10.45 Venticinque agenti penitenziari,accusati a vario titolo di tortura, abuso d’ autorità contro detenuti del carcere Cerulli di Trapani, e falso ideologico, sono stati raggiunti da misure cautelari. Per 11 di loro sono scattati gli arresti domiciliari e per 14 la sospensione dal pubblico ufficio. Emessi anche decreti di perquisizioni. Gli indagati sono in tutto 46. Le indagini della Procura sono partite nel 2021.
Nei giorni successivi alla vittoria di Donald Trump, hanno attirato l’attenzione di molti le dichiarazioni di Al Bano Carrisi. Il motivo? Il cantante non ha nascosto di essere rimasto soddisfatto dal risultato delle elezioni presidenziali statunitensi. Bianca Berlinguer, che ieri ha aperto la puntata con il sempre presente Mauro Corona e con Carrisi, non ha potuto evitare di tornare sul tema e, anzi, ha punto subito il suo ospite. “Come mai ti piace tanto Trump?”, ha domandato la conduttrice di È sempre Cartabianca. “Mi sembra che sia l’unico presidente americano che non ha fatto una guerra e che ha evitato quelle che potevano essere probabili: questa è già una bella garanzia”, ha scandito Al Bano dallo studio del talk-show di Rete 4. Berlinguer non ha indietreggiato e, anzi, lo ha incalzato: “E l’assalto a Capitol Hill?”. “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”: è stata la risposta pronta del cantante. Tra le questioni sviscerate in diretta anche la decisione di Joe Biden di autorizzare l’Ucraina a usare i missili a lungo raggio contro la Russia. Fatto, questo, che non ha che confermato quanto sostenuto dall’ospite. “Ha ragione il buon Trump. Mi auguro che quella di Putin sia soltanto la voglia di spaventare. Stanno giocando con l’umanità, che è la cosa più grave. Indipendentemente da dove arriva. Trump ha sostenuto che non ci sarà guerra quando lui sarà al potere ed è quello che noi vogliamo”, ha spiegato Al Bano. “A chi non piace? Se gli credo? Non ha fatto una guerra”, ha ribadito l’artista.
A dirlo è stato il portavoce Dmitry Peskov dopo il nuovo annuncio di Washington sulla fornitura di mine antiuomo a Kiev. Secondo fonti russe citate dalla Reuters, Putin sarebbe pronto a discutere un cessate il fuoco con Trump, pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato. Allarme Usa: “Possibile attacco aereo significativo su Kiev”
Corrado Augias perde letteralmente il controllo. E lo fa a DiMartedì nella puntata in onda il 19 novembre. Qui Giovanni Floris manda in onda un comizio pre-elezioni di Giorgia Meloni. “Voi fornite alibi agli estremisti per avvelenare le nostre democrazie con l’odio politico, e vi presentate come forze responsabili… È vergognoso che si usino questi temi per raggranellare qualche voto. Per la sinistra vale sempre di più il suo personale destino che quello degli italiani”. Apriti cielo: “È un delirio, ma un presidente del Consiglio si può esprimere così? Ma quale sinistra? Chi lo ha detto? Trasecolo…”. Per il giornalista la leader di Fratelli d’Italia ha “una doppia rendita”. Ossia: “I toni bellicosi in qualche modo premiano e dall’altra parte c’è la vittima, l’underdog con cui si era presentata. Lei sfrutta questo doppio binario”. E ancora: “La cosa che mi dispiace di più? Che il premier a più di due anni non ha mai fatto un discorso rivolgendosi a tutti gli italiani, quando parla come capo del governo deve rivolgersi a tutti”.
Finita qua? Niente affatto. Augias arriva a dire che Meloni “usa abitualmente la tecnica del chiagni e fo**i, cioè fai la vittima e ne frattempo mena duro. È una tecnica che comunque porta risultati”. Prima di lui anche Michele Santoro ci aveva messo del suo. Come? Definendo il presidente del Consiglio “posseduta”, perché “lei e il governo hanno un demone fascistello dentro”. Insomma, alla faccia dei democratici.
