BLOCCATI I CONTI E LA CARTA DI CREDITO: STANGATA L’EX SINDACA PD! FINALMENTE FANNO PAGARE AD UNA PARASSITA I DANNI INENARRABILI CHE HA PROVOCATO

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sabato 25 marzo 2017

Sono passati quasi sei anni e mezzo da quella tragica alluvione del novembre 2011 che a Genova costò la vita a sei persone. Per quei fatti, l’allora sindaca del capoluogo ligure, la piddina Marta Vincenzi, è stata condannata a pagare 4 milioni e mezzo di provvisionale (cioè un anticipo del risarcimento) in solido con due coimputati e il Comune. E da giovedì i suoi conti correnti sono bloccati. Pignorati. La Vincenzi non può fare prelevamenti allo sportello o al bancomat, nè utilizzare la carta di credito. On pratica, è come se avesse perso tutto. E dal prossimo mese le verrà pure pignorato il quinto della pensione. “E’ una situazione pesante, come lo è sicuramente quella dei parenti delle vittime” dichiara al Corriere la Vincenzi. “Di fatto – aggiunge – non ho di che vivere, se non grazie all’aiuto di mio marito che ancora lavora”.

FONTE

LIBERO

il tatuaggio

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Sicuramente sarà un mio limite guarda, ancora ci arrivo a capire quando ti tatui una colonna corinzia per gamba con tanto di capitello composito, secondo tradizione greca, da architrave, fregio e cornice. Già trovo un po’ più rischioso quando ti fai marchiare col nome dell’amore della tua vita dopo tre giorni che state insieme che, si chiamasse Maria, ancora ancora, nella malaugurata e recondita ipotesi in cui la vostra storia naufragasse, potresti sempre apparare in qualche modo la situazione fidanzandoti esclusivamente con donne che portano quel nome, ma cazzo si chiama Ermenengardaconcetta! Mo io ci starei pure attenta con gli ideogrammi cinesi o giapponesi, che tipo tu ti credi che ci sta scritto un haiku o una frase poetica a base di ciliegi in fiore e il tramonto malinconico sul fiume giallo, invece te ne vai in giro sulla spiaggia esibendo fiero la scritta sopra al petto: tengo seri problemi di erezione, non mi si alza più nemmeno con le carrucole… che poi non ti spieghi perché i numerosi venditori ambulanti cinesi in cui ti imbatti sulla battigia, ti ridono in faccia e ti tirano dietro metaforici cuppetielli. Va bene, è tutto ancora molto bello, ma io vorrei sapere esattamente cosa ti passa per la testa quando ti fai tatuare sulla schiena, da una parte, il Volto santo con la corona di spine e dall’altra Che Guevara e in mezzo, come anello di congiunzione, la capa del mastino napoletano di nome Ciro che i tuoi ti avevano regalato quando avevi cinque anni…

https://www.facebook.com/francesca.prisco.5?fref=ts

Aversa, un complotto contro il vicesindaco Turco? Ronza: “Una bufala”

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Aversa – “Le voci riguardanti una sorta di ‘operazione segreta’ atta a sostituire il vicesindaco e (dopo l’arresto del sindaco De Cristofaro) attuale sindaco facente funzioni Federica Turco, assegnando la sua delega ad un altro assessore, rappresentano una ‘bufala’. Così com’è una bufala la notizia della mia partecipazione ad un incontro finalizzato a realizzare l’operazione”.

A parlare è Michele Ronza, assessore ai Lavori pubblici, incluso nella rosa dei “papabili” alla carica che, però, si sarebbe dichiarato indisponibile. “Stando a queste voci – spiega Ronza – degli assessori dovrebbero ritirare la delega al vicesindaco in carica per riassegnarla ad un altro assessore. Non si può, lo vieta la legge. Perché è il sindaco che dovrebbe firmare l’atto di riassegnazione delle deleghe e questo, ad oggi, non è possibile”.

Mortificata dall’attacco mediatico lo stesso vicesindaco ed assessore alla Pubblica istruzione, che preferisce non commentare.

“Al di là delle favole – sottolinea poi Ronza – di certo c’è solo il fatto che la giunta, anche nella giornata odierna, è al lavoro ma solo per l’ordinario. Tutto il resto sarà affrontato quando il sindaco tornerà al suo posto. Perché siamo certi che tornerà al suo posto. Siamo sicuri che per Enrico De Cristofaro tutto si risolverà in una ‘bolla di sapone’”.

