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Le parole del giovane Jashandeep Badhan dopo la confessione. Il caso ruota intorno all’appuntamento che il 19enne aveva con l’amica della ragazza a Costa Volpino in provincia di Bergamo
Fonte larepubblica.it
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Tarapia tapioco, la supercazzoola brematurata con scappellamento a destra, come fusse antani.
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Le parole del giovane Jashandeep Badhan dopo la confessione. Il caso ruota intorno all’appuntamento che il 19enne aveva con l’amica della ragazza a Costa Volpino in provincia di Bergamo
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Ieri i centri sociali hanno ufficialmente messo in atto una doppietta di occupazioni. Dopo l’insediamento di venerdì nell’ex palazzo del ghiaccio Agorà da parte del Comitato Insostenibili Olimpiadi, ieri la rete “Ci Siamo” ha deciso di non essere da meno. Gli attivisti della rete, infatti, da oltre un mese erano impegnati nell’assistenza ai migranti riuniti nelle tende davanti al Politecnico. La tendopoli era stata assemblata per trovare un riparo agli stranieri sfollati dall’incendio del capannone di via Fracastoro. Gli stessi occupanti erano stati anche sgomberati dalla Polizia dopo essersi insediati nel centro sociale Casaloca in viale Sarca.
Ma ci poteva essere riparo migliore dell’ormai chiusa piscina Scarioni? Certo che no. Ed è stata proprio questa struttura il luogo scelto per accogliere gli immigrati della tendopoli. L’annuncio è arrivato ieri mattina sui canali social dei principali centri sociali milanesi: «Ci Siamo è uscita dal fango! È stata occupata la piscina Scarioni in via Valfurva 9 a Niguarda dai lavoratori immigrati che hanno dormito per più di 30 giorni in tenda in piazza Leonardo con il supporto della rete solidale Ci siamo! Venite a darci solidarietà!». Ad annunciare la nuova occupazione ci ha pensato anche un trio di migranti di “Ci siamo”, che ha dato vita ad un video-messaggio: «Siamo qui per continuare a lottare per una casa!», dice un migrante con il sorriso stampato in viso. «Siamo stanchi di stare nel fango!», tuona invece un altro migrante un po’ meno contento della situazione.
TUTTO L’OCCORRENTE È poi stata messa nero su bianco la lista di tutte le risorse necessarie ai migranti ormai accasati nella ex piscina. Cibo, mascherine FFp2, scope, sacchi dell’immondizia e detergente sgrassatore sono solo alcuni degli oggetti richiesti dalla rete solidale. Alle 19 di ieri c’è stata poi l’assemblea pubblica di antagonisti e immigrati, in cui gli attivisti hanno discusso sulle prossime mosse da attuare per «continuare la lotta».
L’occupazione della struttura è stata resa semplice per la condizione in cui verte, ancora oggi, la struttura. La Scarioni, infatti, era stata chiusa nel giugno del 2019 per una riqualificazione da attuare. Peccato però che quei lavori non siano mai partiti. Si era fatta viva anche una possibilità di restyling, la cui gara è stata però dichiarata deserta qualche mese fa. L’unica offerta presentata è stata quella del promotore Go Fit Science and Technology Sa, che però non ha raggiunto il punteggio minimo necessario per l’apertura della busta contenente l’offerta economica. «Il presidente di gara ha escluso l’operatore economico dalla gara prendendo atto dell’assenza di offerte valide», aveva dichiarato il Comune qualche mese fa. L’obiettivo era quello di riqualificare l’area, realizzando strutture per le piscine al coperto, l’area fitness e benessere e il parcheggio multipiano da oltre 200 posti auto. Ma non se ne è mai fatto nulla.
ANTAGONISTI PADRONI La chiusura e l’occupazione della piscina fanno male soprattutto se si pensa alla storia decennale di questa struttura. L’impianto di via Valfurva era infatti nato nel 1964, anno della sua inaugurazione, e durante i primi anni veniva frequentata non solo da residenti locali, ma anche da persone provenienti da altre città.
