“Amazon vuole comprare il Napoli!”, Carlino boom: “Il vice presidente Grandinetti sta trattando con ADL”

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Amazon interessata ad acquistare il Napoli. E’ questa la clamorosa indiscrezione emersa dagli studi di TV Luna nel corso della trasmissione Goal Show. A rilanciarla è Raffaele Carlino, presidente della Carpisa Napoli Femminile“Il vice-presidente di Amazon (il noto Russell Grandinetti, ndr) sarebbe intenzionato a comprare la SSC Napoli? È vero, da tempo gira voce che il presidente Aurelio De Laurentiis voglia vendere la società partenopea ad un possibile acquirente”.

Carlino ha poi aggiunto: “Cosa so in merito? Che l’intenzione di vendere c’è, ma ci sono anche differenze sulle valutazioni fatte da De Laurentiis e sulla relativa offerta. Credo ci sia una trattativa in corso tra le parti, ma bisogna ancora trovare la quadra giusta sulle cifre. Di che somme stiamo parlando? Vi rispondo così: qualora ci fosse un imprenditore in grado di mettere sul piatto circa 600 milioni di euro, secondo voi, cosa dovrebbe fare De Laurentiis?”. NB. Fonti vicine a Russell Grandinetti smentiscono l’ipotesi di acquisizione del Napoli.

Auguri ai calabresi

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Per non dimenticare Giuseppe Scopelliti, presidente della Calabria del centrodestra eletto con il 57,76%

L'immagine può contenere: 1 persona, meme, il seguente testo ""LIBEREREMO LA CALABRIA DAL MALAFFARE" HEI SILVIO RICORDIAMO CHE L'AVETE GOVERNATA FINO AL 2014 E IL VOSTRO PRESIDENTE DI ALLORA ANCORA IN CARCERE. AUGURI!"

Dal 5 aprile 2018 è in carcere a seguito della sentenza definitiva di condanna a 4 anni 7 mesi per il reato di falso in atto pubblico, commesso durante il mandato di Sindaco di Reggio Calabria.
Come indicato dalla Corte di Cassazione nelle motivazioni della sentenza, nel corso della sua sindacatura Scopelliti ha realizzato condotte “messe in atto in spregio di norme e principi giuridici basilari” che “costituiscono chiari sintomi di grave noncuranza e di palese deviazione dai doveri della funzione pubblica esercitata”.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi e vestito elegante, il seguente testo "QUESTO IN FOTO E' GIUSEPPE SCOPELLITI IL GOVERNATORE DEL PARTITO DI B. ELETTO IN CALABRIA NEL 2010 DAL 2018 E' IN CARCERE PER REATO DI FALSO IN ATTO PUBBLICO QUANDO ERA SINDACO DI REGGIO CALABRIA. PRESO 4 ANNI E 7 MESI"

Fonte : Wikipedia

Salvini citofona ma per combattere la droga cosa ha fatto?

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Matteo Salvini ha deciso di combattere la droga. Perché, ha spiegato, glielo ha chiesto la mamma di un ragazzo morto di overdose. La lotta contro la droga di Salvini nel concreto è stata andare a citofonare ad una famiglia di cittadini stranieri di origine tunisina accusandoli di essere degli spacciatori e fregandosene abbastanza di violare la privacy delle persone o anche solo dell’idea che magari stava accusando falsamente (e in ogni caso senza prove) un ragazzo di 17 anni di essere uno spacciatore.

La scena di Salvini che chiede «scusi lei spaccia?» e che si offre di «riabilitare il buon nome della sua famiglia, perché c’è qualcuno che dice che lei e suo figlio spacciate» cozza un po’ con il garantismo predicato dalla Lega e dal suo capo. Perché Salvini è pur sempre quello che ripete continuamente che in Italia ci sono «sessanta milioni di innocenti fino a prova contraria». Ma forse qui il punto è che i presunti spacciatori non sono italiani e quindi nella visione salviniana della giustizia si inverte l’onere della prova.

C’è chi ha ricordato come nel dicembre 2018 l’allora ministro dell’Interno venne immortalato con Luca Lucci alla festa per i 50 anni della Curva Sud del Milan organizzata all’Arena Civica fa discutere. Lucci all’epoca era stato arrestato solo pochi mesi prima in un’inchiesta per traffico di droga, con telecamere degli investigatori sistemate fuori dalla sede degli ultrà rossoneri a Sesto San Giovanni: per quella vicenda, Lucci aveva patteggiato una pena di un anno e mezzo di reclusione. Altri invece si sono chiesti come mai Salvini non sia andato a citofonare alle case dei capo clan della ‘Ndrangheta in Calabria visto che proprio le ‘ndrine gestiscono una fetta considerevole del traffico di stupefacenti nella Penisola.

I milioni di euro buttati da Salvini per l’operazione di propaganda contro la droga nelle scuole

Ma la vera domanda è un’altra: cosa ha fatto Salvini per contrastare il traffico di droga in Italia quando era al Ministero dell’Interno? Lui risponderà che ha emanato due Decreti Sicurezza, che però ad oggi evidentemente non hanno sortito gli effetti sperati se il Capitano è costretto a citofonare casa per casa per cercare gli spacciatori. Per la cronaca nei giorni scorsi al Pilastro c’era stata un’operazione di polizia con i cani antidroga.

