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AUTISTA NCC PICCHIATO DA UN TASSISTA ALLA MALPENSA: “E’ SCESO DALL’AUTO CON UN BASTONE DI LEGNO E MI HA COLPITO ALLA TESTA”. E DALLA FECCIA DI ALTRI TASSISTI INSULTI: “DOVETE MORIRE”
“A 66 ANNI, DOPO MILIONI DI CHILOMETRI PERCORSI, DEVO ESSERE AGGREDITO PER IL LAVORO CHE HO SCELTO E PER CUI PAGO LE TASSE?”
Ne esce con un forte mal di testa, e molta amarezza: «Ma a 66 anni, dopo milioni di chilometri percorsi, devo finire a prendere una bastonata in testa da un tassista solo per il lavoro che ho scelto di fare?».
Giuseppe Dalzini, milanese, è stato un tassista e dal 2017 ha iniziato a lavorare come autista Ncc, i mezzi a noleggio conducente.
Venerdì 19 luglio, nel pomeriggio, un diverbio stradale con un tassista per un sorpasso, lungo la superstrada che porta a Malpensa, è sfociato in un’aggressione da parte di quest’ultimo davanti al parcheggio delle auto di servizio dell’aeroporto da poco battezzato «Silvio Berlusconi», come raccontato dal quotidiano il Giorno, e confermato dallo stesso Dalzini, che lunedì 22 luglio dovrà riferire dell’episodio davanti alla Commissione disciplinare della categoria.
«Ci tengo a dire che sono sceso dalla mia vettura con l’intenzione di parlare, anche per continuare a mandarci al diavolo, ma mai ho pensato di menare le mani. Questo invece è sceso con un bastone di legno, una specie di appendiabiti». I primi due colpi non vanno a segno, il terzo sì: «So schivare perché pratico karate (sono arbitro mondiale) e kick boxing, ma non uso queste cose fuori dal loro contesto. Mi sono caduti gli occhiali da vista che uso per anche per guidare, e rialzandomi ho preso una bastonata dietro l’orecchio».
Si apre un taglio di circa 3 centimetri, che inizia a sanguinare copiosamente: «Ho sentito caldo sul collo, e ho visto che anche l’altro si è spaventato perché ne perdevo parecchio, mi sono limitato a chiedergli se fosse impazzito, intorno a me non sentivo commenti amichevoli, c’erano altri tassisti, frasi tipo “ecco un altro uberino, dovete morire Ncc di m…”».
Dopo le prime cure della guardia medica, e l’intervento di una pattuglia della guardia di finanza, tra i due arriva un primo chiarimento.
Dalzini ha la facoltà di fare denuncia, condizione necessaria per un eventuale seguito giudiziario, ma intanto deve riferire davanti all’organo disciplinare: «Forse l’episodio si sarebbe potuto chiudere lì, ma l’uomo che mi ha colpito deve “ringraziare” i suoi colleghi che hanno diffuso la mia foto sanguinante».
Intanto resta una certa amarezza e qualche giornata di lavoro persa: «Oggi avrei avuto un viaggio con un cliente, ma non me la sento di fare 600 chilometri in queste condizioni. Non capisco questa situazione, tempo fa sono stato insultato mentre facevo scendere dei passeggeri, ancora a Malpensa, ho fatto il camionista, il tassista e dal 2017 ho scelto liberamente di prendere la licenza Ncc, sono sempre reperibile, ho sempre fatturato tutto, pago le tasse e mi sento dire “ecco un altro abusivo”».
(da Il Corriere della Sera)