Guidavo già il trattorino di famiglia fra le gambe di papà, avrei avuto l’autorizzazione di guidarlo da solo a 12. Studiavo dalle suore (un lusso per l’epoca), ma si lavorava tanto per dare una mano in famiglia e non solo alla propria, ci si aiutava fra parenti. Si andava a giocare a calcio con gli amici nei campetti alla buona di qualche terreno non coltivato. Scalzi, le scarpe di tutti ordinatamente ai bordi del campetto improvvisato, per non rovinare le scarpe altrimenti erano botte da orbi a casa. 2 paia di scarpe. Uno per tutti i giorni il secondo per la domenica. D’estate la domenica al mare. Con la bianchina familiare, in 9 fra grandi, piccoli e piccolissimi, fratelli e cugini, dei quali 2 seduti di traverso e rannicchiati nel bagagliaio. Armati di lenzuola da stendere su 4 canne (ombrelloni di là da venire), e con cibo preparato la mattina presto da sfamare un reggimento. L’immancabile damigianetta di vino casereccio da 5 litri per i grandi, un’anguria da 10 chili fra le gambe di qualcuno. In macchina come sardine in scatola ma una felicità immensa.
Una vita semplice e laboriosa.
Fare un confronto con oggi e con i miei figli praticamente impossibile.
Il presidente della Regione #Campania, Vincenzo #DeLuca, ha definito il limite del #terzomandato“una grande idiozia inventata dai parassiti che vivono a Roma”. A margine dell’inaugurazione della Bit (Borsa Internazionale del Turismo), De Luca ha criticato “ipocrisia e fariseismo” del sistema, sottolineando che “c’è chi è al trentesimo mandato e dà fastidio”.
Secondo De Luca, il vero problema è chi decide il destino di un territorio: “I parassiti di Roma o i cittadini che ci vivono?”. Ha poi aggiunto che il terzo mandato favorisce la concentrazione di potere, citando come esempio la sconfitta della presidente uscente in Umbria dopo un solo mandato.
“Noi siamo per dare la parola ai cittadini, non per far decidere i privilegiati”, ha concluso.
Palazzo Chigi sta lavorando su un nuovo decreto per gestire i rimpatri dei #migranti irregolari in seguito alla doppia bocciatura giudiziaria dei centri di accoglienza in #Albania.
La proposta principale è di convertire questi centri in CPR (Centri per i Rimpatri), destinati ai migranti irregolari già presenti in Italia con un decreto di espulsione, piuttosto che a quelli appena arrivati. Questo cambiamento potrebbe evitare il passaggio di convalida dei trattenimenti, spesso respinti dalle corti d’appello.
Tuttavia, alcuni giudici sostengono che, per rendere operativo il centro di Gjader come CPR, sarebbe necessario attendere l’entrata in vigore delle nuove norme UE, poiché Gjader si trova in territorio albanese e non italiano. Nel frattempo, il governo italiano sta anche considerando di anticipare la nuova direttiva UE sull’asilo e l’immigrazione, prevista per il 2026.
‘Perché avranno alloggi molto migliori. Un posto permanente’ Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump afferma che i palestinesi non avrebbero alcun diritto al ritorno in base al suo piano per impossessarsi di Gaza. “No, non ne avrebbero, perché avranno alloggi molto migliori”, ha detto Trump a Bret Baier in un estratto di una intervista a Fox News quando gli è stato chiesto se i palestinesi avrebbero avuto il diritto di tornare.
“In altre parole, sto parlando di costruire un posto permanente per loro”, ha spiegato.
Un’indagine giornalista dai contorni sempre più inquietanti ha messo sotto i riflettori l’onorevole Michela Vittoria Brambilla e la sua gestione controversa della onlus Leidaa, teoricamente dedicata alla tutela degli animali. Tra spese di lusso, promozione di attività commerciali e presunti intrecci finanziari, la vicenda sembra sempre più un groviglio di operazioni in cui il benessere degli animali finisce relegato ai margini.
Le rivelazioni, che questa sera troveranno ampio spazio su Report , sollevano interrogativi cruciali sulla trasparenza nell’utilizzo dei fondi destinati alla onlus. Dai bilanci emergono spese che poco hanno a che fare con l’attività animalista: pernottamenti in alberghi di lusso, allestimenti per eventi politici, noleggio di auto blu e perfino la potatura di alberi nella residenza privata della deputata. Fatture alla mano, la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci ha documentato come i fondi della Leidaa hanno finanziato persino la campagna elettorale che ha portato Brambilla alla rielezione in Parlamento.
Nonostante le richieste di dimissioni da parte di diversi parlamentari, Brambilla ha difeso senza riserve ogni singola spesa, respingendo le accuse come un “volgare attacco politico orchestrato” dai media. Le sue giustificazioni oscillano tra ironia e sfida: dall’affermare che “gli eventi non si fanno alla pensione Mariuccia” al rifiutare l’idea di spostare la sede della onlus in “periferie tipo Bronx di Milano”.
La difesa dell’onorevole non sembra però convincere il pubblico né alcuni esponenti politici, soprattutto alla luce delle discrepanze temporali nelle fatture presentate per il Cras (Centro Recupero Animali Selvatici), la cui apertura risale al 2021, mentre alcune spese contestate risalgono al 2017.
Ma il caso si complica ulteriormente con l’emergere di un fitto intreccio di crediti e fiduciarie legate al commercio di prodotti ittici. Nonostante i proclami vegani della deputata, aziende riconducibili alla sua galassia aziendale risultano coinvolte nel business del salmone affumicato e dei gamberetti. Tra queste spicca la Blue Line, finita negli anni scorsi in gravi difficoltà finanziarie.
Un imprenditore del settore, intervistato da Report , ha descritto Brambilla come “la regina delle scatole cinesi”, evidenziando come fosse lei a gestire di fatto l’azienda, nonostante la presenza di strutture fiduciarie. La stessa Io Veg , azienda di prodotti alimentari vegetariani e vegani, riconducibile al marito della deputata, figura tra i creditori della Blue Line.
Il reticolo finanziario si allarga ulteriormente con il coinvolgimento della Lion Project e della Prime Group, per il cui salvataggio Silvio Berlusconi concesse una fideiussione da due milioni e mezzo di euro. Una garanzia che, secondo indiscrezioni, avrebbe contribuito a incrinare i rapporti tra Brambilla e Forza Italia.
Nonostante le ombre su questa intricata vicenda, la deputata rimane al suo posto, rivendicando il proprio impegno per il benessere degli animali. Sempre che non si tratti di salmoni e gamberetti.