Vince Paul ma Tyson rimane una leggenda: quell’inchino…

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 Mike Tyson non lo butta giù nessuno, neanche ora che ha 58 anni. Ha perso, ma è rimasto in piedi, ammaccato, ma in piedi, forte sulle gambe, battuto ai punti dal pugile youtuber e filantropo, Jake Paul, 27 anni, con la sua barba da hipster. Otto round di due minuti l’uno, con guantoni più pesanti del normale. Ad Arlington, Texas, nello stadio dei Dallas Cowboys, in un’arena strapiena con più di 70 mila persone e un incasso di 18 milioni di dollari, i due pugili si sono affrontati senza risparmiare energie. L’incontro era stato programmato inizialmente e luglio ma rinviato dopo che Tyson si era sentito male durante il volo in aereo da Miami. Iron Mike (50 vinte e 6 perse) e Paul (10 vinte e una persa) si sono colpiti fin dal primo round, quando si sono scambiati due colpi andati a segno sul volto. Ma con il passare dei round, i trentuno anni di differenza hanno cominciato a pesare. Tyson ha subito nel terzo, quando su uno-due è barcollato per un attimo. Nel quarto un colpo sopra la cintura messo a segno da Paul. Al sesto un altro colpo d’incontro e un gancio. Iron Mike è rimasto impassibile, mentre il suo avversario mostrava la lingua in segno di sfida, e girava con le braccia distese, come un Muhammad Alì. Giusto per il popolo web. Vedere i due insieme era come mettere a confronto le fotografie scattate con un cellulare e quelle create con una reflex. La reflex era Tyson, ovviamente, ma i numeri erano per il suo sfidante. Alla fine lo youtuber ha messo a segno più di settanta colpi, contro i diciotto di Tyson, anche se entrambi hanno avuto un percentuale bassa, intorno al venti per cento, ma il grande campione non ha ceduto, nonostante per almeno tre volte il suo volto sia stato raggiunto da colpi che sarebbero stati fatali su pugili più umani. Al gong finale Paul si è inchinato davanti a Tyson come omaggio alla leggenda e quello è parso un giusto e sincero riconoscimento, suo e del popolo dei social che sa poco di storia della boxe. Questo resta uno sport dove si va incontro al dolore e fatto per i romantici anche se non era questa la serata. Alla fine, show, milioni di dollari e molti like. Se Tyson avesse vinto sarebbe stato un grande incontro. Se fosse finito miseramente a terra, sarebbe stato un triste spettacolo. La conclusione ai punti è stato il risultato migliore. Nessuno ha perso davvero.

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 Fonte iltempo.it

Santo del giorno: San Gertrude di Helfta, mistica del 16 novembre

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 Scopri la vita e le visioni di San Gertrude di Helfta, celebrata il 16 novembre. Patrona del misticismo e degli amanti dei gatti, la sua eredità spirituale continua a ispirare fedeli in tutto il mondo.

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Santa Gertrude è una religiosa cistercense. La santa è venerata dalla Chiesa cattolica, la quale si occupa di celebrarne la memoria il 16 novembre di ogni anno, e soprattutto da Napoli, per la quale è addirittura una patrona.

La nascita della donna e i suoi primi anni di vita sono avvolti dal mistero. Pare sia nata da una famiglia illustre il 6 gennaio del 1256 e che all’età di cinque anni Gertrude venne affidata al monastero cistercense di Matilde di Magdeburgo a Helfta. Lì si occuparono di istruirla, insegnandole le materie del trivio e del quadrivio, legge, musica e teologia.
Produsse una preghiera molto potente:

“Eterno Padre, ti offro il Preziosissimo Sangue del Tuo Divin Figlio Gesù, in unione con tutte le messe celebrate oggi in tutto il mondo, per tutte le sante anime del purgatorio, per tutte le anime di tutto il mondo, per i peccatori della Chiesa Cattolica, per quelli della mia casa e della mia famiglia”

E si dice che Gesù Cristo abbia deciso di celebrarla facendo una promessa: ogni volta in cui la preghiera di Santa Gertrude la Grande fosse pronunciata, il Signore avrebbe liberato mille anime dal Purgatorio.

Pare che la fanciulla avesse finanche la voce celestiale. E raggiunti i ventisei anni fu chiamata dal Signore. Le arrivò infatti L’Illuminazione, così la descrisse nei suoi scritti. Quell’avvenimento la spinse verso la consacrazione a Dio. In seguito a questa scelta ricevette innumerevoli segnali dal cielo, quali estasi, visioni e innumerevoli fenomeni sovrannaturali. Con essi però giunsero anche numerose malattie fisiche, che la portarono a temprarsi.

