“Trump fascista, invoca Hitler”, l’attacco di Harris. Lui replica: “Ha mente distorta”

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 Washington, 23 ott. (Adnkronos) – “E’ profondamente preoccupante e incredibilmente pericoloso che Donald Trump invochi Adolf Hitler, l’uomo responsabile della morte di 6 milioni di ebrei e di centinaia di migliaia di americani”. Kamala Harris attacca a testa bassa Donald Trump. La vicepresidente cavalca le rivelazioni del generale John Kelly, che è stato capo dello staff della Casa Bianca di Trump, e che ha definito l’ex presidente un fascista nonché estimatore, per certi versi, di Hitler .
“Trump è sempre più instabile e senza freni e, in un secondo mandato, non ci saranno persone come John Kelly che faranno una barriera contro le sue propensioni ed azioni – continua la democratica – quindi quello che Trump vuole lo sappiamo, vuole il potere assoluto. La domanda in 13 giorni sarà: cosa vuole il popolo americano?”.
L’offensiva dem passa anche per le parole di Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, che risponde alle domande nel briefing quotidiano. Trump corrisponde alla definizione di fascista? “Sì”, replica Jean-Pierre. “Avete sentito più volte questo presidente (Joe Biden, ndr) parlare di minacce per la democrazione. Avete sentito l’ex presidente (Trump ndr) dire che sarà un dittatore nel primo giorno del suo mandato. E’ lui, non siamo noi. E’ lui e non lo diciamo solo noi, la Casa Bianca. Lo avete sentito da ex funzionari che hanno lavorato con l’ex presidente. Quindi, siamo d’accordo con quella definizione? Sì, lo siamo”, l’articolata risposta. Quindi, anche Biden pensa che Trump sia un fascista? “Sì. Lo ha detto lui stesso, l’ex presidente ha detto che sarà un dittatore nel primo giorno del suo mandato. Non possiamo far finta di niente”.
 Trump ha risposto sulla sua piattaforma Truth Social, scrivendo: “Sta intensificando sempre di più la sua retorica, arrivando a chiamarmi Adolf Hitler e qualsiasi altra cosa le passi per la mente distorta”.
Trump si è riferito ad Harris chiamandola “compagna Kamala Harris” – riferendosi a quelle che lui definisce politiche di estrema sinistra – e l’ha descritta come una “minaccia per la democrazia”.

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 Fonte liberoquotidiano.it

In quel Ministero serve silenzio

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 La Cultura è un posto che scotta, il ministro non fa in tempo a sedersi che si ritrova in qualche guaio. Il Centrodestra per ingenuità e inesperienza del luogo ha sottovalutato l’importanza di quel dicastero, eppure il palazzo è un complesso imponente nel cuore di Roma, il Collegio Romano, ma evidentemente non basta e così prima Sangiuliano ha perso la testa per una bionda a cui ha concesso una confidenza e una fiducia mal riposte, poi nel marasma totale è arrivato Alessandro Giuli il quale ha il compito di rimettere le cose a posto parlando pochissimo (il mio consiglio è niente), facendo molto, pesando gli atti, controllando i fatti. Giuli è un’ottima persona ma deve capire alla svelta che niente gli sarà perdonato, nessuna svista gli sarà condonata.
La sua missione non è quella di fare bene, ma di dimostrarsi superlativo per la semplice ragione che il ministero della Cultura è il feudo più importante della sinistra anche e soprattutto quando non governa (…) Clicca qui, registrati gratuitamente su Liberoquotidiano.it e leggi l’editoriale integrale di Mario Sechi

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Brand Usa, quel pezzetto d’Italia proprio a San Francisco

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 Londra, 23 ott. (askanews) – Dalla corsa all’oro a oggi, San Francisco è considerata il punto di ingresso iniziale e la prima città con forte identità italiana in California. I primi italiani si stabilirono a Telegraph Hill e, con la crescita della popolazione, si diffuse in tutto il quartiere di North Beach, che divenne noto come “Little Italy”.
“Abbiamo un pezzetto d’Italia proprio a San Francisco. Ed è in un quartiere chiamato North Beach, dove ci sono i ristoratori, gli alimentari e le bancarelle. Ed è come un piccolo villaggio, un pezzettino d’Italia proprio nel mezzo della città, vicino al lungomare con dolci colline. Passano i tram: un bel mix di San Francisco e Italia, tutto in uno”.
A raccontarcelo Anna Marie Presutti, interim president & Ceo San Francisco Travel Association ai microfoni di askanews durante la Brand Usa Travel Week a Londra.
North Beach ha sempre avuto un’abbondanza di ristoranti e, all’inizio del secolo, era diventato un paradiso gastronomico. Oltre ad essere anche il centro sociale e culturale della San Francisco italiana, della quale una parata annuale è ancora un importante simbolo.
“È qualcosa di veramente enorme. Si chiama Italian Heritage Parade” spiega Presutti. “E si svolge ogni anno, nello stesso fine settimana. E corrisponde di solito con la Fleet Week, che è lo spettacolo aereo con i Blue Angels. L’Italian Heritage Parade si svolge la domenica della Fleet Week. E ci sono tutte le nostre famiglie italiane che escono con i loro carri allegorici per celebrare l’eredità italiana. Si mangia street food, si beve ottimo vino, ottimi cocktail. Tutto in una zona resa pedonale. È adorabile. E ti fa davvero sentire come se fossi parte di una famiglia italiana”.

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 Fonte liberoquotidiano.it

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