Come stringere i pantaloni

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Acquisti sbagliati, ma soprattutto diete, sono tra i principali motivi per i quali si vogliono stringere i propri pantaloni e cambiarne la taglia. In alcuni casi il problema dei pantaloni che cadono si può risolvere cambiando il buco alla cintura, ma in altri serve un restringimento. Pensate per esempio ad una tuta, a dei pantaloni sportivi o a dei fuseaux…non possono essere indossati con una cintura! E nemmeno si può pensare di comprare vestiti nuovi ogni volta ce ne sia bisogno. Ecco che imparare a stringerli in vita da soli diventa più che utile, indispensabile!

Il tutorial che segue è quindi ideale per pantaloni e gonnelle elastiche e richiede principalmente l’utilizzo di un elastico comune. Parliamo di elastico comune in quanto si possono trovare anche degli elastici appositi per stringere i pantaloni: essi hanno dei fori ai quali si possono cucire dei bottoncini sul cinturino, cosa che fissa gli elastici stessi e consente di allargarli o stringerli liberamente.

1 Eseguire un piccolo taglio nella parte interna del cinturino in corrispondenza del primo passante. Se si tratta di una tuta o comunque di un paio di pantaloni senza passanti si calcolino circa 5-6 cm dal centro del cinturino, che si trova esattamente all’altezza del cavallo. Durante l’operazione del taglio è molto importante fare attenzione a non tagliare la parte esterna del cinturino. Si tratta di una fase delicata, che va quindi fatta con accortezza.

2 Ripetere la stessa operazione esattamente dalla parte opposta, facendo sempre molta attenzione a non tagliare l’esterno del cinturino.

3 Prendere l’elastico, fissarlo ad uno spillo da balia ed infilarlo all’interno del cinturino. Come si può facilmente intuire, occorre far passare l’elastico dall’apertura che è stata creata al punto 1.

4 Spingere con la pressione delle dita lo spillo da balia all’interno del cinturino così da farlo fuoriuscire in corrispondenza dell’altra apertura creata.

5 Indossare i pantaloni e prendere la misura tirando l’elastico, facendo quindi un segno sul punto dove occorre eseguire la cucitura.

6 Fissare l’elastico e chiudere entrambi i tagli con ago e filo, cioè o a mano o con la macchina a cucire e con le forbici tagliare infine l’elastico in eccesso.

In alternativa a questo metodo vi è quello delle pince, che consente anch’esso di stringere i pantaloni in vita in modo semplice e veloce. Infatti, il termine stesso deriva da “pincer”, verbo francese che significa “pizzicare, stringere”; le pinces sono quindi delle pieghe cucite internamente per modellare o stringere i vestiti. Alcuni capi di abbigliamento nascono proprio con le pinces, mentre altri li acquistano al momento in cui vengono ristretti in vita.

Quando si stringono dei pantaloni solitamente si eseguono due pinces sul retro, in corrispondenza dei due passanti oppure nei punti medi delle due metà. Anche in questo caso è importante prendere bene le misure e dividere quindi in due i centimetri totali. Se per esempio si deve stringere di 5 centimetri un paio di pantaloni, si tracceranno due triangoli con 2,5 centimetri di base. I triangoli dovranno avere il vertice rivolto verso il basso ed essi costituiranno la traccia da seguire nell’operazione di ritaglio.
Il passaggio successivo sarà la sovrapposizione della stoffa in modo che le parti si riuniscano ed infine ci sarà bisogno della cucitura delle stesse.
Il vantaggio di quest’operazione è che resiste nel tempo ed è esteticamente accettabile alla vista. Inoltre, data la facilità delle operazioni, è eseguibile anche da mani poco esperte e da chi non dispone di una macchina da cucire. Infatti la cucitura può essere realizzata a mano con ago e filo.