Leavitt nominata portavoce della Casa Bianca: è la più giovane della storia Usa

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 Donald Trump sta ultimando la squadra per il suo secondo mandato. Quasi tutti i nomi sono già ufficiali, solo qualche casella deve ancora essere riempita. Karoline Leavitt sarà la portavoce della Casa Bianca nella nuova amministrazione del presidente repubblicano eletto. Lo ha annunciato in una nota lo stesso tycoon: la 27enne “è intelligente, tenace e ha dimostrato di essere una comunicatrice molto efficace. Ho la massima fiducia che saprà eccellere dal podio e aiutarci a trasmettere il nostro messaggio al popolo americano”. Leavitt ha ricoperto il ruolo di portavoce della campagna di Trump. Durante la prima amministrazione del magnate, è stata vice portavoce. Ora, a soli 27 anni, sarà la persona più giovane ad avere mai ricoperto il ruolo di portavoce alla Casa Bianca. Quando il presidente sarà insediato, il suo compito di mantenere i rapporti con i giornalisti e di fornire aggiornamenti sulle attività del governo. Notizia, questa, che arriva a poche ore di distanza da un altro annuncio che riguarda il futuro degli Stati Uniti. Il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, è stato selezionato come direttore della comunicazione della prossima Casa Bianca. Il veterano di tre campagne presidenziali di Trump prenderà quindi il posto dal prossimo 20 gennaio di Karine Jean-Pierre, la portavoce di Joe Biden, e diventerà il volto con i media dell’agenda della Casa Bianca di Trump.”Steven Cheung tornerà alla Casa Bianca come assistente del presidente e direttore delle comunicazioni”, ha reso noto la campagna Trump-Vance ricordando che nella precedente amministrazione era stato “direttore della risposta strategica della Casa Bianca”.

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 Fonte iltempo.it

Prepararsi alla guerra con la Russia: l’appello del capo di Stato Maggiore polacco

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Wieslaw Kukula ha affermato in un’intervista al quotidiano locale Rzeczpospolita che la Polonia deve rafforzare la propria difesa e ha invitato i suoi connazionali a prepararsi al conflitto.

Quando e se la guerra scoppierà dipende in qualche modo da noi. Un grande rischio sarebbe un attacco a un Paese ben difeso e la cui popolazione resiste. Allo stesso tempo, la Russia ha un grande potenziale demografico e di materie prime per sviluppare contemporaneamente la difesa e allo stesso tempo fare la guerra.

Sottocorona: “C’è un cambiamento”. Pioggia e freddo, le previsioni

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 C’è chi parla di un assaggio di inverno improvviso e chi, invece, tende a normalizzare e a dire che, per essere alla metà di novembre, il crollo delle temperature non deve destare stupore. Paolo Sottocorona, in diretta dallo studio di Omnibus, ha usato parole chiare: “C’è qualche incertezza del tempo: le ombre verdi indicano precipitazioni debolissime. Giornate un po’ grigie, ma anche zone di schiarite”, ha detto per tratteggiare la situazione che ci aspetta nelle prossime ore. Domani “c’è qualcosa in più”, ha continuato l’esperto. Di che si tratta? “Piogge deboli su tutti i versanti tirrenici, moderate sull’alta Tosacana, sull’Appennino e in qualche caso anche localmente forti. Il grigio e qualche pioggia iniziano a entrare di più”, ha scandito per poi ribadire: “C’è un cambiamento”. Per lunedì non è previsto un “peggioramento marcato”, ma al Centro e al Sud si registreranno piogge “in prevalenza deboli ma localmente moderate”. Per quanto riguarda le temperature minime, esse sono “ancora basse”, anche se la tendenza è “in recupero”, ha concluso Sottocorona.

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 Fonte iltempo.it

Argentina e Usa pronti al decollo, l’Europa deve ancora mettersi in moto

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ero@italianewss

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  Guardiamole bene le immagini delle strette di mano, dei sorrisi, dei caldi abbracci tra Javier Milei e Donald Trump, ovviamente alla presenza di Elon Musk. Non c’è solo l’ovvia soddisfazione e la reciproca palpabile simpatia tra tre grandi “irregolari”, accompagnata da un altrettanto legittimo e comune calcolo di immagine: i tre si piacciono tra loro (questo è evidente), piacciono a tantissimi in giro per il mondo, e sanno soprattutto che questo sterminato pubblico globale li apprezza proprio nella loro complementarietà.
C’è un’immensa audience mondiale che ama in Trump l’incarnazione della rottura dello schema dei dem come vincitori obbligati (e invece li si può battere, e lo si può fare combattendo contro tutto: «Fight, fight, fight»), in Musk una dimensione tecno-futurizzante che però sa tradursi in meravigliose realizzazioni concrete, in Milei il fatto che la rivoluzione conservatrice possa assumere connotati liberali e libertari.

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 Fonte liberoquotidiano.it

“Iron” Mike contro Jake Paul: la recita che fa cadere il mito

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 L’incontro tra il famoso pugile e lo youtuber è stato più un teatrino che un vero e proprio match, privo di tensione e con regole ad hoc per non farsi troppo male

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 Fonte ilgiornale.it

Sinner e Paulo Fonseca, “porta-jella”: si incontrano a Torino, grosso imbarazzo rossonero

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 Un grande tifoso rossonero, Jannik Sinner, a colloquio con l’allenatore del Milan. L’incontro è andato di scena giovedì a Torino tra il 23enne tennista e Paulo Fonseca. Il portoghese lo ha accolto caldamente nel tunnel del Pala Alpitour, dopo la vittoria del numero uno al mondo contro il russo Daniil Medvedev. “Piacere di conoscerti”, gli ha detto l’ex Lille. Poi per Jannik è stato il momento dei complimenti: “Contro il Real avete fatto una grande partita”, ha detto. E Fonseca ha apprezzato.
Poi è stato il momento di una battuta, sulla presenza di Sinner a San Siro l’anno scorso, per assistere al match di Champions tra Milan e Borussia Dortmund. “Sono stato a San Siro l’anno scorso, è bellissimo… Ma la partita è andata dall’altra parte, quindi porto sfortuna». Fonseca si è presentato con due maglietta del Milan, una prima e una seconda, personalizzate “Sinner 1”.