Napoletani nel mondo

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La storia dell’emigrazione italiana è ben nota: in circa 150 anni, fra il 1861 e il 1985, quasi 19 milioni di concittadini hanno deciso di vivere in un altro Paese del mondo, vicino o lontano che sia. Se, poi, si contassero anche i discendenti, il numero di italiani sarebbe compreso fra i 60 e gli 80 milioni. Questo particolare fenomeno ha dato luogo anche a paradossi interessanti. Per esempio, sapevi che la città con più napoletani al mondo non è Napoli? Secondo una ricerca di Demographic, riportata da Napoli Today, il capoluogo partenopeo si trova solo al quinto posto.



San Paolo, Brasile
Buenos Aires, Argentina
Rio de Janeiro, Brasile
Sydney, Australia
Napoli
New York, USA
Londra, Regno Unito
Toronto, Canada
Berlino, Germania
Monaco di Baviera, Germania


San Paolo, Brasile
San Paolo, la maggiore città del Brasile, è nota per essere una delle città con più napoletani al di fuori dell’Italia. Questo fenomeno ha radici storiche profonde, risalenti agli inizi del XX secolo, quando un significativo numero di italiani, molti dei quali provenienti da Napoli e dalla Campania, emigrarono in Brasile in cerca di nuove opportunità. Una tradizione molto famosa è la “Festa de San Gennaro”, che si celebra ogni anno nel quartiere Mooca della città.

Buenos Aires, Argentina
Buenos Aires, la capitale dell’Argentina, è una delle città al di fuori dell’Italia con una delle più grandi comunità di discendenti napoletani. Questo fenomeno ha radici nell’emigrazione di massa dall’Italia alla fine del XIX e inizio del XX secolo. Oggi, la presenza napoletana è ancora molto sentita nella cultura locale, ma anche in diversi eventi organizzati in città.

Rio de Janeiro, Brasile

Al terzo posto un’altra città brasiliana: Rio de Janeiro è un’altra metropoli che ospita una numerosa comunità di discendenti napoletani. Anche qui, l’emigrazione italiana nel tardo Ottocento ha portato a una significativa presenza napoletana che ha influenzato la cultura locale in modi comparabili a Buenos Aires.


Monaco di Baviera, Germania
Sempre in Germania, ma spazialmente più vicino all’Italia e a Napoli, anche la città principale della Baviera ospita molti discendenti napoletani o cittadini partenopei emigrati negli scorsi decenni. Qui la vicinanza si nota anche grazie al cibo, alle tradizioni e anche alla immancabile passione calcistica.

Sydney, Australia
Specularmente, dall’altra parte del mondo, c’è un altro luogo dove, a causa dell’emigrazione, è molto comune di trovare napoletani di seconda o terza generazione. L’emigrazione napoletana verso l’Australia ha avuto inizio principalmente nel secondo dopoguerra, quando molti italiani, cercavano nuove opportunità di vita lontano dalla povertà e dalle difficoltà economiche del periodo. Oggi, Sydney ospita una delle comunità napoletane più numerose e vibranti fuori dall’Italia.

Napoli
Anche se solo al quinto posto, il capoluogo campano compare ovviamente nella lista menzionata dal quotidiano locale. Attualmente Napoli conta oltre 908.000 abitanti, ma se si guarda alla Città Metropolitana, che include anche comuni strettamente collegati al capoluogo, si arriva a circa 2.960.000 abitanti. Città di tradizione e innovazione, è la culla della cultura napoletana nel mondo. Vivere a Napoli, quindi, significa godere di un’atmosfera sempre vibrante, ricca di opportunità formative e lavorative.

New York, USA
Gli Stati Uniti d’America sono spesso stati una meta privilegiata dell’emigrazione italiana e, per estensione, New York è una delle città con più napoletani al di fuori dell’Italia, un fenomeno che risale alla fine del XIX secolo e agli inizi del XX secolo, così com’è possibile vedere negli archivi della Ellis Island Foundation.

La Little Italy di Manhattan è stata per lungo tempo il cuore pulsante della comunità italiana e napoletana di New York. Anche qui è molto popolare la festa di San Gennaro, celebrata ogni settembre

Londra, Regno Unito
Anche Londra vanta una numerosa comunità di discendenti napoletani, risultato di emigrazioni e scambi dall’Italia nel corso del XX secolo, ma anche nel nuovo millennio. La presenza napoletana a Londra era particolarmente evidente nei quartieri storici come Clerkenwell, dove gli italiani hanno stabilito le loro prime comunità.

