Premier Libano: preparati alla guerra

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20.05
Il governo di Beirut si sta preparando a “possibili scenari” di un grande attacco israeliano.
Lo ha detto il premier libanese Mikati.
Nella riunione il capo del comitato di emergenza del governo, Yassin,ha detto: “Abbiamo presentato i possibili scenari in caso di attacchi israeliani diffusi”
Intanto, il bilancio delle esplosioni dei walkie-talkie è salito oggi: 14 morti e 450 feriti. E i cercapersone esplosi in Libano erano stati sabotati con dell’esplosivo. Lo confermano fonti della sicurezza di Beirut.

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Israele: nuova fase guerra, verso nord

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19.52
“Stiamo entrando in una nuova fase della guerra”. Così il ministro della Difesa israeliano, Gallant: “Il centro di gravità” del conflitto si sta “spostando verso nord”,al confine con il Libano
“Stiamo dirottando forze, risorse ed energie verso nord”, ha detto nella sua visita alla base aerea Ramat David, rimarcando che gli obiettivi sono “chiari e semplici: riportare i residenti delle città del nord nelle loro case in condizioni di sicurezza”. Nessun riferimento alle esplosioni di dispositivi in Libano attribuite a Israele.

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Meloni vede Draghi,”priorità condivise”

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19.22
Colloquio di oltre un’ora a Palazzo Chigi tra la presidente del Consiglio, Meloni, e l’ex premier Draghi. “Un confronto approfondito sul Rapporto futuro della competitività europea presentato da Draghi, che contiene secondo il governo diversi importanti spunti”.
Tra questi “la necessità che l’Europa preveda strumenti adatti a realizzare le sue ambiziose strategie”, senza “escludere aprioristicamente nulla,compresa la possibilità di un nuovo debito comune”, sottolinea Palazzo Chigi in una nota. Emerse “priorità condivise”.

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M.O,risoluzione Onu su fine occupazione

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18.25
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione che chiede a Israele di “mettere fine senza indugio alla sua presenza illegale nel territorio palestinese occupato” entro 12 mesi.
Il testo ha ottenuto 124 voti a favore, mentre 43 Paesi, tra cui l’Italia, si sono astenuti. Israele, Stati Uniti e altri 12 hanno votato contro.

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Raid israeliani nel Libano meridionale

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17.50
I media libanesi riferiscono di numerosi raid israeliani in diverse città del Libano Meidionale. I raid sono iniziati poco dopo le esplosioni dei walkietalkie in dotazione ai militanti di Hezbollah. Esplosi anche numerosi pannelli solari.
La situazione in Libano è intanto caotica e si segnalano disordini. A Tiro una folla inferocita ha attaccato un’ auto dell’Unifil. Una raffica di razzi è stata lanciata dal Libano poco fa in direzione del Nord di Israele. Hezbollah ha rivendicato l’attacco.

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Libano, 3 morti in nuove esplosioni

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17.09
Almeno tre persone hanno perso la vita e altre centinaia sono rimaste ferite in seguito a nuove esplosioni in Libano. A esplodere sono state le ricetrasmittenti in dotazione a Hezbollah.
Esplosioni si sono verificate a Beirut, Tiro, Sidone e Nabatiye.
Secondo Axios Israele ha fatto esplodere migliaia di walkie-talkie dei militanti di Hezbollah dando seguito all’operazione incominciata ieri. Le ricetrasmittenti “facevano parte del sistema di comunicazione di emergenza della milizia da usare in caso di guerra”.

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Pichetto: entro anno norme sul nucleare

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16.48
“Entro la fine dell’anno contiamo di avviare l’iter legislativo per le nuove regole” sul nucleare. Lo ha detto il ministro Pichetto.
Orsini – continua il ministro – ha espresso “preoccupazione” e ha detto che “non possiamo perdere altro tempo.
Condividiamo la preoccupazione, ma il ministero dell’Ambiente si è già mosso per tempo. Abbiamo istituito la piattaforma per il nucleare, e stiamo preparando il quadro giuridico per tornare a usare questa tecnologia”.

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Idf: “Garantire il confine col Libano”

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15.35
Il capo del comando settentrionale delle Forze di difesa israeliane, gen. Ori Gordin, ha detto che l’esercito israeliano è determinato a cambiare quanto prima la situazione della sicurez za al confine col Libano.
“La missione è chiara: siamo determinati a cambiare la realtà della sicurezza il prima possibile. L’impegno dei comandanti e delle truppe qui è completo, con la massima prontezza per qualsiasi compito che sarà rischiesto”, ha detto Gordin. La 98ma divisione è stata spostata da Gaza al confine col Libano.

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