Arrivano lettere del fisco per il nero: come comportarsi

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L’Agenzia delle Entrate spedisce le lettere per la compliance: non si tratta ancora di avvisi di accertamento, ma è necessario sapersi difendere.

L’Agenzia delle Entrate sta spedendo, ai contribuenti italiani, ben 100mila lettere per comunicare di aver rilevato redditi non dichiarati, in tutto o in parte, nel 2014. La comunicazione non è ancora un avviso di accertamento, ma un invito a regolarizzarsi, alla luce della nuova strategia di compliance, ossia di collaborazione, che ha sposato il fisco negli ultimi anni. Ma come ci si deve comportare e come ci si può difendere?

Se hai qualche scheletro nell’armadio delle dichiarazioni dei redditi – leggasi: redditi non dichiarati in tutto o in parte – è probabile che in questi giorni riceverai una delle centomila lettere che l’Agenzia delle Entrate sta spedendo per l’accertamento delle tasse evase negli scorsi anni. Ad essere interessati sono, in particolare, quei cittadini che, secondo i dati in possesso del Fisco, non hanno dichiarato nel 2014 redditi percepiti durante il 2013.

Le lettere vengono spedite con posta ordinaria o, in caso di società, ditte individuali, autonomi e professionisti, con la posta certificata (Pec). E (per la prima volta) tra i destinatari ci sono anche gli autonomi.

Non si tratta – come anticipato – di un avviso di accertamento (ragion per cui non c’è bisogno della raccomandata), ma di semplici comunicazioni con cui l’Agenzia avvisa che, dall’incrocio delle informazioni presenti nelle proprie banche dati, risultano delle somme non dichiarate, in tutto o in parte. I destinatari delle lettere, tra cui per la prima volta figurano anche titolari di reddito di lavoro autonomo, potranno quindi giustificare l’anomalia o presentare una dichiarazione integrativa e mettersi in regola beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso.

Viene quindi promosso un dialogo preventivo, con l’obiettivo di evitare che un errore o una dimenticanza possano trasformarsi, senza che il contribuente ne abbia consapevolezza, in un avviso di accertamento vero e proprio, che comporta il pagamento di sanzioni e interessi in misura piena. Una delle novità su questo fronte è che i destinatari di tali lettere potranno trovare nel proprio cassetto fiscale la dichiarazione 2014, pronta da integrare sulla base di un prospetto precompilato (disponibile solo per alcuni tipi di reddito) o del prospetto di dettaglio. Si potrà così fare le correzioni in modalità assistita, inviare l’integrativa e stampare l’F24 per versare gli importi dovuti.

La nuova strategia del fisco, detta compliance, consiste proprio in questo: l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente le informazioni in suo possesso, dando così al cittadino l’opportunità di correggere spontaneamente eventuali errori od omissioni, anche dopo la presentazione della dichiarazione.

In quest’ottica, superando il tradizionale rapporto tra fisco e contribuenti, si favorisce l’adempimento spontaneo in relazione agli obblighi dichiarativi. Il contribuente, quindi, può regolarizzare la propria posizione mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa, il versamento delle maggiori imposte, degli interessi e delle sanzioni ridotte.

Quali sono i redditi accertati? Le anomalie riscontrate dall’Agenzia delle Entrate, per le quali sono in arrivo le lettere di compliace, attengono a:

  • redditi dei fabbricati, derivanti dalla locazione di immobili, imponibili a tassazione ordinaria o soggetti a cedolare secca;
  • redditi di lavoro dipendente e assimilati, compresi gli assegni periodici corrisposti dal coniuge o ex coniuge;
  • redditi prodotti in forma associata derivanti dalla partecipazione in società di persone o in associazioni tra artisti e professionisti e redditi derivanti dalla partecipazione in società a responsabilità limitata in trasparenza;
  • redditi di capitale derivanti dalla partecipazione qualificata in società di capitali;
  • redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e professionale;
  • alcuni tipi di redditi diversi e redditi derivanti da lavoro autonomo abituale e non professionale;
  • redditi d’impresa con riferimento alle rate annuali delle plusvalenze/sopravvenienze attive.

Cosa fare? I cittadini che ricevono una di queste comunicazioni possono chiedere chiarimenti rivolgendosi a uno dei Centri di assistenza multicanale (Cam) dell’Agenzia, che rispondono ai numeri 848.800.444 da telefono fisso e 06.96668907 da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal gestore), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, selezionando l’opzione “servizi con operatore – comunicazione direzione centrale accertamento”. In alternativa, è possibile rivolgersi alla Direzione Provinciale di competenza o ancora a uno degli uffici territoriali della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate.

Prospetto precompilato e integrativa assistita. I contribuenti che ricevono una di queste comunicazioni troveranno indicati, in un dettagliato prospetto informativo, tutti gli elementi che hanno originato l’anomalia segnalata, ma un numero considerevole di contribuenti sarà indirizzato ad accedere a Fisconline per correggere la dichiarazione, direttamente online e in maniera assistita. Per la prima volta, infatti, nel cassetto fiscale sarà disponibile il link “scarica dichiarazione da integrare”, tramite il quale sarà possibile ottenere il file contenente la dichiarazione originaria presentata per il 2013. New entry nell’ottica di agevolare i cittadini anche il collegamento diretto “scarica il software di compilazione”, tramite cui i contribuenti potranno installare automaticamente il pacchetto UnicoOnLine necessario per richiamare la dichiarazione relativa al periodo d’imposta 2013, importandola con l’apposita funzionalità, e integrare la dichiarazione, sulla base dei dati forniti con il prospetto di dettaglio. Per rendere il tutto ancora più semplice, nei casi in cui l’anomalia riscontrata riguarda redditi di lavoro dipendente e assegni periodici (quadro RC), redditi di partecipazione (se non è stato compilato il quadro RH) e altri redditi (se nel quadro RL del modello Unico Persone fisiche o nel quadro D del modello 730 non sono stati dichiarati redditi di capitale), verrà fornito anche il prospetto precompilato del quadro da rettificare o integrare. Una volta predisposta l’integrativa, il contribuente non dovrà far altro che inviarla e stampare l’F24 per il pagamento degli importi dovuti.

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