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Fu, a suo tempo, Robert de Niro a definire Trump “uno sbruffone pericoloso” rivelando senza nessun pelo sulla lingua, tutto il dissenso verso il suo presidente.Per quanto mi riguarda concordo pienamente con il famoso attore, ma a distanza di anni, io aggiungerei anche pericoloso, non per Panama, il Canada o la Groenlandia, che vorrebbe assoggettare, ma soprattutto per l’Europa.Ecco i suoi veri obiettivi non sono la Russia, la Cina o l’Iran, il suo intento principale è quello di spaccare per prima l’unità dell’Europa.”il superman americano” ritiene cruciale il riequilibrio della bilancia commerciale americana e su questo potrebbe anche aver ragione.Gli Stati Uniti, infatti, pare abbiano un deficit annuo di 1.100 miliardi di dollari, di cui circa 230 sono “responsabilità” dei paesi dell’Unione europea, non lontani dai 290 miliardi “causati” dalla Cina.E’ vero, anche i cinesi sono nel mirino, ma perchè puntare il dito anche contro gli europei da sempre principali alleati degli Usa, contro lo spauracchio sovietico prima e della Russia oggi?A parere mio, la chiave di tutto è proprio la Russia di Putin, suo amico da sempre.Putin ha mal sopportato le sanzioni inflitte dagli europei e vedrete che nel mirino di Trump ci sarà principalmente la Germania un grande esportatore con 80 miliardi di euro di avanzo commerciale, a proposito mi preoccupa non poco l’avanzamento di Alternative für Deutschland, partito di estrema destra, ma questa è un’altra storia.Non avranno nulla da temere, invece, i Paesi Bassi, il Regno Unito e la Spagna, che hanno addirittura un deficit commerciale con gli Stati Uniti e non potranno dunque finire nel mirino dell’amministrazione Trump.E l’Italia? In questa classifica, pur piuttosto lontana dalla prima posizione tedesca in valore assoluto, l’Italia è terza con un surplus commerciale di 43 miliardi di euro.Sempre a parer di chi scrive, non solo per l’astuzia, la devozione e riverenza della Meloni verso il sovrano americano, a proposito di dazi abbiamo poco da temere, perchè i prodotti italiani, da sempre, fanno gola alla mafia italo-americana che, a quanto pare, dai tempi della costruzione della Trump Tower ad oggi, non ha mai smesso di aver rapporti con lo stesso presidente.E veniamo alle spese militari da sempre motivi di frizioni tra Trump e l’Europa.Anche qui, non me la sento di dare tutti i torti al gradasso americano.Parliamoci chiaro , noi Europei, abbiamo sempre approfittato del sostegno militare (e dell’ombrello nucleare) fornito dagli americani per non farci carico delle spese necessarie a garantirci la sicurezza in maniera autonoma.Ora, non so , se anche su consiglio di Putin, Trump vuole alzare l’asticella dal 2% del PILaddirittura al 5%, la qualcosa sarebbe quasi un catastrofe economica per la comunità Europea, ma soprattutto per l’Italia che spende addirittura l’1,5% del suo PIL Non solo: per raggiungere oggi l’obiettivo del 2%, l’Italia dovrebbe trovare altri 11 miliardi di euro nel bilancio dello Stato, e se per quello del 3% di miliardi ne servirebbero ben 32, ovvero il doppio di quello che spendiamo attualmente, e per raggiungere il 5% si dovrebbero trovare addirittura 74 miliardi di euro. Per confronto, si pensi che l’Italia spende in istruzione circa 80 miliardi di euro l’anno, ovvero il 4,2% del PIL.Ma qual’è lo scopo di Trump di indebolire l’Unione Europea?Lui vuole trattare non con l’intera Unione, ma paese per per paese anche per metterci l’un contro l’altro .Per ora Trump, mettendo fine mettere fine al new deal verde, sta già dividendo alcuni dei 27 paesi.Sarà Giorgia Meloni la grande mediatrice? Non lo so, staremo a vedere.