Falso trading on line, oscurati siti

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La Polizia ha oscurato 473 risorse on line, tra siti web, account e annunci pubblicitari che operavano falso trading on line su una piattaforma social.
Secondo quanto scoperto,pubblicizzavano e promuovevano falsi investimenti finanziari su piattaforme di trading on line anche sfruttando indebitamente il marchio Eni Spa con messaggi promozionali creati dall’intelligenza artificiale che davano credibilità alle offerte promosse..La truffa è stata scoperta dalla Polizia postale grazie alla collaborazione con la Security di Eni.

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Merkel, giuste attese Usa su maggior impegno Ue sicurezza

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(ANSA) – BERLINO, 09 NOV – “Noi tedeschi ed europei sappiamo che, in questa partnership, dobbiamo assumere più responsabilità. L’America è e resta il nostro alleato più importante. Ma si aspetta da noi, e giustamente, sforzi più grandi sul fronte della sicurezza e nello scendere in campo per difendere le nostre convinzioni nel mondo”. Lo ha detto Angela Merkel dopo la vittoria di Joe Biden alle presidenziali. “Noi europei ci siamo messi in cammino da tempo su questa strada”, ha aggiunto.

L’amicizia fra Usa e Ue è “un tesoro comune” e i due partner devono stare “fianco a fianco” di fronte alle grandi sfide, ha proseguito. “Siamo alleati nella Nato, condividiamo valori comuni fondamentali, dalla dignità dell’individuo a quella della democrazia e dello stato di diritto. E condividiamo interessi – ha detto Merkel -. Gli Usa e la Germania, come parte dell’Europa, devono stare insieme per superare le grandi sfide di oggi. Fianco a fianco nella difficile prova della pandemia.

Fianco a fianco nella lotta al surriscaldamento del pianeta e alle sue conseguenze globali, e nella lotta al terrorismo.

Fianco a fianco per un’economia mondiale aperta e un commercio libero”. “I presupposti del nostro benessere su entrambe le sponde dell’Atlantico”, ha concluso. (ANSA).

 



Roma, ladri in casa di Paulo Fonseca: rubati 3 orologi del valore di 100 mila euro

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Fanpage.itNovember 01, 2020

Tre orologi del valore di centomila euro. È il bottino rastrellato dai ladri che si sono introdotti nell’abitazione del tecnico della Roma, Paulo Fonseca. Il furto è avvenuto venerdì scorso, quando né il tecnico né la famiglia erano in casa. La brutta sorpresa è stata scoperta nella serata di sabato, quando i parenti dell’allenatore si sono recati nell’appartamento extra lusso che si trova a Roma in zona Monteverde, non molto distante da Villa Pamphijli.

Il colpo in casa di Fonseca opera di ‘professionisti’

Come hanno fatto i malviventi a introdursi nell’edificio senza lasciare traccia e, soprattutto, passando inosservati? Secondo una prima ricostruzione dei fatti e in base ai rilievi effettuati dagli agenti, realizzare il colpo è stato un gioco da ragazzi. Sia perché chi ha agito lo ha fatto con la massima perizia sia perché, una volta disinnescato l’allarme, intrufolarsi attraverso una porta finestra s’è rivelato facile, facile. Per gli inquirenti gli autori del raid devono essere stati dei professionisti. Gente che sa come, dove, quando e in che modo muoversi. Una deduzione alla quale sono arrivati partendo da una prima considerazione: sono andati a colpo sicuro e non hanno lasciato impronte.

"Quanno Chiove alla Reggia di Caserta"

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Eccola qui, in tutto il suo splendore uno dei monumenti più belli al mondo e quella che un tempo era la casa dei Borbone delle Due Sicilie. Negli ultimi giorni molte regioni del Sud Italia sono state colpite da piogge torrenziali che hanno arrecato danni in molti paesi. Tra queste regioni non è stata di certo esclusa la Campania e …

Autore: Annunziata C.

