Meglio la galera che rivelarvi la nostra fonte

Views: 1

✏

 Elenchiamo i fatti. Il Tempo pubblica una mail. In questa mail un giudice attacca il governo e chiama Giorgia Meloni «pericolosa». Scoppia una bufera politica. Ilaria Cucchi minaccia querele. Sarebbe un reato dimostrare che le toghe rosse esistono e agiscono. Qualche giorno dopo, nel pieno della polemica sui rientri dall’Albania ordinati dai magistrati e annunciati in pompa magna al summit di Md in Campidoglio, Il Tempo pubblica un secondo scoop. E mostra al Paese l’attacco personale a Giorgia Meloni di un magistrato che poi decide sul rientro dei clandestini (in linea con quanto profetizzato dai suoi capicorrente). Non sarà il Watergate ma è giornalismo pulito, senza dossier e merda varia. In democrazia ci si aspetterebbe un richiamo sulla famosa imparzialità dei magistrati, l’esserlo e anche l’apparirlo, su cui sono stati scritti fiumi di parole. Ma poca pratica, evidentemente. E infatti, nell’Italia dove da trent’anni lo scontro fra magistratura e politica ha immobilizzato ogni riforma, scopriamo che il problema delle toghe siamo noi. Il giornale che ha rivelato tutto questo. E che l’obiettivo adesso è scoprire la nostra fonte. Cacciare la talpa. Fatica inutile. Non la riveleremo mai. E se mi costerà la galera: arance di stagione e Marlboro Gold.

🔎

 Fonte iltempo.it

Musk nominato da Trump capo del Dipartimento per l’efficienza governativa

Views: 1

✏

 L’uomo più ricco del pianeta, Elon Musk, sarà il capo del “Dipartimento per l’efficienza governativa” (un ministero di nuova creazione) assieme all’uomo d’affari repubblicano Vivek Ramaswamy. Lo ha annunciato Donald Trump. “Insieme, questi due grandi americani apriranno la strada alla mia amministrazione per smantellare la burocrazia governativa, tagliare le normative eccessive, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali”, ha detto il presidente eletto in una dichiarazione, assicurando che questi due alleati nella sua campagna “manderanno onde d’urto attraverso il sistema”. Nell’annunciare la nomina di Musk e Ramaswamy alla guida del nuovissimo DOGE, Trump ha detto la struttura “fornirà consigli e indicazioni dall’esterno del governo e collaborerà con la Casa Bianca e l’Ufficio di gestione e bilancio per spingere per riforme strutturali su larga scala e creare un approccio aziendale al governo mai visto prima”. I lavori di questo ufficio dovrebbero concludersi entro e non oltre il 4 luglio 2026, in coincidenza con il 250esimo anniversario della fondazione degli Stati Uniti. Mentre la nomina di Musk a capo di questo ufficio era nell’aria, l’annuncio d Ramaswamy, ex candidato alla nomination repubblicana in queste elezioni, per condividere la leadership di questo ufficio, è stato una sorpresa. Il Dipartimento per l’efficienza governativa della nuova amministrazione Trump sarà “il Progetto Manhattan” di questa era, che guiderà un “drastico cambiamento” in tutto il governo con tagli importanti e nuove efficienze nelle agenzie della burocrazia federale entro il 4 luglio 2026. Lo ha assicurato il tycoon. “Un governo più piccolo, con più efficienza e meno burocrazia, sarà il regalo perfetto per l’America nel 250 anniversario della Dichiarazione di indipendenza” – ha scritto Trump in una dichiarazione – “Sono sicuro che ci riusciranno”.

🔎

 Fonte iltempo.it

Da FdI a Renzi contro De Raho: “Fare luce, dimostri l’estraneità”