Aversa, un complotto contro il vicesindaco Turco? Ronza: “Una bufala”

Aversa, condannato dirigente scolastico per comportamento antisindacale

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Rosa Celardo aveva censurato un insegnante che aveva contestato una sua circolare di RAFFAELE SARDO

Condannata dirigente scolastica per comportamento antisindacale. Accade ad Aversa al liceo Iommelli dove il rappresentate sindacale della Cgil contesta una circolare della dirigente e lei, per tutta risposta, censura il sindacalista. Un provvedimento che la sezione lavoro del tribunale di Napoli Nord ha stabilito essere di natura antisindacale, cioè una ritorsione. E pertanto ha ordinato la revoca della censura al professore, rappresentate sindacale della Cgil.

I fatti risalgono ad alcuni anni fa. Lo scontro inizia subito  dopo che la dirigente, Rosa Celardo, adotta una circolare riguardante l’entrata e l’uscita delle autovetture del corpo docenti dai due ingressi dell’istituto e regola anche l’uscita degli studenti. In pratica inverte le uscite pedonali e motorizzate della scuola. La conseguenza del provvedimento è che gli insegnanti erano costretti ad aspettare altri 15-20 minuti oltre l’orario scolastico per poter uscire. La circolare viene formalmente contestata attraverso una petizione scritta, ed è stata anche oggetto di assemblea dei docenti. Alla fine viene contestata anche dai rappresentanti sindacali della scuola, tra cui il professor Sergio Fabozzi della Cgil, che all’epoca rivestiva anche il ruolo di responsabile della sicurezza dei lavoratori.

La decisione adottata dalla dirigente era considerata da tutto il corpo docente sbagliata, perché prima  il traffico defluiva celermente. Ora, invece, con la nuova disposizione, si costringeva tutto il personale ad un’anticipazione e a un prolungamento dell’orario  di lavoro e diventava anche pericolosa, perché gli studenti avevano continuato a usare per la loro uscita pedonale, la stessa di sempre, ignorando la disposizione della dirigente.

Lo scontro è diventato così duro da spingere la dirigente scolastica a comminare un provvedimento disciplinare nei confronti dell’insegnante della Cgil. Da qui il ricorso al giudice del lavoro, da parte del professor Sergio Fabozzi, difeso dall’avvocato Raffaele Ferrara. Il giudice del lavoro, Paola Odorino, ha accolto il ricorso dichiarando “la natura antisindacale del comportamento tenuto dalla professoressa Rosa Celardo, ordinando alla stessa di porre fine al suo illegittimo comportamento e per l’effetto revoca il provvedimento disciplinare di censura intimato al sig. Fabozzi Sergio”.
“Questa sentenza è destinata a creare un importante precedente nel mondo della scuola – sostiene la Cgil –  perché ribadisce il ruolo della Rsu nell’esercizio dell’attività sindacale nella scuola e rappresenta un pronunciamento significativo perché serve a ripristinare più chiare e positive relazioni antisindacali. E’ la vittoria della democrazia nei luoghi di lavoro”. La dirigente scolastica, che è stata anche condannata al pagamento delle spese processuali, ha annunciato che farà ricorso contro la sentenza del tribunale di Napoli Nord.

“DROGHE PESANTI PER ALMENO 50 SENATORI NEI BAGNI DI PALAZZO MADAMA”: LA PESANTE ACCUSA DI UN PARASSITA DI LUNGO CORSO

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“Droghe pesanti per almeno 50 senatori nei bagni di Palazzo Madama”
“Su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti”. L’accusa viene lanciata dal presidente dei senatori verdiniani di Ala Lucio Barani

“Su 315 una cifra tra i 50 e i 70 senatori fa uso di droghe pesanti. Certi interventi che si ascoltano non sono giustificati solo dalla mancanza di cultura…”. Lo ha affermato il presidente dei senatori verdiniani di Ala Lucio Barani.

L’uso delle droghe pesanti a Palazzo Madama avviene “sicuramente anche nei bagni” e i senatori drogati non sono “né di destra né di sinistra: sono solo dei cialtroni capitati in Senato”.

“Se fossi stato presidente del Senato – ha detto a “Un giorno da Pecora” su Radio Rai 2- avrei fatto delle analisi ambientali in quei posti”.

La sua teoria sui senatori cocainomani è fondata sulla loro pupilla. “Uno che all’ombra ha delle pupille strette quando dovrebbero esser dilatate, oppure uno che in piena luce ha pupille miotiche – ha detto Barani – significa che ha assunto qualcosa”.

E allora “facciamo – ha esortato il capogruppo dei verdiniani in Senato- l’esame del capello prima di iniziare gli interventi in aula. Io l’ho fatto”.

FONTE

http://www.affaritaliani.it/politica/droghe-pesanti-per-almeno-50-senatori-nei-bagni-di-palazzo-madama-406113.html

Grazie Virginia Raggi !

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Io sono nato a Napoli, ma sono 15 anni che vivo a Roma per lavoro.

E sempre per lavoro giro molto in citta’, con la mia auto, con i bus, con la metro.

