Aggressione in pieno centro a Firenze, dove un anziano è stato aggredito da uno straniero per rubargli l’orologio: “C’era gente per strada, ma nessuno mi ha aiutato”.
Nonostante una certa parte politica continui a negare il gravissimo problema di sicurezza che vive il nostro Paese negli ultimi anni, anche a causa di un’immigrazione scriteriata e invasiva, le evidenze raccontano altre verità. Nelle grandi città c’è un aumento dei crimini da strada e i responsabili sono per la maggior parte stranieri, spesso irregolari e anche già noti alle forze dell’ordine. L’ultimo caso o, almeno, l’ultimo noto, si è registrato a Firenze, dove un anziano è stato strattonato e picchiato da un immigrato allo scopo di portargli via l’orologio.
I fatti si sono verificati in pieno centro cittadino, in via degli Orti Oricellari, e vedono come vittima Gianpaolo Matteuzzi, un 91enne ex atleta di livello, aggredito mentre camminava nei pressi della sua abitazione. Se alle rapine, purtroppo, ci stiamo abituando, quello a cui è difficile fare il callo è l’indifferenza. In quel momento, in quella strada di Firenze, il signor Matteuzzi non era solo. C’erano diverse persone che hanno assistito alla scena, che hanno visto lo straniero avventarsi sull’anziano alle spalle. L’uomo viene strattonato, spintonato e colpito con alcuni schiaffi.
Il signor Matteuzzi è ancora un uomo prestante e reagisce: colpisce il suo aggressore con un sacchetto che aveva in mano. I due cadono a terra ma lo straniero riesce comunque a strappare l’orologio dal polso dell’anziano. Tutto questo davanti alle persone che passano senza prestargli soccorso, come si evince dalle immagini delle telecamere di un albergo poco distante, che hanno registrato tutto. Ed è stato proprio il titolare della struttura ricettiva che, vedendo quelle riprese, è corso in strada per aiutare l’uomo. “C’era gente per strada, ma nessuno mi ha aiutato”, spiega amaramente l’uomo al Corriere Fiorentino.
Ed è forse questo che fa più male, l’indifferenza. I fatti si sono registrati lo scorso 6 ottobre, Matteuzzi ha portato immediatamente il video ai carabinieri che hanno avviato le indagini e pochi giorni dopo è potuto entrare in possesso del suo prezioso orologio, un regalo della famiglia Agnelli per i suoi 30 anni di lavoro in ditta. Si può definire una disavventura finita bene quella del signor Matteuzzi, che però non si rassegna: “
C’è qualcosa che mi turba: non riesco a rassegnarmi all’idea che Firenze sia cambiata. Ciò che colpisce è l’indifferenza della gente. Rivedo la scena dell’altro giorno come fosse un film. Nessuno è intervenuto’.
Nota mia personale. Forse nel tempo riusciremo ad arginare queste invasioni da parte di tanti stranieri, ma non potremo fare degli italiani dei veri uomini. La codardia, la vigliaccheria, continua ad avanzare sempre di piu’. Oggi tanti che si definiscono “uomini” lo sono solo sui social ma nella vita vera, sono soltanto degli emeriti, schifosi e merdosi vigliacchi.
Di: Francesca Galici-fonte e immagine da: ilgiornale.it
Il direttore del Fatto elenca la girandola di tutte le versioni fornite da Meloni e dai suoi ministri dal 21 gennaio al 6 Febbraio sul caso Almasri .
“Se non ci fosse di mezzo un torturatore, si dovrebbe parlare di una gag comica irresistibile ai livelli dei Blues Brothers. Mancano solo le cavallette e poi questi sono meglio di John Belushi“.
È il lapidario commento pronunciato a Otto e Mezzo (La7) dal direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, sull’informativa dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sulla scarcerazione del generale libico Osama Almasri,prima alla Camera e poi al Senato.
Travaglio espone tutte le versioni contraddittorie rese da Giorgia Meloni e dai suoi ministri dal 21 gennaio ad 6 Febbraio.
Prima Nordio dice:
“Ho ricevuto la richiesta di arresto della Corte penale internazionale e la sto valutando”.
