LETTERINA A CHI HA VOTATO M5S E ADESSO È DELUSO

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7 gennaio 2020

di Giangiuseppe Gattuso –

Cari cittadini che avete votato il M5S,
mi capita di leggere espressioni di profonda delusione, di attese non soddisfatte, di tradimenti, e gravi responsabilità per ciò che è stato fatto e per quello non ancora realizzato. Affettuose cattiverie, recriminazioni, denigrazioni fino a veri e propri insulti.
Credo, però, che ci sia una più che probabile mancanza di ponderazione nell’espressione del voto. Pensando, con l’apposizione di una croce sulla scheda, di ottenere immediatamente i cambiamenti e i risultati sperati.

Ma la vostra “delusione”, è evidente, dimostra poca attenzione ai meccanismi politici, parlamentari, di governo e della pubblica amministrazione. È una frustrazione ingiustificata e fin troppo repentina. Si vorrebbe che i nostri rappresentanti, delegati dal voto, stravolgano d’un tratto un “sistema” consolidato nei decenni e irrobustito da gruppi di potere di ogni genere.

Vi stupite e vi stracciate le vesti, o fate finta, se il Movimento sta al Governo oggi con il PD e prima con la Lega. Sapendo bene, e chi dice il contrario mente sapendo di mentire, che la linea espressa in campagna elettorale e sottolineata in ogni manifestazione elettorale prevedeva, in caso di non raggiungimento della maggioranza assoluta parlamentare, un accordo di governo “con chi ci stava” per realizzare i punti del programma. E la legge elettorale voluta dai partiti, non certo dal M5S, questo imponeva.

E per quelli che manifestano insofferenza per i tempi, per le promesse ancora non soddisfatte, mi permetto di ricordare, per esempio, le infinite assemblee condominiali a cui moltissimi di noi avranno partecipato, per decidere su fatti a volte anche ridicoli senza poi arrivare ad una qualsiasi decisione.

Io, invece, ritengo un quasi miracolo l’arrivo del M5S al Governo del Paese, la sua permanenza e le numerose leggi, alcune rivoluzionare, approvate e in vigore.

I tempi della “politica”, i provvedimenti governative, le leggi e le riforme hanno bisogno di lunghe gestazioni che si misurano in una o due legislature. E gli effetti delle norme approvate potranno essere percepiti solo dopo che gli organi amministrativi dello Stato nelle loro infinite articolazioni avranno attivato le conseguenti necessarie procedure attuative.

Altrimenti dovremmo dare conto a Salvini che prometteva di risolvere ogni problema, senza in effetti risolverne alcuno.

Forse, invece, c’è dell’altro. Probabilmente rimpiangete altri politici, altri parlamentari, altri governi. Avete nostalgia delle pacche sulle spalle, del diffuso “do ut des” delle campagne elettorali del recente passato. Vi sentiti “abbandonati”, vi mancano quelli che si chiamavano “punti di riferimento” che in cambio della fedeltà promettevano e talvolta risolvevano i vostri problemi delegando a loro ogni responsabilità.

Perchè non credo possiate avere effettivamente rimpianti dei risultati degli scorsi decenni. Non credo possiate sul serio rimpiangere ciò di cui vi lamentate ogni giorno. Le nefandezze perpetrate da quei politici bravi, esperti e competenti che hanno voluto e imposto investimenti infrastrutturali con il principale scopo di lucrare voti e prebende fregandosene della reale utilità e dell’effettiva realizzazione. Fregandosene ancora di realizzare sul serio e in tempi ragionevoli quelle strade, autostrade, ferrovie, scuole, asili, ospedali assicurandone le opportune necessarie manutenzioni. Che sono responsabili del gravissimo divario tra Nord e Sud. E non continuo per carità di patria e non tediare i lettori.

Ecco perchè, cari cittadini elettori, forse per sbaglio, del M5S, la vostra delusione mi sconcerta e mi rattrista. E nonostante i limiti personali, le indecenze scritte da “giornalisti” come Lucia Annunziata, le problematiche interne, le carenze organizzative del Movimento, considero la vostra insoddisfazione ingiustificata e ingiustificabile. Rappresenta, questo si, lo specchio di una società distratta, indifferente, acquiescente, superficiale. E che forse merita ciò che potrebbe arrivare.
Non me vorranno gli elettori in buona fede.

Giangiuseppe Gattuso
07 Gennaio 2020

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