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Il danno economico che subisce la tua macchina, se ci fumi dentro, è di oltre 2mila euro
«Smettere di fumare è la cosa più facile del mondo. Lo so perché l’ho fatto migliaia di volte» … Smettere di fumare non è semplice, il fumo è una “brutta bestia”, lo sanno tutti. Se fino a qualche anno fa, la scusa era che non si conoscevano gli effetti negativi delle “bionde” e si fumava ovunque (nei locali, anche al cinema, al teatro, negli ospedali addirittura) oggi siamo tutti ben consapevoli che il fumo fa male. Fa male non solo alla salute, ma anche all’economia. Attenzione: non di certo all’economia “in generale”. I governi “fanno cassa” quasi ogni anno, alzando i balzelli sulle sigarette. Il che è un po’ come lucrare su questo “dannato vizio” che il fumatore incallito conosce bene. Il fumo impoverisce noi comuni mortali e non ci vuole né un economista, né una calcolatrice per farsi due conti. Conti che, però, potrebbero non tornare se si decide di far valutare la propria auto. Eh sì, perché chi fuma davvero, salvo che quando dorme, fuma un po’ ovunque: a casa, al ristorante (riservandosi sempre un posto all’aperto) e anche in macchina. A tale ultimo proposito, la notizia è che fumare in macchina costa parecchio e non c’è finestrino “abbassato” che tenga. Vediamo perché.
Fumare in macchina costa più di 2mila euro
Crolla il valore delle macchine usate, se chi le vuole vendere ci ha fumato dentro. Fumare in macchina costa più di 2mila euro. O meglio, il danno economico che subisce la tua macchina se ci fumi dentro è pari, per l’esattezza, a 2.260 euro. Di tanto si deprezza una vettura se a guidarla è stato un fumatore. A “fare i conti” è la nota società britannica Carbuyer che ha realizzato un’indagine sul tema, quantificando il danno economico in 2mila sterline (cioè circa 2260 euro). Si legge nel noto magazine che “la prima cosa che un concessionario vuole fare è controllare se la macchina viene ceduta da un fumatore”. Un po’ come il medico che, in sede di primo controllo, ti chiede se e quante sigarette fumi al giorno (salvo poi, nutrire seri dubbi, sul numero effettivo delle sigarette realmente fumate). Tornando a noi: alcuni concessionari confessano di non voler nemmeno ritirare veicoli da fumatori, calcolando tempo e spesa per liberare l’abitacolo dagli odori spiacevoli. Ma il problema non è solo la puzza di fumo (della quale il fumatore nemmeno si rende conto). Secondo gli esperti le bionde in automobile finiscono per danneggiare l’abitacolo e tutti i rivestimenti (tappeti, sedili, pannelli porta, cielo), non solo con la cenere ma anche con il tipico cattivo odore dell’ambiente dove si fuma. Insomma ripulire una macchina diventata una “camera a gas” costa circa 2.260 euro: quindi, dal prezzo di mercato dell’usato va detratta questa somma.
Ora, a parte la svalutazione dell’usato e le solite “prediche” su quanto fumare sia nocivo (cosa che il fumatore sa benissimo, anche se nessuno glielo ricorda) è bene comunque sottolineare che il fumatore attivo non “rovina” solo la propria salute (e le proprie tasche), ma anche i polmoni di chi gli sta intorno. Ed in macchina, per il fumatore passivo non c’è scampo. A tale proposito, la legge ha esteso il divieto di fumare al conducente di auto, in sosta o in movimento, e ai passeggeri a bordo, in presenza di minorenni e di donne incinte: le multe vanno da 27,5 euro a 550 euro.
note
[1] Diceva Mark Twain.
[2] D.lgs. n. 6 del 12.01.2016.