Atto a cui si riferisce: S.4/03276 MORONESE, LEZZI, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, SERRA, PUGLIA, MORRA, MARTELLI, CATALFO, SANTANGELO, MARTON, DONNO, PAGLINI, LUCIDI – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo…   

Views: 2

Atto Senato  

   
 Interrogazione a risposta scritta 4-03276 presentata da VILMA MORONESE   
 lunedì 19 gennaio 2015, seduta n.378  

 MORONESE, LEZZI, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, SERRA, PUGLIA, MORRA, MARTELLI, CATALFO, SANTANGELO, MARTON, DONNO, PAGLINI, LUCIDI – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo – Premesso che, a quanto risulta agli interroganti: 

 la stampa locale negli ultimi tempi riporta notizie relative alla Soprintendenza per i beni culturali architettonici e ambientali di Caserta e Benevento, come si legge sul quotidiano online “Caserta c’è” il 28 novembre 2014; 

 tali notizie riguardano la persona del funzionario responsabile, direttore coordinatore della III sezione, architetto Giuseppina Torriero, da 33 anni in Soprintendenza senza mai essere sottoposta a rotazione. “Trentatre anni per non apporre un solo vincolo, un solo vincolo”; 

 le notizie riguardano i presunti legami tra il geometra Oreste Graziano, dipendente della stessa Soprintendenza, e l’architetto aggiudicatario di diversi lavori, Filomena Della Rocca di San Felice a Cancello; 

 uno degli oggetti di tali notizie è l’appalto, finanziato con i fondi del 5 per mille, relativo al restauro conservativo della chiesa di Santa Maria la neve di Casaluce (Caserta); 

 anche questo appalto, come tantissimi altri, gestito dalla Soprintendenza è appena al di sotto del milione di euro, cioè al di sotto di quella soglia al di là della quale occorre pubblicare un bando europeo (ai sensi della direttiva 2004/18/CE, art. 9, comma 5 a), secondo capoverso, del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi); 

 tale appalto è stato assegnato ad un’impresa che fa capo all’ingegnere Andrea Gnasso, presumibilmente vicino al geometra Graziano, il quale se l’è aggiudicata con un ribasso vicino al 5 per cento, come si legge sullo stesso quotidiano il 9 agosto 2014; 

 il suddetto ingegnere, sempre secondo notizie della stampa locale, risulterebbe essere progettista e direttore dei lavori in corso nell’area “Texas” di Aversa (Caserta) “targata Luigi Cesaro” (detto “Giggino ‘a purpetta”); 

 inoltre la stampa locale riporta notizie sempre relative all’architetto Torriero denunciando l’indifferenza, la scarsa attenzione e l’inerzia negli interventi di tutela del patrimonio dei beni culturali di cui è responsabile per carica pubblica sempre lo stesso quotidiano, il 3 dicembre; 

 il preside della facoltà di Ingegneria di Aversa, professor Di Natale, secondo le notizie riportate dalla stampa, starebbe portando avanti lavori nel complesso storico dell’Annunziata senza che in tutto questo sia intervenuta la Soprintendenza come si apprende da un articolo del 30 novembre 2014; 

 considerato che: 

 la Soprintendenza per i beni culturali architettonici e ambientali di Caserta e Benevento risulta essere completamente assente ed inerte anche di fronte all’importante dibattito culturale che si sta sviluppando ad Aversa intorno alla destinazione dell’area della ASL Ce2 “S. Maria Maddalena”; 

 tale dibattito interessa l’area dell’ex ospedale psichiatrico della Maddalena, in via Linguiti, composta da uno spazio di oltre 17 ettari di proprietà della ASL Ce2; 

 in particolare si tratta del complesso della Maddalena, un’area di oltre 20 ettari contenente l’ex ospedale psichiatrico, l’ex convento e chiesa della Maddalena e una vasta area di giardini, autentico polmone verde per la città; 