Ma perde due giorni e quindi nel frattempo Almasri viene rilasciato.
Allora Tajani dice:
Sono stati errori dei giudici italiani. Fratelli d’Italia dice che il governo è estraneo al rilascio e che è colpa della Corte penale internazionale che avrebbe chiesto di arrestare Almasri solo quando era in Italia, anziché quando era in Germania.
PoiTajani cambia idea e dice:
L’Aja non è la bocca della verità, abbiamo opinioni diverse, facciamo la nostra politica’. Quindi ha deciso il governo.
Ma Piantedosi in Senato dice che:
Mentre Nordio leggeva le famose carte, io avevo già capito tutto e avevo espulso Almasri perché avevo capito che era pericoloso.
Però poi si è scordato di avvisare Fratelli d’Italia che ha continuato a dare la colpa ai giudici di Roma, i quali ,avrebbero dovuto tenere o dovevano tenere dentro Almasri, e alla Corte dell’Aja, che avrebbe dovuto arrestarlo in Germania.
E Piantedosi prosegue:
“Poi Fratelli d’Italia incolpa la polizia giudiziaria che non ha avvisato Nordio. Successivamente la Meloni, quando riceve il famoso avviso dal procuratore Lo Voi, dice che ha deciso il governo per la sicurezza della nazione.
Ma Donzelli dice di nuovo che:
Non è stato il governo a decidere, bensì la Corte d’Appello e Nordio non poteva fare altro perché la Corte non gli ha inviato le carte.
Tuttavia, Piantedosi dice che:
Le hanno mandate a me perché avevo capito che Almasri era pericoloso”.
Travaglio conclude.
Alla fine Tajani dice che:
Le carte le aveva avute pure Nordio, però erano 40 pagine ed erano pure in inglese.
Stessa cosa che ha detto oggi (6 febbraio) il Guardiasigilli, aggiungendo che c’erano addirittura degli allegati in arabo.
Però poi, tra l’inglese e l’arabo, lui era riuscito a capire che l’atto era pieno di errori, c’erano le date sbagliate, violava il diritto internazionale e l’atto di arresto era addirittura nullo.
Il tutto su carte in arabo e in inglese che lui non riusciva a capire, mentre Piantedosi anche oggi (6 Febbraio) lo ha smentito dicendo che lui invece, arabo o inglese, aveva capito subito che Almasri era pericoloso….
Muori prima di toccarli, perché a 380000 Volt la distanza di isolamento garantita dall’aria è di circa 50 centimetri! 🙃
I cavi degli elettrodotti sono in alluminio non isolato in modo da poter essere relativamente leggeri, resistenti alle intemperie e abbastanza robusti da non deformarsi:
I fili isolati di cui parli tu sono probabilmente quelli delle linee a media tensione (15000 Volt) che scendono dai pali ed entrano poi nelle cabine di trasformazione:
Questi cavi teoricamente potrebbero essere toccati anche se in tensione visto che l’isolante impedisce lo scoccare di una scintilla tra il conduttore centrale e la schermatura esterna che è collegata a terra, garantendo così un buon margine di sicurezza per gli operatori.
Ma guarda quanto isolante serve per garantire la sicurezza a 15000 Volt! 😯
Se si usassero cavi isolati anche sugli elettrodotti a 380000 e 220000 volt essi crollerebbero a causa del peso, oppure sarebbe necessario installare molti più pali ad una distanza inferiore facendo aumentare i costi e l’impatto ambientale.
Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, interviene duramente sul clima politico che sta caratterizzando l’attuale governo italiano, in particolare sul conflitto tra Giorgia Meloni e la magistratura. In una recente intervista, Cacciari ha sottolineato come la retorica sulla presunta “tutela della magistratura” sia ormai obsoleta e dannosa per il paese. “Il ritornello dello strapotere della magistratura è ormai nauseante”, ha dichiarato, ribadendo che non è cambiato nulla dalla presidenza di Silvio Berlusconi, quando la stessa narrativa veniva usata per giustificare le difficoltà politiche.
