La promessa di asilo in Europa e la ricompensa di 100mila dollari: chi è l’uzbeko che ha ucciso il generale Kirillov
Si tratta di un cittadino del Paese asiatico di 29 anni reclutato dai servizi ucraini. L’uomo è ora accusato di omicidio, attacco terroristico e traffico illegale di armi
Una casa di riposo in cui i poveri anziani venivano trattati come prigionieri. I carabinieri di Caltanissetta hanno arrestato nove persone (sei in carcere e tre ai domiciliari), dipendenti della Rsa Santa Chiara, per maltrattamenti, sequestro e abbandono di persona ed esercizio abusivo di pratiche sanitarie. Gli anziani venivano immobilizzati a letto o legati con cinghie alle sedie a rotelle, impedendo loro qualunque tipo di movimento. Sono più di 50 gli episodi di maltrattamento accertati, in quattro mesi da luglio ad ottobre.
“L’uso sistematico e costante di Tiktok e di Instagram da parte della camorra per pubblicizzare le proprie attività agli occhi dei giovani, come un’azienda”. È quanto emerge da un’indagine della Direzione Investigativa Antimafia che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli, nei confronti di 53 persone, indagate a vario titolo per associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione di armi e ritenute affiliate al clan camorristico Amato-Pagano. La cosca, attiva nei comuni partenopei di Melito e Mugnano e nei quartieri Secondigliano e Scampia, è nata a seguito della sanguinosa ‘scissione’ dallo storico clan Di Lauro, e per questo definito anche clan degli ‘scissionisti’. Gli affiliati al clan camorristico Amato-Pagano attiravano nel mondo della criminalità organizzata i minorenni ostentando lusso attraverso i social network, TikTok e Instagram su tutti, quasi come se fosse uno spot pubblicitario e li ‘addestravano’ a eseguire le estorsioni, facendoli assistere e partecipare. L’utilizzo dei minorenni da parte del clan ‘è qualcosa che ci ha un po’ impressionato, dire che ci ha dato fastidio è dir poco’, ha sottolineato il procuratore di Napoli Nicola Gratteri in conferenza stampa, parlando di un ‘vero e proprio corso di addestramento’.
Secondo il ministero della salute della Repubblica Democratica del Congo, la malattia che ha provocato decine di vittime nella provincia sud-occidentale di Kwango nella zona di Panzi non era né …
L’esperta del CAI era caduta di schiena sabato 14 dicembre, intorno alle 16, mentre si trovava dentro la grotta Abisso Fonteno, nella Bergamasca. Lo scorso anno aveva già avuto un simile incidente, nello stesso posto. Intorno alle 03:15 di mercoledì 18 dicembre il salvataggio
È di 36-48 ore la stima delle tempistiche di uscita dalla grotta per la 32enne Ottavia Piana, infortunata sabato scorso nella grotta Abisso Bueno Fonteno in provincia di Bergamo, nel cui recupero sono impegnati i tecnici del Soccorso alpino e speleologico. Le condizioni della 32enne, costantemente monitorata dal personale sanitario del Soccorso Alpino e Speleologico, sono stabili. Alle ore 8 di questa mattina i soccorritori con la barella hanno terminato il percorso nel ramo secondario della grotta, non esplorato, e sono ora nella parte conosciuta della cavità. Dal punto in cui si trovano, occorrono, in condizioni normali, circa 2 ore per giungere al ramo principale, e altri 30 minuti per giungere all’uscita. Le tempistiche di movimento sono scandite da un’ora e mezza di trasporto e un’ora di pausa per fornire assistenza sanitaria all’infortunata. “Eravamo molto preoccupati di trovarla morta o comunque gravissima”, ha confessato a Repubblica Rino Bregani, medico del policlinico di Milano e volontario del Corpo nazionale soccorso alpino che, assieme alla collega Silvia Ramundo e all’infermiera Elena Landoni, è il primo operatore sanitario ieri ad aver visitato Ottavia Piana. “Ha molti traumi in più punti del corpo, ma senza radiografie si possono fare solo ipotesi. Ha una frattura di alcune ossa del volto, ha perso sangue dal naso. A livello celebrale ha avuto una commozione, ha perso coscienza 2-3 volte: anche questa è una situazione che può fermarsi o evolvere in maniera grave. Ma la mia valutazione è che il quadro neurologico al momento è perfetto”, ha spiegato. I medici hanno raggiunto la speleologa “dopo 7-8 ore” perché la grotta “era sconosciuta”. “Ha un trauma costale molto importante, anche in quel caso le complicazioni possono avere esiti fatali. Alle gambe, un trauma vertebrale multiplo, non ci sono segni di frattura ma fa molto male. È possibile qualche lesione alle vertebre, una lesione al ginocchio sinistro e pure il destro le fa male. L’allerta medica è massima”, ha continuato Bregani, raccontando che la 32enne “ha detto che non andrà mai più in grotta. Un anno fa ha avuto un altro trauma nella stessa grotta. E ora questo dramma, molto più complicato. Si è molto spaventata”.
7.00 Oltre 100 militari di Carabinieri di Catania,supportati dai reparti specializzati dell’Arma, sono impegnati a eseguire un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 12 persone. Gli indagati sono ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di concorso in estorsione, furto aggravato in concorso, ricettazione aggravata in concorso, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti, nonché detenzione illegale di armi. Per sei di loro è stato chiesto il carcere, per altri 6 l’obbligo di dimora.@Notizie
4.27 E’ stata portata fuori dalla grotta alle 3.15 stanotte la speleologa Ottavia Piana, bloccata a seguito di una caduta nell’Abisso Bueno Fonteno,nel bergamasco, da sabato pomeriggio. Lo ha annunciato il Soccorso alpino. Nell’ultimo tratto i soccorritori hanno potuto accelerare il passo, anche su suggerimento dei sanitari che dovranno valutare le condizioni di salute. La donna ha riportato traumi alle vertebre e alle costole,fratture alle ossa facciali. E’ stata trasferita in elicottero all’ospedale di Bergamo.