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Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia, interviene duramente sul clima politico che sta caratterizzando l’attuale governo italiano, in particolare sul conflitto tra Giorgia Meloni e la magistratura. In una recente intervista, Cacciari ha sottolineato come la retorica sulla presunta “tutela della magistratura” sia ormai obsoleta e dannosa per il paese. “Il ritornello dello strapotere della magistratura è ormai nauseante”, ha dichiarato, ribadendo che non è cambiato nulla dalla presidenza di Silvio Berlusconi, quando la stessa narrativa veniva usata per giustificare le difficoltà politiche.
Secondo il filosofo, il vero problema non risiede in un presunto complotto della magistratura, ma in un potere politico debole che non riesce a portare avanti riforme concrete. La continua ricerca di nemici esterni, in particolare tra le fila della giustizia, rappresenta solo una distrazione dai veri temi e dalle difficoltà interne del governo. Cacciari osserva come questa posizione non faccia altro che indebolire ulteriormente il governo stesso, che appare incapace di affrontare le sfide reali. “È una politica che non riesce ad affrontare le riforme e dà la colpa a un complotto della magistratura”, ha aggiunto con tono critico.
L’ex sindaco di Venezia ha anche parlato della situazione di Daniela Santanchè, sottolineando come, nonostante le difficoltà, la ministra non corre alcun rischio serio di dimissioni, affermando che “non rischia alcunché”. Cacciari ha quindi suggerito che, sebbene sarebbe opportuno che la Santanchè lasciasse il governo, la sua permanenza non rappresenta una minaccia per l’esecutivo, dato che la sua figura, come quella di altri membri del governo, non è abbastanza centrale da metterne in discussione la stabilità.
Nel corso dell’intervista, Cacciari ha messo in guardia anche l’opposizione, con particolare riferimento ad Elly Schlein e agli altri esponenti della sinistra. Secondo il filosofo, non bisogna cadere nell’errore di pensare che la politica italiana possa essere cambiata tramite vie giudiziarie, come alcune forze politiche sembrano suggerire. “Spero che l’opposizione non cada nel miraggio folle di cambiare la situazione politica per via giudiziaria”, ha concluso, avvertendo che una tale mossa sarebbe controproducente e rischierebbe di minare ulteriormente la credibilità della politica in Italia.
Il messaggio di Cacciari è chiaro: la politica italiana deve concentrarsi su soluzioni concrete per risolvere i problemi reali del paese, piuttosto che farsi distrarre da battaglie ideologiche o complotti immaginari. Il governo, a suo parere, deve abbandonare la retorica della guerra con la magistratura e affrontare la propria debolezza interna se vuole davvero essere in grado di riformare il paese.