Secondo il filosofo, il vero problema non risiede in un presunto complotto della magistratura, ma in un potere politico debole che non riesce a portare avanti riforme concrete. La continua ricerca di nemici esterni, in particolare tra le fila della giustizia, rappresenta solo una distrazione dai veri temi e dalle difficoltà interne del governo. Cacciari osserva come questa posizione non faccia altro che indebolire ulteriormente il governo stesso, che appare incapace di affrontare le sfide reali. “È una politica che non riesce ad affrontare le riforme e dà la colpa a un complotto della magistratura”, ha aggiunto con tono critico.
L’ex sindaco di Venezia ha anche parlato della situazione di Daniela Santanchè, sottolineando come, nonostante le difficoltà, la ministra non corre alcun rischio serio di dimissioni, affermando che “non rischia alcunché”. Cacciari ha quindi suggerito che, sebbene sarebbe opportuno che la Santanchè lasciasse il governo, la sua permanenza non rappresenta una minaccia per l’esecutivo, dato che la sua figura, come quella di altri membri del governo, non è abbastanza centrale da metterne in discussione la stabilità.
Nel corso dell’intervista, Cacciari ha messo in guardia anche l’opposizione, con particolare riferimento ad Elly Schlein e agli altri esponenti della sinistra. Secondo il filosofo, non bisogna cadere nell’errore di pensare che la politica italiana possa essere cambiata tramite vie giudiziarie, come alcune forze politiche sembrano suggerire. “Spero che l’opposizione non cada nel miraggio folle di cambiare la situazione politica per via giudiziaria”, ha concluso, avvertendo che una tale mossa sarebbe controproducente e rischierebbe di minare ulteriormente la credibilità della politica in Italia.
Il messaggio di Cacciari è chiaro: la politica italiana deve concentrarsi su soluzioni concrete per risolvere i problemi reali del paese, piuttosto che farsi distrarre da battaglie ideologiche o complotti immaginari. Il governo, a suo parere, deve abbandonare la retorica della guerra con la magistratura e affrontare la propria debolezza interna se vuole davvero essere in grado di riformare il paese.
Se hai la pazienza di arrivare fino i fondo all’articolo capirai meglio.
Salvo che tu non sia un alieno. in un tipico setup casalingo e’ gia’ da stolti un UHD (chiamato impropriamente 4k) vediamo di capire perche un 4K e’ profondamente errato (un 8k e’ da scimmie sotto acido) con un “solito” post (se poi vuoi qualcosa di piu’ serioso qui trovi un intero libro)
Partiamo con il grafo
in questo momento i venditori di fumo nella categoria televisori hanno un grosso problema: non sanno più che cosa vendere come novità.
Il marketing sa che è necessario bruciare delle cose per ottenere interesse e bruciare s’intende che si deve vendere una parola come miglioramento dell’oggetto e una volta ottenuto non si può riproporre una seconda volta anche se tecnicamente l’obiettivo non è stato ancora raggiunto.
Nell’ultima decina d’anni è stato spacciato come alta definizione tutta una serie di oggetti dalla qualità improba e dalla risoluzione infima.
Ovviamente il consumatore ignorante che pensa di possedere ormai un televisore HD non sarà mai percorso dall’idea di avere qualcosa di più performante se l’etichetta applicata è la stessa.
Dopo aver bruciato la parola alta definizione si poneva il problema di vendere qualcosa di più dell’alta definizione e si è rispolverata una vecchia conoscenza che la terza dimensione.
Dopo essere riusciti a vendere televisori in alta definizione che non erano in alta definizione il nostro buon reparto marketing ha pensato bene di vendere televisori che non erano in grado di funzionare in 3D anche se vi era scritto sopra. Il risultato è stato molti mal di testa.
Dopo di questo visto che nell’illuminazione, soprattutto quella di moda che deve consumare tanto, è arrivata la parola LED hanno contrabbandato televisori LCD come se fossero led.
