“Voglio ricordare a Matteo Salvini che vuole chiudere i centri sociali che anche Casapound occupa abusivamente degli spazi per i centri sociali”. Chiara Becchimanzi, attrice e stand-up comedist, interviene in studio a DiMartedì, su La7, per dire la sua su quanto accaduto a Bologna. Gli antagonisti antifascisti sabato hanno tentato di interrompere con la violenza un corteo di Casapound, arrivando a scontrarsi con le forze dell’ordine. Il leader della Lega e vicepremier Salvini ha tuonto contro i centri sociali di sinistra, chiedendo la loro chiusura e bollandoli come “zecche rosse”.
La Becchimanzi, ospite di Giovanni Floris, punta però il dito contro Casapound: “In quegli spazi occupati loro custodiscono manganelli con cui vanno a menare chi promuove manifestazioni pacifiche. Io lo so perché mi hanno menato”. Francesco Storace sobbalza: “A lei?”. “Sono stata menata, sì, dai collettivi di Casapound. Certo, certo, c’è stato un processo, si è concluso e avevo ragione io, pensi un po’ che cosa incredibile, perché accade. A me fa molto ridere…”.
La Becchimanzi viene quindi interrotta da Storace: “Mi fa fare un’intervista su questa cosa?”, “Certo, quando vuole, quando vuole”, “Mi interesserebbe molto capire quanto è vera la cosa che sta raccontando, vorrei capire quanto è vera”, la pizzica ancora l’ex governatore del Lazio. Storace contro Becchimanzi, guarda qui il video di DiMartedì
Ci sono voluti anni di discussione ma pare proprio che per i monopattini si avvicinino i tempi di una regolarizzazione.
Il documento vedrà l’esame del Senato la prossima settimana.
Ulteriori novità, gli stessi non potranno più girare su piste ciclabili e aree pedonali.
Non si potrà infine uscire dal centro urbano di riferimento, questo per togliere ogni idea di usare tali mezzi per compiere lunghi tragitti, magari su statali e quant’altro.
LIMA, PERÙ / CHENGDU, CINA – Media OutReach Newswire – 13 novembre 2024 – Per tutta questa settimana, il Perù ospita gli incontri dell’Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC) a Lima.
C’è anche una mostra sui legami tra Cina e Perù, due antiche civiltà che, nonostante la distanza, condividono sorprendenti somiglianze culturali, un legame che trascende sia il tempo che lo spazio. Nel cuore di Lima, gli archeologi stanno scoprendo i segreti di Huaca Pucllana, un sito cerimoniale di 1.500 anni. La natura, in particolare il mare, occupa un posto centrale nelle culture pre-Inca del Perù. “I rituali andini spesso onorano la natura e qui a Lima vediamo più simboli marini a causa della nostra vicinanza al mare. “Colpire la testa di uno squalo con una pietra era un’offerta agli dei”, afferma l’archeologa Gladys Paz Flores. Questo omaggio alla natura è inciso nell’architettura stessa, con ogni mattone modellato a mano che forma un centro cerimoniale resistente a secoli di terremoti. “Abbiamo così tanto da imparare dai nostri antenati”, afferma Paz. “Nel mondo di oggi, dovremmo prenderci cura delle nostre case e abbracciare la nostra responsabilità nei confronti dell’umanità”. (Esplorazione di antiche reliquie al Jinsha Site Museum di Chengdu, in Cina, filmato il 31 ottobre 2024) Nel frattempo, nella Cina sud-occidentale, anche l’antica civiltà Shu mostra riverenza per la natura. In un sito archeologico nel sito archeologico di Jinsha a Chengdu, le reliquie rivelano una connessione profondamente simbolica con il sole, molto simile agli Inca del Perù. Un manufatto di spicco è un ornamento d’oro intitolato “Sole e uccelli immortali”. “Rappresenta quattro uccelli che circondano il sole, un potente simbolo di adorazione del sole”, ha affermato Wang Fang, vicedirettore del Jinsha Site Museum. Allo stesso modo, i sovrani Inca si consideravano “discendenti del sole” e costruirono templi in suo onore. Il legame tra queste civiltà ha ricevuto maggiore visibilità agli incontri APEC, dove i manufatti di Chengdu sono esposti al Museo Inca di Cusco, in