Tua figlia è in ospedale”. Ma la truffa telefonica finisce in disgrazia: chi hanno chiamato davvero

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 Pensava di fare la solita truffa telefonica, magari chiamando un uomo anziano e ingenuo che sarebbe potuto cadere nella trappola. Invece dall’altra parte del telefono c’era un colonnello dei carabinieri a riposo, Luigi Regni. “Una voce femminile ha cercato di imitare quella di mia figlia diciottenne affermando, piangendo e lamentandosi, di sentirsi malissimo, spiegando di trovarsi ricoverata in ospedale. Poi il telefono è passato di mano e un uomo che si è qualificato come il medico chirurgo”, ha raccontato Regni in un’intervista al Corriere della Sera.
A quel punto il colonnello ha ripensato ai casi simili vissuti durante il suo lavoro di carabiniere, quando si è trovato ad assistere le vittime di truffa: “Ho fatto mente locale alla mia carriera militare durante la quale mi sono occupato diverse volte di questo tipo di reato. In quarant’anni di servizio con i miei uomini ho organizzato parecchi incontri con le persone anziane particolarmente esposte a questo tipo di truffe odiose. E così ho capito. Tra l’altro con mia figlia sono spesso in contatto e sapevo che in quegli stessi momenti stava tornando da scuola col pullman, escludendo quindi che potesse trovarsi in un ospedale”.




Anche se è riuscito a non cadere nell’inganno, Regni oggi ha comunque un rammarico, quello di non essere riuscito a incastrare gli autori della telefonata: “L’anonimo telefonista ad un certo punto ha commesso l’errore di chiedermi l’età di mia figlia. Se fosse stata davvero in quell’ospedale avrebbe avuto i suoi documenti. A quel punto accortosi della gaffe ha chiuso istantaneamente la telefonata”.

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