Mentre gli italiani muoiono, i leghisti fotografano mozzarelle e denunciano gli account paradoy

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È senza dire il nome di chi l’avrebbe denunciato e quale reato sarebbe la lesa maestà alla propaganda leghista che Il Giornale annuncia tutto tronfio che i poteri forti legati alla ricca élite leghista avrebbero costretto al silenzio un utente che esprimeva il suo dissenso attraverso un parody account.
Secondo il quotidiano populista di Salluti, il problema è che i seguaci del “capitano” sarebbero così ignoranti e sprovveduti da non risultare in grado di capre che i messaggi arrivavano da un account parodia e dice che «secondo la denuncia sono state molto numerose le persone a non aver compreso che si trattava di un falso account». Ed è così che, tirando inspiegabilmente in ballo il Coronavirus, titolano:

Va notato che effettivamente potrebbe risultare difficile riconoscere un account sia falso dato che quello vero pare più ridicolo della sua parodia, soprattutto se osserviamo come in piena emergenza sanitaria il vero Salvini si metta a parlare di quello che lui trangugia con tanto di selfie ad un improbabile basilico ligure:

Con una sterpazzola, Il Giornale cerca di usare politicamente la denuncia tirando in ballo movimento che poco avrebbero a che fare con i fatti:


L’autore è stato identificato e denunciato, grazie alla consulenza di un ingegnere informatico: ha mandato trentamila post via twitter ai suoi oltre settemila follower, nella media di centocinquanta al giorno. L’account è riconducibile a un residente a Genova, che in precedenza risiedeva in Emilia Romagna, che intratteneva molte interazioni con soggetti attivi nella sinistra alternativa e legati all’hastag «facciamo rete». L’unica cautela legale utilizzata era stato proprio mettere alla fine dell’account twitter la dicitura Fan parody, ma secondo la denuncia sono state molto numerose le persone a non aver compreso che si trattava di un falso account.



Ancora una volta Salvini ci spiega che lui vuole poter mettere dei minorenni alla gogna sulla sua pagina, vuole andare in giro a citofonare a minorenni incensurati per accusarli di essere degli spacciatori ma esige che si punisca chiunque osi esprimere dissenso. In fondo il suo idolo è Orban e ci sarà un motivo se l’assenteista padano pare eccitarsi con i dittatori.

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