Views: 1

✏

 L’ultimo capitolo della soap opera degli spioni arriva direttamente dalla Procura di Perugia. Secondo un documento, anticipato da LaPresse, i vertici della Procura nazionale antimafia sapevano di anomalie nelle attività del finanziere Pasquale Striano già nel 2020. Ne sarebbero stati informati dall’allora procuratore aggiunto, Giovanni Russo, con una relazione in cui segnalavano presunte interferenze del finanziere addetto al gruppo sos (segnalazioni operazioni sospette) sulle attività di altri gruppi di investigatori. Da quanto si apprende alla relazione non sarebbe stato dato alcun seguito. Ovviamente in solidarietà di De Raho sono arrivate le truppe grilline. Per il vicepresidente M5S Michele Gubitosa «veramente si discute di una comunicazione mai resa ufficiale né inviata per le vie formali rigorosamente previste dalla Dna? Basta con le calunnie». Il capogruppo in Senato Stefano Patuanelli è certo che «se (De Raho, ndr) avesse avuto notizie di dossieraggi illegittimi e illeciti le avrebbe denunciate lui per primo, perché non avrebbe avuto nessun interesse a non farlo. Mi fido molto più di quello che mi dice Cafiero De Raho che nega assolutamente di aver saputo di aver avuto notizia o cognizione di questo reato». Mentre la senatrice di Italia Viva Raffaella Paita è tornata a chiedere «a De Raho di fare luce su quanto sa della vicenda del finanziere Striano e dei dossieraggi. Le notizie che trapelano sull’inchiesta di Perugia sollevano nuovi interrogativi ai quali sarebbe il caso di dare risposte, proprio per evitare ipotesi e illazioni». Di segno opposto le dichiarazioni della maggioranza. Il vicepresidente di Noi Moderati e membro della Commissione Antimafia Pino Bicchielli «se tutto ciò dovesse essere confermato, sarebbe un fatto gravissimo per la vita democratica del Paese». Il vicepresidente della Commissione Antimafia Mauro D’Attis: «A leggere le agenzia di stampa c’è sconcerto nella commissione, intanto perché le dichiarazioni di Russo in commissione erano diverse e poi c’è un coinvolgimento diretto della Procura nazionale antimafia diretta allora dal collega De Raho quindi abbiamo la necessità di dare un immediato riscontro e nelle prossime ore lo avremo». È l’ennesimo capitolo di una storia che sta andando avanti da mesi e su cui la presidente della Commissione Antimafia Colosimo ha cercato di porre rimedio (almeno per quanto riguarda la posizione in conflitto di interessi dell’ex pm ora in Commissione). La proposta è di modificare la legge che disciplina l’istituzione della commissione Antimafia e prevedere l’esclusione dei parlamentari in presunto conflitto d’interessi. Un’apposita disciplina per i casi di incompatibilità dei singoli commissari in relazione a specifiche indagini dell’organo parlamentare. In pratica si dispone l’astensione della partecipazione ai lavori dei componenti di San Macuto, quando dovesse emergere un profilo d’incompatibilità. Prevista anche l’astensione dalla consultazione di documentazione che riguarda gli atti di specifiche inchieste. Mauro D’Attis (FdI): «Abbiamo la necessità di dare un immediato riscontro e nelle prossime ore lo avremo».

🔎

 Fonte iltempo.it

Mosca:denaro ai terroristi dall’Ucraina

Views: 1

16.45
Il Comitato investigativo russo ha detto che dai primi risultati dell’inchiesta sulla strage al Crocus City Hall di Mosca sono emerse “prove” del collegamento tra gli autori dell’attacco e “i nazionalisti ucraini”. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.
Una persona è stata fermata con l’accusa di essere coinvolta del finanziamento dei terroristi che hanno attaccato.I terroristi,ha sostenuto ancora il Comitato,hanno ricevuto “somme significative di denaro e criptovalute dell’Ucraina usate per preparare l’attentato”.

@Notizie

Russia, Ong: arrestati 5 giornalisti

Views: 2

16.10
Sono stati arrestati in Russia cinque giornalisti che lavorano per media indipendenti.
La polizia, riferisce la Ong Ovd-info, ha ammanettato Ekaterina Anikievitch dell’emittente Sotavision e Konstantin Jarov di Rusnews.
Secondo un testimone, Jarov sarebbe stato picchiato e minacciato di violenza sessuale dagli agenti di polizia.
Le altre tre arrestate sono Somo Antonina Favorskaya, Alexandra Astakhova e Anastassia Moussatova.

@Notizie

Caso Salis, Marchesi torna libero

Views: 1

15.20
Gabriele Marchesi non andrà in carcere in Ungheria. Il coindagato di Ilaria Salis che era ai domiciliari da fine novembre torna libero. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano, che ha respinto la richiesta dell’Ungheria di consegnare il 23enne arrestato a Milano sulla base di un mandato di arresto europeo per l’accusa di aver aggredito 3 neonazisti a Budapest.
Esiste il “rischio reale di un trattamento inumano e degradante”nelle carceri ungheresi e “reali rischi di violazione dei diritti fondamentali”.

@Notizie

Tabaccaio uccise ladro, a giudizio

Views: 3

14.42
Il tabaccaio che sparò e uccise un ladro a Pavone Canavese, nel Torinese, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario. Verrà giudicato con il rito abbreviato come chiesto dai legali. L’udienza il 10 maggio.
Il commerciante Franco Iachi Bonvin uccise Ion Stavila, un giovane moldavo che stava compiendo un furto nel suo negozio insieme ad altri due complici.
I fatti risalgono al giugno 2019. Nelle fasi iniziali delle indagini, il tabaccaio era stato accusato di eccesso di legittima difesa.

@Notizie