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“Non vedo l’ora che mi chiamino in tribunale”. Matteo Salvini lo ha ribadito anche nel corso dell’ultima conferenza a Bologna in vista delle elezioni regionali in Emilia Romagna. Anche perché pare che per il caso Gregoretti in tribunale ci finirà davvero, almeno secondo l’indiscrezione pubblicata da La Repubblica. “Una manciata di voti – scrive Carmelo Lopapa – segna il destino di Matteo Salvini” che dorme sonni poco tranquilli perché “Roberto Calderoli e gli altri esperti di meccanismi parlamentari gli hanno spiegato che la sentenza, salvo sorpresa, è scritta: il Senato accoglierà la richiesta del Tribunale dei ministri per mandare sotto processo l’ex capo del Viminale”.