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(ANSAmed) – GAZA, 17 NOV – Dopo alcune settimane di calma relativa durante le quali la vita era quasi rientrata nella normalità, nella Striscia di Gaza torna adesso a profilarsi la minaccia del coronavirus. Nelle ultime 24 ore, riferisce il ministero della sanità locale, si sono stati registrati 486 casi positivi su 2412 tamponi. Inoltre si sono avuti due decessi, che hanno portato a 50 il numero degli abitanti di Gaza morti da marzo per coronavirus. I malati attivi sono adesso 3.500.
Malgrado questi sviluppi, le autorità mantengono per ora aperti i licei ed i mercati all’aperto. Ai negozi viene imposta la chiusura alle ore 17, e dalle 20 in poi è vietato a tutti trovarsi in strada. Tuttavia, secondo fonti locali, molti abitanti trovano difficile rispettare le regole imposte dalle autorità.
Anche in Israele le autorità seguono con preoccupazione un graduale aumento dei contagi, seguito all’apertura dei negozi e delle elementari. Ieri si sono avuti 861 contagi su 47 mila tamponi, ossia l’1,8 per cento. Una percentuale più elevata ancora di contagio è stata rilevata in diverse località arabe.
Inoltre si è verificato un aumento brusco fra i malati gravi.
(ANSAmed).