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Beatrice di Borbone delle Due Sicilie contro il giudice sportivo

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Sulla vicenda della discussa partita tra Napoli e Juventus del 4 Ottobre, mai disputata, il Corriere Borbonico ha già informato i suoi lettori qui. Contro la decisione del giudice sportivo Gerardo Mastrandrea interviene anche la principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie che, in una nota, scrive: “vergogna”. Come già riferito, infatti, il giudice sportivo non ha riconosciuto le cause …

Autore: Pierpaolo Amodio

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Approvato il nuovo decreto sicurezza cosa cambia rispetto alla norma Salvini

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Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto su sicurezza e immigrazione che riscrive i decreti Salvini.

E’ confermato l’impianto della bozza di decreto in materia di “immigrazione, protezione internazionale e complementare” passano così, come da accordo di maggioranza raggiunto a luglio, le norme che superano le multe milionarie alle ong e riformano il sistema dell’accoglienza introducendo tra l’altro il regime di protezione speciale.

IMMIGRAZIONE – Il testo del nuovo decreto sull’immigrazione interviene sulle sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale. Si prevede che, nel caso in cui ricorrano i motivi di ordine e sicurezza pubblica o di violazione delle norme sul traffico di migranti via mare, il provvedimento di divieto sia adottato, su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture, previa informazione al presidente del Consiglio. Per le operazioni di soccorso, la disciplina di divieto non si applicherà nell’ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 euro. Sono eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza.

Sempre in materia di condizione giuridica dello straniero, il nuovo decreto su immigrazione e sicurezza affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori. Lo rende noto il comunicato stampa del Cdm.

Per quanto riguarda la protezione internazionale degli stranieri, la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l’interessato, il rischio di tortura. Con il nuovo decreto sull’immigrazione, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale.

SICUREZZA PUBBLICA – Il decreto su sicurezza e immigrazione introduce norme che rafforzano i dispositivi a garanzia della sicurezza pubblica, implementando le misure del divieto di ingresso nei pubblici esercizi e nei locali di pubblico trattenimento o nelle loro adiacenze, nonché le misure di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti attraverso siti web. Si stabilisce inoltre la inapplicabilità della causa di non punibilità per “particolare tenuità del fatto” ad alcune fattispecie di reato. Si rafforza il cosiddetto “Daspo urbano”, rendendo possibile per il Questore l’applicazione del divieto di accesso nei locali pubblici anche nei confronti dei soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva, nel corso degli ultimi tre anni, relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope. Inoltre, si interviene sul trattamento sanzionatorio conseguente alla violazione del divieto, prevedendo, in particolare, la pena della reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8.000 a 20.000 euro.

LA ‘NORMA WILLY’ – Si estende il meccanismo dell’oscuramento, già utilizzato per il contrasto alla pedopornografia online, a quei siti che, sulla base di elementi oggettivi, devono ritenersi utilizzati per la commissione di reati in materia di stupefacenti. Inoltre, si inaspriscono le pene per i soggetti coinvolti in risse, prevedendo che, qualora qualcuno resti ucciso o riporti lesioni personali, il solo fatto della partecipazione alla stessa sia punibile con la reclusione da sei mesi a sei anni. Sono previste, altresì, disposizioni per rendere più efficace l’esercizio delle attività del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

CARCERI – Nel testo, su proposta del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede viene introdotto il reato per chi introduce in carcere un cellulare a un detenuto: la pena va da 1 a 4 anni sia per chi lo introduce sia per chi lor riceve. Nel regime precedente al decreto sicurezza il reato si configurava come illecito disciplinare sanzionato all’interno del carcere. Per chi agevola il detenuto al 41bis nelle comunicazioni con l’esterno (anche di tipo diverso da quelle con cellulare) la pena è alzata da 1 a 4 anni a 2 a 6 anni. Nei casi di ipotesi aggravata (ovvero se il reato è commesso da pubblico ufficiale, da incaricato di pubblico servizio o da chi esercita la professione forense) il reato passa 2 a 6 anni a 3-7 anni.

“Questi passano il tempo a smontare invece che a costruire. A quello che ho letto, li chiamerei ‘decreti clandestini’. Si torna esattamente alla mangiatoia sull’immigrazione clandestina e ai permessi regalati a chiunque cammina per strada e agli sbarchi a migliaia. Non so che cosa abbiano da festeggiare”. Cosí Matteo Salvini sui decreti sicurezza a margine dell’assemblea di Confindustria Cremona