Altro “grande successo” di Salvini contro lo spaccio? L’operazione “Scuole Sicure 2018-2019” conclusa il 30 giugno 2019. L’esito della massiccia operazione di controllo all’interno degli edifici scolastici durata un anno intero è stato questo14,7 chili di droga sequestrati;  31 arresti;  45 denunce all’autorità giudiziaria;  855 violazioni amministrative e reati accertati. Forse 14 kg di droga sequestrati in un anno sembrano tanti, ma bisogna suddividerli per il numero di istituti scolastici interessati: 598. Ovvero una media di appena 29 grammi di droga non meglio precisata ritrovati in ogni istituto. L’operazione ha coinvolto 26 mila unità di personale, con oltre 13 mila servizi effettuati singolarmente o con operazioni congiunte. In pratica sono state impiegate 26mila agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale per recuperare meno di 15 kg di droga. Giusto per mettere le cose in prospettiva: nello stesso lasso di tempo l’indagine “Grande Raccordo Criminale” del Gico della Finanza ha portato al sequestro di  250 chili di cocaina e 4250 di hashish per un valore di 120 milioni di euro sul mercato. In un solo giorno i finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno sequestrato quattrocento chilogrammi di cocaina, 30 chilogrammi di hashish e 15 di marijuana nell’ambito dell’operazione “Magma” contro il clan Bellocco di Rosarno (Rc).

Salvini poi ha proposto di abolire l’attenuante della modica quantità nei confronti delle persone arrestate in possesso di sostanze stupefacenti, in pratica per la Lega sono tutti spacciatori. La proposta di legge però non è stata approvata mentre la Lega era al governo. Ma Salvini era già impegnato in un’altra grande battaglia: quella contro i Canapa Shop, i negozi che vendono la Cannabis Light, ovvero un prodotto che per la legge è legale coltivare. Il Ministro dell’Interno voleva chiuderli tutti, convinto com’era che la cannabis light venduta in quei negozietti fosse la gateway drug verso le vere droghe. Ma non fu Salvini a chiudere i Canapa Shop: ci pensò una sentenza delle Sezioni Riunite della Cassazione.

Non sfuggirà il paradosso di concentrarsi a combattere una sostanza che non ha alcun principio psicoattivo e nel frattempo evitare di convocare la conferenza nazionale sulle droghe, che non viene convocata dal 2009.Il ministro competente, il leghista Lorenzo Fontana, forse se ne era dimenticato? Eppure Salvini ha spesso fatto visita ai centri di recupero per i tossicodipedenti, dieci giorni fa era ospite a San Patrignano, dove è stato accolto con tutti gli onori. Ma cosa ha fatto il governo di cui era parte per lavorare sulla riduzione del danno? Come ricordano Igor Boni, Presidente Radicali Italiani e Jacopo Vasini, candidato radicale in “+Europa Bonaccini Presidente” «ai responsabili di San Patrignano non interessa forse che durante il primo governo Conte i ministri leghisti Fontana e Locatelli, con delega alle politiche sulle tossicodipendenze, non abbiano fatto nulla? Non hanno neppure pubblicato la relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze entro i termini di legge, resa nota solamente a dicembre dal governo Conte 2». E il Salvini che loda l’impegno e il lavoro delle comunità terapeutiche è lo stesso che ha rilasciato commenti sprezzanti sulla morte di Stefano Cucchi, un ragazzo che era andato a curarsi proprio in una di quelle strutture e che secondo Salvini è morto “per la droga”, per i giudici è morto per le botte prese dalle guardie.

https://www.nextquotidiano.it/salvini-citofona-ma-per-combattere-la-droga-cosa-ha-fatto/

LA GIORNALISTA DI RADIO PADANIA CHE AVEVA DENUNCIATO LA LEGA TROVATA MORTA

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ROSANNA SAPORI: LA GIORNALISTA DI RADIO PADANIA CHE AVEVA DENUNCIATO LA LEGA TROVATA MORTA
La Sapori aveva parlato anche della Credieuronord, la banca della Lega fallita e salvata da Fiorani della Popolare di Lodi su richiesta di Tremonti. Secondo l’ex giornalista di Radio Padania in cambio del salvataggio del Credieuronord da parte di Gianpiero Fiorani, Silvio Berlusconi avrebbe ottenuto la proprietà legale del simbolo del Sole delle alpi. La Sapori parlo di tutto questo in un’intervista rilasciata al Riformista in cui nominava anche Giancarlo Giorgetti, attuale braccio destro di Matteo Salvini

A Bisaccia case a 1 euro,

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A Bisaccia case a 1 euro, il centro storico diventa americano. In questi giorni un’intervista del Vicesindaco Francesco Tartaglia ai microfoni della Cnn ha confermato il forte interesse che si registra negli Stati Uniti per il borgo dell’Irpinia orientale. Le unità abitative messe in vendita sono sostanzialmente collegate, vicine e in alcuni casi con accesso principale in comune. Per questo il Vicesindaco ha esortato un acquisto di tipo familiare, per esempio da parte di un gruppo di amici.  In vista della prossima estate a Bisaccia potrebbe ritrovarsi una piccola comunità di nuovi residenti dall’America, conferendo alla cittadina un carattere e un interesse particolarissimo. Nell’immaginario collettivo nelle grandi città dell’est statunitense si possono ritrovare comunità estere aggregate all’interno di quartieri e sobborghi, stavolta una little New York potrebbe insediarsi a Bisaccia. Questa sarebbe l’intenzione della Amministrazione comunale di Bisaccia, che potrebbe ulteriormente implementare il numero di vani in un prossimo bando, reperendoli all’interno dell’abitato. Per ora sono in vendita a Bisaccia case a 1 euro solo tra quelle proprietà dell’ente comunale.