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….Ridiamoci su…
Secondo Ignazio La Russa – seconda carica dello Stato, ricordiamolo – il libro di Italo Bocchino dal titolo sobrio e per nulla divisivo “Perché l’Italia è di destra” dovrebbe essere adottato nelle scuole.
Di più, ha fatto proprio un appello al ministro dell’Istruzione Valditara perché lo inserisca tra i testi di riferimento per l’educazione e la formazione dei ragazzi.
Qualcuno spieghi al Presidente del Senato che non è il ministro dell’Istruzione a imporre dall’alto i libri da leggere ma sono gli insegnanti, in piena autonomia, a decidere.
Qualcuno gli spieghi che il ruolo degli insegnanti non è riempire dei vasi di becera propaganda politica ma formare dei ragazzi all’indipendenza di critica e di pensiero.
Qualcuno gli spieghi che la seconda carica dello Stato rappresenta, o dovrebbe rappresentare, tutti gli italiani e non la sua (nostalgica) parte politica.
Qualcuno gli faccia leggere Calvino, Pavese, Leopardi, Sciascia e quelle decine di migliaia di testi che i ragazzi dovrebbero leggere prima del perdibile libello di Bocchino.
Non conoscono la parola cultura. Altrimenti imparerebbero la vergogna.
Lorenzo Tosa