Perù. Poiché le reliquie originali sono troppo delicate per essere trasportate, la mostra espone repliche stampate in 3D. “Alcuni di questi manufatti sono sottili quanto 0,02 centimetri, come l’arte ritagliata dalla carta. Portano con sé le idee e le aspirazioni dei primi esseri umani e la tecnologia ci consente di condividere questa eredità a livello globale”, ha affermato Wang. Mentre i visitatori esplorano queste mostre, ai leader dell’APEC viene ricordato che le antiche intuizioni sul significato della natura rimangono rilevanti oggi. In un’epoca di cambiamenti climatici e incertezza ecologica, la saggezza delle antiche culture del Perù e della Cina offre lezioni per le generazioni future. Questo L’incontro dell’APEC coincide anche con il decimo anniversario della proposta del presidente cinese Xi Jinping di costruire una comunità Cina-America Latina con un futuro condiviso. La Cina, in quanto principale partner commerciale per molti paesi della regione, continua ad ampliare la cooperazione in ambito tecnologico, energetico e aerospaziale. Come ha sottolineato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian, la relazione Cina-America Latina e Caraibi sottolinea l’uguaglianza, il reciproco vantaggio, l’innovazione, l’apertura e il progresso incentrato sulle persone, annunciando una nuova era di collaborazione. https://youtu.be/WEDpaPtof9I 🔎 Fonte liberoquotidiano.it
Roma, 13 nov. (Adnkronos) – La Cop29 a Baku è chiamata “a dare ulteriore impulso all’impegno per limitare l’aumento della temperatura globale entro gli 1,5°C. A Dubai ci siamo posti obiettivi ambiziosi: triplicare la capacità di generare energia rinnovabile nel mondo e raddoppiare il tasso globale di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. Per raggiungere questi obiettivi è necessaria la collaborazione di tutti – a partire dai principali emettitori di gas a effetto serra – oltre ad un adeguato sostegno finanziario. Durante questa conferenza lavoreremo per adottare un nuovo obiettivo di finanza per il clima. Per raggiungere una buona sintesi è necessario condividere le responsabilità, superando le divisioni tra Nazioni sviluppate, economie emergenti ed economie in via di sviluppo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni intervenendo alla Cop29. “L’Italia – ha assicurato – intende continuare a fare la propria parte. Destiniamo già gran parte degli oltre 4 miliardi di euro del Fondo per il Clima al Continente africano e continueremo a sostenere iniziative come il Green Climate Fund e il Loss and Damage Fund, oltre che a promuovere il coinvolgimento delle Banche multilaterali di sviluppo. Ma è altrettanto prioritario che il processo di decarbonizzazione prenda in considerazione la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali. La natura va difesa con l’uomo al centro”.
Roma, 12 nov (Adnkronos) – “Trovo vergognoso che Elon Musk si permetta di attaccare la magistratura che è intervenuta con un nuovo stop sul caso dei migranti deportati in Albania”. Lo afferma la vide capo delegazione del Pd a Bruxelles Alessandra Moretti.
“È un attacco gravissimo nei confronti dell’indipendenza della magistratura, pilastro dello stato di diritto. I giudici non possono essere messi alla gogna da uno degli uomini più fidati del presidente Trump e che per di più ha in mano la comunicazione internazionale. A questo punto, si tratta anche di sicurezza e difesa del nostro Paese : mi auguro che qualcuno a destra batta un colpo”, prosegue. “Al di là della vicenda in sé , su cui deciderà la magistratura e la corte europea dirà l’ultima parola , io resto convinta che il caso Albania sia un teatrino di propaganda che costa 800 milioni di euro ai contribuenti italiani. Trovo sconcertante che la patente di chi è chiamato a giudicare il Protocollo Albania del governo Meloni la dia il proprietario di una delle più diffuse piattaforme di social network”, conclude Moretti.
