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mercoledì 26 aprile 2017
“L’Alitalia people ha sempre creduto a dispetto dei santi: ad ogni ristrutturazione si rimboccava le maniche e ripartiva sempre con rinnovato vigore. Un popolo di entusiasti. Se stavolta ha detto ‘no’ è perché c’è rabbia vera, la gente s’è stufata delle promesse e la fiducia è ormai sotto zero…”. Così Riccardo Canestrari, 54 anni, pilota civile dal ’92 e coordinatore nazionale piloti Anpac commentando la vittoria del ‘no’ al referendum su Alitalia. E ancora, al Corriere della Sera, il pilota spiega: “Ho già vissuto tre ristrutturazioni – racconta – ricordo soprattutto quella del 2008, con mille piloti e 11 mila dipendenti mandati a casa senza pietà. Un bagno di sangue, con scene tipo Lehman Brothers, gente che se ne andava in lacrime da Fiumicino, piloti che poi sono finiti a volare in Bangladesh”.
E dopo questa lunga premessa, l’attacco, durissimo, alla nostra compagnia di bandiera. “Nessuno oggi festeggia per questo ‘no’, perché sarebbe come brindare sul Titanic che affonda. L’Alitalia people ne è ben consapevole, ma il ‘no’ era l’ unico modo per dire basta”, sottolinea. Canestrari aggiunge che “noi abbiamo già dato. Ricordo nel 2014 il welcome drink per il nuovo azionista, il benvenuto dato da tutti noi a Etihad col sacrificio delle tredicesime e di quote dello stipendio. Ma perché devono sempre pagare i lavoratori per le scelte sbagliate dei manager”. E dunque il pilota le elenca, queste scelte sbagliate: “Buonuscite fantasmagoriche, piani industriali mai realizzati, errori sui leasing, sui carburanti, aerei nuovi arrivati col contagocce, corsi di formazione ad Abu Dhabi per insegnare alle hostess italiane come si versa il vino”. Piccoli dettagli che, però, rivelano in pieno gli sprechi di Alitalia. Una compagnia da anni e anni sull’orlo del fallimento che sgancia buonuscite monstre e “addestra” le hostess a versare il vino. Come dice Libero, meglio farla fallire.
Fonte: http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/12367598/alitalia-riccardo-canestrari-maxi-buonuscite-corsi-aggiornamento-vini-hostess.html