#dimartedi Augias sul comizio di Meloni: “È un delirio, un premier si può esprimere così? Trasecolo…”.https://t.co/chbPhLuYsc — La7 (@La7tv) November 19, 2024
La vittoria del centrosinistra in Umbria ed Emilia-Romagna è “una buona notizia per tutti noi”. A pensarlo, Michele Santoro. Ospite di DiMartedì nella puntata del 19 novembre, l’ex volto Rai sostiene che “vincono le persone più vicine alla gente”. Ma non solo, ecco che tra le varie argomentazioni torna in auge “il pericolo fascista”. Premettendo che “non abbiamo il problema del fascismo alle porte”, Santoro spiega che a preoccuparlo è la poca affluenza: “Significa che questa democrazia viene rifiutata”. E ancora: “Per quanto io dica che il fascismo non è un problema in Italia, loro (Meloni e governo ndr) fanno di tutto per farmi pensare che io stia sbagliando. Come se ognuno di loro avesse un demone fascistello che, appena aprono la bocca, gli mette in bocca delle cose terrificanti”. Finita qui? Niente affatto. Il giornalista arriva a definire il premier “una posseduta, dobbiamo fare un esorcismo per distruggere questo demone”. Solo qualche giorno fa Santoro paragonava la leader di Fratelli d’Italia a Pietro Taricone (storico concorrente del primo Grande Fratello scomparso tragicamente nel 2010, ndr). Al centro il rapporto con Elon Musk. “Se ci trovassimo in un reality, come sembrerebbe essere diventata la politica italiana, sicuramente la Meloni è l’erede di Pietro Taricone, la più simpatica, la più popolare, la più determinata, se vogliamo quella con un carattere più empatizzante con lo spettatore. Ma qui – proseguiva sempre a DiMartedì – siamo in giorni in cui il segretario generale dell’Onu Guterres usa una espressione che io più volte ho usato qui, siamo sull’orlo del baratro”.
Per il giornalista infatti “il mondo non è mai stato più vicino di oggi a una nuova guerra mondiale, una guerra nucleare. Io da un presidente del Consiglio allora mi aspetterei qualcosa di diverso. Che andasse in istituzioni così importante a dire quello che si deve fare, a fare un appello al mondo per la pace, non a difendere gli interessi della parrocchietta, che lei non è abbastanza considerata… Ecco perché nessuno se l’è filata”.
SpaceX ha completato con successo il sesto test di Starship sotto l’occhio vigile del CEO della compagnia aerospaziale, Elon Musk e del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump
Roma 20 nov (Adnkronos) – “Il 20 novembre di 35 anni fa, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, trattato internazionale di importanza storica che ha riconosciuto in capo ai bambini la titolarità di diritti specifici, concepiti sui loro bisogni di crescita, protezione e sviluppo”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “La ratifica della Convenzione da parte di un numero considerevole di Paesi non ha risolto tuttavia le criticità esistenti. Milioni di bambini e adolescenti nel mondo affrontano ancora povertà, esclusione sociale, disuguaglianza e negazione di diritti fondamentali -prosegue il capo dello Stato-. Proteggere i bambini da guerre, violenza, sfruttamento e ogni forma di abuso non è solo un obbligo giuridico: è un dovere morale che chiama tutti a fare della tutela dei giovani una priorità collettiva”. “Difendere i diritti dei bambini significa fornire loro riferimenti positivi che possano orientarne lo sviluppo; vuol dire trasmettere loro il valore dell’empatia e della solidarietà e l’importanza della responsabilità delle proprie azioni”, dice ancora Mattarella. (Adnkronos) – “L’incremento di episodi di violenza tra i giovanissimi impone di mantenere alta l’attenzione sia nell’attività di ascolto sia nella vigilanza, per poter intercettare anche il più piccolo segnale di disagio o sofferenza. La mancanza di un sostegno adeguato può rendere i bambini e i ragazzi più vulnerabili e inclini a comportamenti violenti, con il rischio di spingerli anche ad avvicinarsi a contesti criminali che offrono una falsa percezione di potere e appartenenza”, prosegue. “L’accesso indiscriminato ai social media e i tempi prolungati di utilizzo sono, per i fanciulli, forme esse stesse di violenza psicologica e fisica che possono avere gravi ripercussioni sul loro benessere, sulla loro salute e le loro relazioni sociali -dice ancora il capo dello Stato-. Per prevenire questi rischi è cruciale che le famiglie, le scuole, le comunità e le istituzioni lavorino insieme al fine di creare contesti in cui i giovani possano sentirsi valorizzati, ascoltati e guidati e in cui possano avere il diritto di sognare, liberi di immaginare un futuro in cui esprimere appieno il proprio potenziale”. “Tutelare i diritti dei bambini vuol dire dare un futuro alla società, vuol dire rendere i giovani protagonisti delle loro vite”, conclude Mattarella.
9.00 Mosca potrebbe rispondere al lancio di missili Atacms dall’Ucraina contro il territorio russo con un “attacco aereo significativo” su Kiev. E’ l’allarme lanciato da Washington che ha deciso la chiusura dell’ambasciata nella capitale “L’ambasciata statunitense a Kiev ha ricevuto informazioni specifiche su un potenziale attacco aereo significativo il 20 novembre. Per eccesso di cautela, l’ambasciata sarà chiusa”. Ai dipendenti e ai cittadini Usa si raccomanda di prepararsi a cercare rifugio nel caso di “un allarme aereo”.