La 22enne di Siracusa “aveva scelto la struttura dopo ricerche su internet”. Sequestrate dai Nas le cartelle cliniche dell’ambulatorio di Roma, la ragazza si è sentita male dopo l’anestesia locale
Elenchiamo i fatti. Il Tempo pubblica una mail. In questa mail un giudice attacca il governo e chiama Giorgia Meloni «pericolosa». Scoppia una bufera politica. Ilaria Cucchi minaccia querele. Sarebbe un reato dimostrare che le toghe rosse esistono e agiscono. Qualche giorno dopo, nel pieno della polemica sui rientri dall’Albania ordinati dai magistrati e annunciati in pompa magna al summit di Md in Campidoglio, Il Tempo pubblica un secondo scoop. E mostra al Paese l’attacco personale a Giorgia Meloni di un magistrato che poi decide sul rientro dei clandestini (in linea con quanto profetizzato dai suoi capicorrente). Non sarà il Watergate ma è giornalismo pulito, senza dossier e merda varia. In democrazia ci si aspetterebbe un richiamo sulla famosa imparzialità dei magistrati, l’esserlo e anche l’apparirlo, su cui sono stati scritti fiumi di parole. Ma poca pratica, evidentemente. E infatti, nell’Italia dove da trent’anni lo scontro fra magistratura e politica ha immobilizzato ogni riforma, scopriamo che il problema delle toghe siamo noi. Il giornale che ha rivelato tutto questo. E che l’obiettivo adesso è scoprire la nostra fonte. Cacciare la talpa. Fatica inutile. Non la riveleremo mai. E se mi costerà la galera: arance di stagione e Marlboro Gold.
L’uomo più ricco del pianeta, Elon Musk, sarà il capo del “Dipartimento per l’efficienza governativa” (un ministero di nuova creazione) assieme all’uomo d’affari repubblicano Vivek Ramaswamy. Lo ha annunciato Donald Trump. “Insieme, questi due grandi americani apriranno la strada alla mia amministrazione per smantellare la burocrazia governativa, tagliare le normative eccessive, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali”, ha detto il presidente eletto in una dichiarazione, assicurando che questi due alleati nella sua campagna “manderanno onde d’urto attraverso il sistema”. Nell’annunciare la nomina di Musk e Ramaswamy alla guida del nuovissimo DOGE, Trump ha detto la struttura “fornirà consigli e indicazioni dall’esterno del governo e collaborerà con la Casa Bianca e l’Ufficio di gestione e bilancio per spingere per riforme strutturali su larga scala e creare un approccio aziendale al governo mai visto prima”. I lavori di questo ufficio dovrebbero concludersi entro e non oltre il 4 luglio 2026, in coincidenza con il 250esimo anniversario della fondazione degli Stati Uniti. Mentre la nomina di Musk a capo di questo ufficio era nell’aria, l’annuncio d Ramaswamy, ex candidato alla nomination repubblicana in queste elezioni, per condividere la leadership di questo ufficio, è stato una sorpresa. Il Dipartimento per l’efficienza governativa della nuova amministrazione Trump sarà “il Progetto Manhattan” di questa era, che guiderà un “drastico cambiamento” in tutto il governo con tagli importanti e nuove efficienze nelle agenzie della burocrazia federale entro il 4 luglio 2026. Lo ha assicurato il tycoon. “Un governo più piccolo, con più efficienza e meno burocrazia, sarà il regalo perfetto per l’America nel 250 anniversario della Dichiarazione di indipendenza” – ha scritto Trump in una dichiarazione – “Sono sicuro che ci riusciranno”.