 nell’area sono sedimentati 800 anni di storia ad iniziare dall’età angioina; 

 il complesso della chiesa e del chiostro della Maddalena, unici esempi in città di strutture rinascimentali, ancora ricchi di manufatti e opere d’arte di enorme valore, sono ormai vicini al collasso; 

 su tale superficie sono presenti fabbricati ottocenteschi, risalenti all’istituzione napoleonica del complesso, di grande valore storico-culturale; 

 nell’area esiste un consistente archivio sulla malattia mentale di decine di migliaia di unità, unico al mondo; 

 allo stato attuale, l’area verde, di oltre 12 ettari, si presenta in uno stato di estremo degrado e abbandono con una fitta rete di sterpaglie ed è priva di manutenzione. Essa rappresenta l’unico polmone verde in una vasta zona che fa fatica a respirare per l’affollamento di case e i roghi tossici che vengono appiccati di frequente all’interno della stessa zona; 

 il dibattito sulla vicenda è stato ripreso anche dalla stampa nazionale; 

 a mezzo di social network, eminenti personalità come il Ministro pro tempore per i beni e le attività culturali, Massimo Bray, e il presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di cassazione, Ferdinando Imposimato, hanno dimostrato il loro preoccupato interesse per la vicenda; 

 tale discussione è stata ripresa dalla stampa locale, con evidente interesse e clamore suscitati anche dalle precisazioni del direttore generale della ASL Ce2, dottor Paolo Menduni, che parla di “interessi particolari che bloccano le procedure”, come si legge su “Caserta c’è” dell’8 settembre 2014, interessi che sono da ricercare, sempre secondo la stampa locale, nei contrasti tra i presidi delle facoltà di Architettura e Ingegneria di Aversa (in un articolo del giorno successivo); 

 si paventa una reale e probabile messa in vendita del bene da parte della ASL Ce2, ad appannaggio dei privati e a scapito della futura fruizione pubblica del bene stesso, come si legge su “NoiCaserta” lo stesso giorno; 

 l’attenzione sull’area è stata suscitata per la prima volta da un gruppo di cittadini attivi di Aversa, già dall’inizio del 2013, con una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza attraverso la raccolta di firme per l’acquisizione del bene al demanio pubblico. Tale opera continua con una petizione e raccolte firme on line in cui si espongono le richieste di: a) ingresso dello Stato nella proprietà; b) indivisibilità del bene; c) concorso internazionale di idee per la riqualificazione; 

 gli stessi cittadini di Aversa hanno organizzato un convegno sull’argomento, il 29 novembre 2014, in cui sono intervenuti parlamentari nazionali ed europei del Movimento 5 Stelle, ripreso dalla stampa nazionale (come in un articolo del “Corriere della Sera” del 30 novembre 2014), dove sono state esposte e dibattute le 3 proposte affinché tutta l’area diventi laboratorio ideale per ridare dignità ad una città che ha un grande passato ed un triste presente, 

 si chiede di sapere: 

 se il Ministro in indirizzo, per quanto di sua competenza, sia a conoscenza dei fatti descritti e quali iniziative intenda adottare al fine di verificare la veridicità degli stessi; 

 quali provvedimenti intenda intraprendere al riguardo; 

 se i lavori di restauro conservativo della chiesa di S. Maria la neve di Casaluce, in provincia di Caserta, possano essere svolti in conformità alle norme di legge sui restauri e sull’edilizia e alle necessarie esigenze di tutela del bene culturale stesso, visto il ribasso offerto dalla ditta vincitrice dell’appalto; 

 se la ditta vincitrice dell’appalto del restauro conservativo della chiesa di S. Maria la neve di Casaluce abbia le necessarie competenze in materia di restauro dei beni culturali e dei beni architettonici; 

 se sia a conoscenza del comportamento di indifferenza dinanzi alle esigenze di conservazione dei beni architettonici dell’architetto Giuseppina Torriero e quale sia la ragione di tale comportamento. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *