Views: 35
Pensione a 64 anni con 15 anni di contributi per le nate nel 52 che beneficiano della deroga Amato, o per le donne che hanno maturato 20 annidi contributi entro il 2012 o, ancora, per i lavoratori che alla stessa data hanno maturato quota 96. Sono queste le principali novità che emergono dal progetto di legge sulle pensioni presentato in data odierna dall’On. Gnecchi [1]: il progetto ha infatti lo scopo di abolire le limitazioni del cosiddetto salvacondotto, cioè della deroga che consente a lavoratrici e lavoratori del settore privato di pensionarsi a 64 anni di età. La norma, tra l’altro, abolisce anche il “paletto” del28 dicembre 2011, che rende molto difficile, se non preclude, l’accesso alla pensione a 64 anni per coloro che non risultano occupati come dipendenti del settore privato a tale data; infine, elimina l’adeguamento alla speranza di vita, consentendo il pensionamento a 64 anni esatti e non a 64 anni e 7 mesi e amplia la categoria dei lavoratori destinatari, includendo tutti gli iscritti all’Ago (assicurazione generale obbligatoria) e alle forme sostitutive della medesima.
Ma procediamo per ordine e cerchiamo di capire come funziona, oggi, l’agevolazione che consente dipensionarsi a 64 anni di età, chi può beneficiarne, e che cosa cambierà con la nuova legge.
Salvacondotto per la pensione a 64 anni
Il cosiddetto salvacondotto è un beneficio che consente di pensionarsi a 64 anni di età (64 anni e 7 mesi, nel 2016, per effetto degli incrementi legati alla speranza di vita), senza penalizzazioni, per coloro che sono nati sino al 31 dicembre 1952. Per beneficiare del salvacondotto, però, è necessario possedere:
- almeno 35 anni di contributi al 31 dicembre 2012 e la quota 96(somma di età e contribuzione) alla stessa data, per gli uomini;
- almeno 20 anni di contributi al 31 dicembre 2012, per le donne.
Inoltre, possono ottenere l’agevolazione i soli lavoratoridipendenti del settore privato.