E devo dire che ultimamente e’ diventato faticoso girare per la capitale.

Voi direte per le buche? Per il traffico … i cinghiali?

NO !

Perche’ non si era mai vista a Roma tanta gente per strada a lavorare.

A rifare strade, a tagliare piante, a bonificare terreni.

UNA COSA MAI VISTA A ROMA.

E questa cosa sta facendo SCHIATTARE gli avversari politici PD della Raggi e fa FELICI i 5 stelle !

Ma la cosa piu bella sapete qual e’?

I ROMANI CHE PENSANO AL BENE DELLA LORO CITTA’ e che se ne fregano dei colori politici, giorno dopo giorno stanno vedendo RINASCERE ROMA come mai era accaduto prima.

E Virginia Raggi (dopo qualcuno che storceva il naso influenzato dalle tv) sta entrando nel cuore del popolo romano.

Mi fermo nei bar e ascolto persone dire ” pero’ a Raggi sta a fa le strade, ma quanno mai l’amo viste”….

E mi rendo conto di come sia alla fine sempre la gente a giudicare.

Non Myrta Merlino o qualche altro leccapiedi del potere.

Si, Roma sta tornando ad essere una citta’ DIGNITOSA.

Grazie Virginia Raggi !

Alessandro Bertone

​Il bellissimo discorso di Papa Francesco, che mi hanno appena mandato e assolutamente da leggere e condividere, grazie:

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“Puoi aver difetti, essere ansioso e vivere qualche volta irritato, ma non dimenticate che la tua vita è la più grande azienda al mondo. Solo tu puoi impedirle che vada in declino.In molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.

Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti. Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell’anonimato.
Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide,  incomprensioni e periodi di crisi.
Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.

È attraversare deserti  fuori di sé, ma essere in grado di trovare un’oasi nei recessi della nostra anima.

È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. 
Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.

È saper parlare di sé.

È aver coraggio per ascoltare un “No”.

È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.

È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.

È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.

È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.

È  avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.

È avere la capacità di dire: “Ti amo”.
Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice …

Che nelle tue primavere sii amante della gioia.

Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo.

Poiché così  sarai più appassionato per la vita.

E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.Ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza.
Utilizzare le perdite per affinare la pazienza.

Utilizzare gli errori per scolpire la serenità.

Utilizzare il dolore per lapidare il piacere.

Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell’intelligenza.

Non mollare mai ….

Non rinunciare mai alle persone che ami.

Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!”

PAPA FRANCESCO🙏💫
Sono parole umane, non serve essere credenti per condividerle.

Pensioni, scandalo diritti inespressi. Fino a 300 euro in più sugli assegni

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Si chiamano “Diritti inespressi” e sono nell’occhio del ciclone per la possibilità che scaturirebbe, per i pensionati italiani, di ottenere un aumento della pensione mensile.

La vicenda è stata sollevata da un articolo del 18 marzo apparso sul quotidiano “La Verità” che ha riacceso i riflettori sulla questione previsenziale che potrebbe cambiare l’importo degli assegni degli italiani.

“Una pensione su tre andrebbe alzata, ma chi ha diritto a più soldi non lo sa”, è il titolo, decisamente eloquente dell’inchiesta firmata da Alfredo Arduino sul giornale diretto da Belpietro.

“Sotto i 750 euro – si legge nell’articolo – sono previsti diritti inespressi: agevolazioni che per essere applicate devono essere richieste esplicitamente. In alcuni casi però – viene spiegato nell’articolo – l’assegno sale anche di 300 euro”.

Secondo quanto riporta il quotidiano, sarebbero 6 milioni – su 18,1 milioni di pensionati – gli italiani potenziali beneficiari del ricalcolo delle pensioni; 750 euro la soglia mensile per richiedere i diritti inespressi; 5 anni il periodo di retroattività su eventuali arretrati.

COSA SONO – I “diritti inespressi” sono la serie di agevolazioni e sgravi applicabili alle pensioni sotto i 750 euro e che, come detto, possono valere fino a 300 euro sugli assegni mensili.

Vengono definiti “inespressi” poiché, nonostante siano diritti, per essere riconosciuti vanno richiesti esplicitamente dai cittadini. In caso contrario l’assegno previdenziale rimane quello che è, nessun aumento automatico dunque.

E’ possibile però fare richiesta all’Inps e chiedere anche gli arretrati fino a 5 anni. E’ di 20 milioni di euro la cifra recuperata dal 2013 ad oggi grazie ai ricalcoli delle pensioni, su questo oggi punta i riflettori il quotidiano La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Tutte le informazioni sui “diritti inespressi” sul sito istituzionale www.inps.it, per avviare l’iter per la richiesta collegarsi alla pagina personale “cedolino pensione e servizi collegati”.

Fonte: La Verità (ed. cartacea – 18 marzo 2017)