Aversa, condannato dirigente scolastico per comportamento antisindacale

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Rosa Celardo aveva censurato un insegnante che aveva contestato una sua circolare di RAFFAELE SARDO

Condannata dirigente scolastica per comportamento antisindacale. Accade ad Aversa al liceo Iommelli dove il rappresentate sindacale della Cgil contesta una circolare della dirigente e lei, per tutta risposta, censura il sindacalista. Un provvedimento che la sezione lavoro del tribunale di Napoli Nord ha stabilito essere di natura antisindacale, cioè una ritorsione. E pertanto ha ordinato la revoca della censura al professore, rappresentate sindacale della Cgil.

I fatti risalgono ad alcuni anni fa. Lo scontro inizia subito  dopo che la dirigente, Rosa Celardo, adotta una circolare riguardante l’entrata e l’uscita delle autovetture del corpo docenti dai due ingressi dell’istituto e regola anche l’uscita degli studenti. In pratica inverte le uscite pedonali e motorizzate della scuola. La conseguenza del provvedimento è che gli insegnanti erano costretti ad aspettare altri 15-20 minuti oltre l’orario scolastico per poter uscire. La circolare viene formalmente contestata attraverso una petizione scritta, ed è stata anche oggetto di assemblea dei docenti. Alla fine viene contestata anche dai rappresentanti sindacali della scuola, tra cui il professor Sergio Fabozzi della Cgil, che all’epoca rivestiva anche il ruolo di responsabile della sicurezza dei lavoratori.

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La decisione adottata dalla dirigente era considerata da tutto il corpo docente sbagliata, perché prima  il traffico defluiva celermente. Ora, invece, con la nuova disposizione, si costringeva tutto il personale ad un’anticipazione e a un prolungamento dell’orario  di lavoro e diventava anche pericolosa, perché gli studenti avevano continuato a usare per la loro uscita pedonale, la stessa di sempre, ignorando la disposizione della dirigente.

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Lo scontro è diventato così duro da spingere la dirigente scolastica a comminare un provvedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante della Cgil. Da qui il ricorso al giudice del lavoro, da parte del professor Sergio Fabozzi, difeso dall’avvocato Raffaele Ferrara. Il giudice del lavoro, Paola Odorino, ha accolto il ricorso dichiarando “la natura antisindacale del comportamento tenuto dalla professoressa Rosa Celardo, ordinando alla stessa di porre fine al suo illegittimo comportamento e per l’effetto revoca il provvedimento disciplinare di censura intimato al sig. Fabozzi Sergio”.
“Questa sentenza è destinata a creare un importante precedente nel mondo della scuola – sostiene la Cgil –  perché ribadisce il ruolo della Rsu nell’esercizio dell’attività sindacale nella scuola e rappresenta un pronunciamento significativo perché serve a ripristinare più chiare e positive relazioni antisindacali. E’ la vittoria della democrazia nei luoghi di lavoro”. La dirigente scolastica, che è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali, ha annunciato che farà ricorso contro la sentenza del tribunale di Napoli Nord.

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