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di MoVimento 5 Stelle
La corruzione negli appalti pubblici in Consip sembra non avere fine. Dopo l’inchiesta che sta coinvolgendo, sia penalmente che politicamente, tutto il giglio magico toscano, dal braccio destro di Renzi, il Ministro Luca Lotti, al babbo, Tiziano Renzi, sino all’amico di famiglia Carlo Russo, tutti rigorosamente indagati, adesso al centro delle indagini della Procura sono finite le cooperative, ed in particolare Manutencoop per la quale la Procura ha chiesto l’interdizione dagli appalti, per un presunto giro di mazzette in cui sarebbe coinvolta nelle gare dello Stato.
Ormai la corruzione sta dilagando negli appalti dello Stato. Da Roma a Milano, sino a Napoli assistiamo ogni giorno ad un sistema sempre più radicato tra politici, funzionari pubblici e imprenditori che ha finalità illecite. Cioè quello di sottrarre denaro pubblico, diritti e speranze per i cittadini, attraverso mazzette, consulenze e voto di scambio.
E’ giunto davvero il momento di dire basta. Questa classe politica, questo Governo, il Governo Renzi in particolare, hanno clamorosamente fallito. Serve un forte cambio di rotta. Misure ferree, più strumenti per i magistrati inquirenti, pene certe per chi commette reati di corruzione e l’interdizione non solo per le imprese, ma anche per tutti quei politici che tradiscono il giuramento di fedeltà fatto alla Repubblica e che anzichè servire lo Stato servono le organizzazioni criminali. Devono essere allontanati per sempre dalla gestione della cosa pubblica, tenuti lontani dalle istituzioni. Servono immediatamente le proposte del M5S, dalla riforma della prescrizione, al DASPO per tutti i condannati di corruzione, all’introduzione dell’agente provocatore, al potenziamento delle intercettazioni anche a carico delle cooperative, al whistleblowing cioè la tutela di chi denuncia irregolarità scoperte sul posto di lavoro (sia pubblico che privato), ecc. Questo è quello che il M5S farà non appena al Governo del Paese.