Il problema che si pone ora ai geni del marketing è cosa vendere. L’alta definizione è stata già venduta per quanto mai raggiunta, il 16/9 era già stato venduto anni prima, il formato cinema non è possibile venderlo in quanto è stato chiamato cinema il formato ibrido 16/9 e quindi la parola cinema è già fregata.
Immagino che i nostri uomini di marketing si siano seduti a fare brainstorming sopra una puntina da disegno con le ginocchia sui ceci poiché il problema era molto difficile e le parole conosciute e non già sfruttate erano pochine.
Parole come laser, turbo, iper, e su per sono già prese da anni.
Rimaneva la parola ultra.
UltraHD
Per quelli fuori dal giro ricordo che la risoluzione della televisione non solo non e’ il parametro più importante, dovrebbe essere chiaro che se ho 1 miliardo di punti e poi l’immagine è completamente sfocata oppure ho i colori ballerini di avere tanti pixel non dovrebbe fregarmene niente. Stesso ragionamento per quei 10 o 20 parametri importanti che dovrebbe avere un televisore.
Ricordo anche che all’aumento del numero dei pixel corrisponde nelle attrezzature un aumento, alcune volte quadratico, dei costi oppure una riduzione qualitativa ugualmente importante.
Altresi’ bisogna ricordare una cosa importante e’ che se serve un bullone con un carico di rottura da 10Kg per reggere una manopola del volume e’ inutile montare un bullone come quelli che montavano le eliche del titanic. Un bullone grande come un pompelmo non e’ migliore di uno grande come una briciola perche ha piu’ “cose”.
Ma al marketing non interessa, al cre_tino che ha comprato un tv con scritta FullHD pensando che si vedesse meglio di un non HD e avendo buttato i soldi per un FullHD, turbo, tamarr, LED non per avere qualcosa di meglio non puo’ che pensare di comprare il superbullone.
Il super bullone si chiama 4K.
Di piu’ e’ meglio no?
Quindi bisogna pensare al dimensionamento corretto di questi maledetti pixel: quanti ne servono?
Questa e’ la prima domanda che si fa durante un dimensionamento: non come si fa ad averne di piu’, ragionamento da scimmia che ama avere tante tante banane, ma quanto serve per ottenere un risultato.
Facciamo alcuni esempi:
il vecchio PAL era tarato per dimensioni intorno ai vecchi cinescopi (576)
Molti cinema hanno risoluzione 2K (praticamente identico al fullHD)
I migliori cinema hanno la risoluzione 4K.
Ora o sono idi_oti i costruttori di proiettori dei cinema (con 20 metri di schermo) o sono idi_oti quelli che mettono il fullHD in casa. Nel secondo caso parlare di 4K in casa ‘ semplicemente da scimmie urlatrici con TANTE banane, anche su per il C—O.
Il quanto serve e’ in realta’ banale, basta sapere quale sia la risoluzione dell’occhio e la distanza di visione.
La distanza di visione la vediamo subito: in genere in salotto abbiamo un divano:
Larghezza massima: 180 cm Profondità massima: 98 cm Altezza: 83 cm
Altrettanto banalmente Nella maggior parte di case davanti alla poltrona si può trovare un tavolino.
Misure del prodotto Lunghezza: 90 cm Larghezza: 90 cm Altezza: 46 cm
In generale il televisore medio italiano e’ ad appoggio, non sia mai di utilizzare videoproiettori, e il tavolino orribile che solitamente viene messo come porta televisore a una profondità di 45 cm se recente o 50 sei di qualche anno fa.
Ovviamente negli spazi vuoti, tavolino e poltrona, fra tv il tavolino, è necessario uno spazio minimo di una cinquantina di centimetri per evitare di pestareLe gambe ogni volta che ci si muove.
Questo porta la distanza fra la testa e lo schermo a circa 3 m.
Desiderare in maniera compulsiva risoluzioni assurde porta al fatto che il televisore necessario per poter vedere quello che ci raccontano come raggiunto (1080) è come minimo un 60 pollici. Sotto questa dimensione è inutile, ridicolo, parlare di alta definizione. Se il vostro occhio riesce a distinguere a quella distanza su di un 30 pollici la differenza fra alta definizione e PAL potete avere una certezza: siete degli alieni che vedono 20/10. Magari vedete anche l’ultravioletto come i colibri’!
Desiderare una soluzione ancora più elevata, come accade in questi giorni nelle varie fiere di elettronica e soprattutto nei vari blog, riviste on-line, giornali, editoriali e, perché no, blog significa solo che un gruppo di scimmie pensa di aver scoperto un covo di banane.
Per poter apprezzare quella soluzione è necessario, obbligatorio, dotarsi di un enorme televisore di almeno 180 pollici una misura sicuramente non in commercio, di difficile posizionamento e trasporto.
Sinceramente mi piacerebbe sapere tra quelli che tanto bramano l’arrivo della risoluzione 4K come soluzione ai loro problemi quanti possiedono uno schermo, più probabilmente un video proiettore, con uno schermo di quasi 5 m.
Per questo motivo pubblico delle nuove tabelle rispetto a quelle precedenti che incorporano la soluzione dei mentecatti ultra HD.
Oltretutto i Pongidi devono spiegarmi come cavolo riescono a portare il segnale con quella risoluzione visto che già oggi sembra quasi impossibile avere del segnale HD che non riceva una compressione da far rimpiangere una videocassetta del 1987. Quadruplicare il numero di dati vorrebbe dire dover avere un hard disk per ogni film oppure un intero satellite che trasmetta esclusivamente un paio di canali anziché qualche centinaio come succede oggi. Salvo che crediate alle favole di qualche “nuovo” compressore alla benzadrina.
Un altro effetto collaterale dell’uso di un televisore con questa matrice consisterebbe nel fatto di vedere male anche quel poco di alta definizione che abbiamo oggi.
È interessante anche l’ultima cosa: la distanza di visione consigliata per poter godere dei 4K è molto vicina alla più breve possibile.
Questo vuol dire che per chi porta gli occhiali od altri difetti di visione anche piccoli (90% della popolazione) non sarà possibile apprezzare questo tipo di raster poiché dovrebbero andare così vicino da far uscire molta parte dello schermo dalla loro zona di visione.
Messa in un’altra maniera si può tranquillamente affermare che chi non vede almeno 10 decimi pensare a quel tipo di risoluzione è assolutamente inutile poiché in una maniera o nell’altra non potranno mai apprezzarla. Sarebbe come della musica suonata nella zona in cui ascoltano i pipistrelli.
Sostanzialmente si può tranquillamente affermare che non solo come già detto in precedenza l’alta definizione è una grandissima bufala e che non è ancora entrata nelle nostre case se non sotto forma di adesivo appiccicato addosso a qualche oggetto compresi televisori da 20 pollici.
Ma solo pensare alle soluzioni superiori per uso casalingo fa dubitare dell’intelligenza di cui è dotata l’umanità ed in particolar modo di chi ne parla positivamente come traguardo raggiunto.
Per tutti costoro consiglio tutta una serie di prodotti interessantissimi come il condizionatore da montare sulla moto, il phon a batterie, le supposte per far le scorre nge profumate, gli occhiali acme per vedere attraverso i muri le donne nude e ovviamente non può mancare che la vostra auto non può avere bulloni più piccoli di un arancio, non sia mai.
PS Ricordo alle scimmie che regolarmente mi dicono che INVECE sul LORO schifido televisore lillipuziano (magari coreano di primo prezzo) vedono la differenza fra alta definizione e bassa che quello che stanno vedendo non è la differenza tra le due risoluzioni ma il fatto che il loro televisore è in grado di operare correttamente con un solo dei due raster, tipicamente quello indicato nella serigrafia appiccicata al televisore, e alla ricezione di qualsiasi altro tipo di segnale entra in crisi isterica.
Non bisogna scambiare l’entrata in crisi con racapriccianti urla del povero tv monorisoluzione con la differenza percettiva fra le due risoluzioni.
Quindi la risposta alla domanda è: no, non conviene ora, non conviene domani, non conviene punto.
Se lo fate meritate di comprare un libro complottista sulle scie chimiche ed un saio per diffondere il verbo…