E per non farsi mancare nulla, ieri pomeriggio è stato anche il giorno della mobilitazione del Comitato Insostenibili Olimpiadi, che ha marciato insieme ad un gruppo di aderenti sotto il palazzo di Regione Lombardia per manifestare la propria opposizione alle Olimpiadi del 2026. Parallelamente, sabato è andata in scena la consueta manifestazione per la Palestina nelle piazze milanesi. Antagonisti padroni di Milano, in lungo e in largo…
Fonte liberoquotidiano.it
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La situazione, per quanto riguarda il tempo e il maltempo, “è assolutamente tranquilla”. Parola di Paolo Sottocorona, che in diretta dallo studio di Omnibus ha diffuso le ultime previsioni meteo. Dopo giorni di piogge e allerte, infatti, sembra che l’instabilità abbia smesso di dominare. “C’è questa zona di nuvolosità più chiara e più attiva, che riguarda la Spagna ma che non arriva a interessare le nostre regioni”, ha premesso l’esperto indicando la mappa. Oggi “compaiono le solite piccole zone in verde chiaro, cioè la possibilità di 1 millimetro o 2 di pioggia nelle 24 ore o ampie schiarite”, ha spiegato. Domani, “non cambia molto”. Che cosa dobbiamo aspettarci? Ad anticiparlo è stato sempre Sottocorona: “La situazione rimane sempre caratterizzata da piccole variazioni, ma non in maniera significativa”. Mercoledì, “qualche nuvola in più e qualche pioggia in più” sulle isole ci sono, “ma sulle altre zone nemmeno quello”, ha scandito dal centro dello studio. Le temperature, invece, “tendono a scendere” per “il cielo un po’ sereno e il cielo che si raffredda”, ha concluso.
Fonte iltempo.it
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Il dolore della famiglia di Aurora, la tredicenne caduta dall?ottavo piano a Piacenza, si intreccia con accuse pesanti rivolte a M.S., l’ex fidanzato di 15 anni indagato per omicidio…
Fonte ilmessaggero.it
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Dopo un periodo prolungato di maltempo e alluvioni in buona parte della Penisola, arriva finalmente una buona notizia: l?anticiclone africano si sta espandendo verso il Mediterraneo, garantendo…
Fonte ilmessaggero.it
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Dagli anni Novanta si parla di Totti come un appassionato delle notti romane, tra tradimenti veri e presunte, smentite e silenzi: a 48 come a 18 anni, la storia evidentemente non cambia
Fonte ilgiornale.it
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Mosca, 28 ott. (Adnkronos/Afp) –
Prosegue l’avanzata russa nel Donetsk, con le forze ucraine che stanno lottando nell’est del paese, affrontando soldati russi sempre più numerosi e meglio armati. Kiev sperava di distogliere le truppe di Mosca dal suo territorio lanciando un’offensiva a sorpresa nella regione russa di Kursk all’inizio di agosto. Ma questa strategia finora non ha funzionato. Il ministero della Difesa russo ha rivendicato la conquista di un villaggio nell’Ucraina orientale, molto vicino alla città industriale di Kurakhové, a cui le forze di Mosca sono ormai alle porte: i soldati russi hanno catturato il villaggio di Izmailivka, ha annunciato il ministero in una nota.
La città sembra sul punto di essere conquistata dalle truppe di Mosca, che nelle ultime settimane si sono avvicinate costringendo molti dei suoi abitanti alla fuga. Una decina di chilometri a nord di Izmaïlivka si trova Selydové, un’altra città che i soldati russi sembrano vicini alla conquista. Secondo gli osservatori sono già entrati in questa località. Ancora più a nord, è minacciata anche la grande città di Pokrovsk, importante centro logistico per le truppe ucraine. Considerata ancora relativamente sicura fino a qualche mese fa, la città vede i soldati russi avvicinarsi e l’intensità degli attacchi aumenta. Le truppe di Mosca sono ormai a circa otto chilometri di distanza.
Fonte liberoquotidiano.it
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“Le nostre richieste sono chiare e conosciute e un accordo può essere raggiunto, a condizione che Netanyahu rimanga impegnato su quanto già concordato”, ha dichiarato. Non è chiaro se si tratti di una reazione alla proposta egiziana di un cessate il fuoco di due giorni a Gaza per lo scambio di quattro ostaggi israeliani con alcuni prigionieri palestinesi. Un morto e almeno 35 feriti, di cui sei in gravi condizioni, è il bilancio dello schianto di un camion contro una fermata dell’autobus a nord di Tel Aviv
Fonte SKY TG24