Inoltre, numerosi ristoranti e caffè italiani offrono piatti tipici della cucina napoletana, permettendo ai londinesi di ogni provenienza culturale di apprezzare la ricchezza gastronomica di Napoli.

Toronto, Canada
Toronto è una delle città al di fuori dell’Italia con una notevole presenza di discendenti napoletani. La città canadese sul Lago Ontario è diventata un punto di riferimento importante per la comunità napoletana, dato che un numero significativo di italiani ha scelto il Canada come nuova casa.

Berlino, Germania

La Germania ha spesso accolto persone provenienti da diversi Paesi e culture, ospitando anche anche una significativa comunità di discendenti napoletani. Questa presenza è il risultato di ondate migratorie che hanno visto molti napoletani stabilirsi in Germania prima e durante il boom economico del dopoguerra, cercando opportunità di lavoro e una vita migliore. Inoltre, associazioni culturali italo-napoletane a Berlino svolgono un ruolo attivo nel mantenere vive le tradizioni.

Monaco di Baviera, Germania

Sempre in Germania, ma spazialmente più vicino all’Italia e a Napoli, anche la città principale della Baviera ospita molti discendenti napoletani o cittadini partenopei emigrati negli scorsi decenni. Qui la vicinanza si nota anche grazie al cibo, alle tradizioni e anche alla immancabile passione calcistica.

Salerno, spari mercato pesce: due morti

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8.46
Due persone sono morte a seguito di una sparatoria avvenuta stamane al mercato ittico di Salerno. Ad aprire il fuoco con una pistola sarebbe stato il proprietario di un’attività commerciale del mercato, che poi si è costituito ai Carabinieri.
Al momento non si conoscono i motivi che hanno spinto il 72enne a sparare.
Le vittime sono due uomini di 58 e 48 anni. Uno dei due è morto sul colpo, l’altro è deceduto in ospedale. Sul duplice delitto indagano congiuntamente Polizia e Carabinieri.

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Messina,operazione antidroga: 9 arresti

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7.55
Operazione antidroga della Polizia di Stato a Messina su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda)
Ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 9 persone accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e associazione criminale dedita al narcotraffico.
Dalle indagini è emerso che la vendita degli stupefacenti avveniva anche all’interno del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). La droga veniva nascosta all’interno di pietanze e fatta entrare nel carcere.

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Usa:battere Hezbollah poi serve la pace

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7.00
Il segretario alla Difesa Usa, Austin, ha parlato con l’omologo israeliano Gallant “per esaminare gli sviluppi della sicurezza e le operazioni  israeliane” in Libano.
Per Austin e Gallant bisogna “smantellare l’infrastruttura di attacco lungo il confine per garantire che Hezbollah non possa sferrare attacchi in stile 7 ottobre contro Israele”, ma i due hanno anche “discusso l’importanza di passare dalle operazioni militari a una via diplomatica”, per garantire sicurezza e stabilità “il prima possibile”.

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Raid israeliano a Damasco: tre vittime

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4.38
Nella notte l’esercito israeliano ha condotto dei raid nella capitale siriana Damasco uccidendo tre civili e ferendone 9.
Lo ha confermato il ministero della Difesa siriano: “L’aggressione israeliana effettuata con missile e droni, ha causato “la morte di tre civili, il ferimento di altri 9 preovocato importanti danni materiali. I nostri sistemi di difesa aerea hanno intercettato la maggior parte dei missili e dei droni”, ha aggiunto il dicastero di Damasco  secondo quando riporta L’Orient-Le Jour

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Sirene di allarme nel nord di Israele

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3.55
Nella notte risuonano le sirene di allarme nel nord di Israele, nell’area di Metula.
Metula è una città vicino al confine con il Libano. Si trova nella regione dell’Alta Galilea, a pochi chilometri a est della città libanese di Marjaayoun.

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Idf colpisce campo profughi palestinese

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3.19
Israele ha colpito un edificio nel campo di rifugiati palestinesi di Ain ElHilweh vicino a Sidone, nel sud del Libano.
Lo riporta Times of Israel, citando media libanesi
Il campo è il più grande tra i campi palestinesi nel Paese.Secondo indiscrezioni, Israele stava puntando a Mounir Maqdah, comandante delle Brigate dei martiri di Al-Aqsa.

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