’anno.
“Confermo che la pace e la sicurezza interna della Repubblica sono a rischio a causa di un nuovo colpo di Stato che il popolo deve fermare”, ha detto la presidente di sinistra alla radio e alla televisione,

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Giacarta,il Papa incontra il presidente

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5.23
Papa Francesco, nel palazzo presidenziale di Giacarta,ha avuto un colloquio con il presidente della  Repubblica d’Indonesia, Joko Widodo, noto anche come Jokowi. Presente anche monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati.
“Immerso nella bellezza di questa Terra luogo di incontro e dialogo tra culture e religioni diverse, auguro al popolo indonesiano di crescere nella fede,nella fraternità e nella compassione.God bless Indonesia!”.Lo ha scritto il Papa sul libro d’onore del palazzo.

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Biden:condanno attacco russo a Poltava

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3.54
Il presidente degli Stati Uniti Biden, ha condannato il “deplorevole attacco” delle forze russe contro la città    ucraina di Poltava che ha provocato  almeno 51 morti e 271 feriti.
Lo riferisce la Casa Bianca. “Condanno questo deplorevole attacco nei termini più forti possibili”, ha dichiarato Biden in un comunicato, aggiungendo che Washington continuerà ad aiutare  militarmente Kiev, “anche fornendo i sistemi di difesa aerea e le capacità di cui hanno bisogno per proteggere il loro
Paese”.

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Poltava,51 vittime. Russi attaccano Sumy

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2.52
Aumenta ancora il bilancio delle vittime dell’attacco russo a Poltava,  capoluogo dell’omonima regione ucraina, dove i morti sono arrivati a 51 con 271feriti.Lo ha rivelato nel consueto video serale lo stesso presidente  Zelensky.
Intanto i russi hanno colpito anche la città di Sumy.Secondo l’amministrazione militare regionale, “gli occupanti hanno lanciato un attacco aereo contro l’edificio di una delle università della città, con un cannone antiaereo, e una persona è rimasta ferita.

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