Bonus idrico: come avere acqua gratis a casa

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Una cosa è certa, da qualche anno a questa parte sempre più famiglie italiane versano in gravi condizioni economiche, tanto da dover rinunciare anche a beni che soddisfano bisogni primari come ad esempio il cibo. In un contesto socio-economico che non si presenta dei più semplici, sono sempre di più i contribuenti che non riescono più a far fronte alle spese per le utenze domestiche e di conseguenza si sono visti chiudere i rubinetti di casa a causa della loro morosità. Nonostante ciò l’acqua rimane un bene comune e proprio per questo motivo l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi) ha disposto un bonus a favore delle famiglie meno abbienti, richiedibile a partire dallo scorso luglio. In sostanza vengono riconosciuti, a ciascun componente di una famiglia, cinquanta litri di acqua gratis al giorno. Ma vediamo nello specifico come funziona questo nuovo bonus, qual’è la procedura da seguire per richiederlo, i requisiti necessari per ottenerlo, i termini e come viene erogato.

Cos’è il bonus idrico?

Il bonus idrico è sostanzialmente uno sconto sulla bolletta dell’acqua che viene applicato a tutte le famiglie che versano in gravi condizioni socio-economiche. Questo sconto consente di non pagare un quantitativo di acqua pari a cinquanta litri al giorno per ogni componente del nucleo familiare.

Quali sono i requisiti per poter richiedere il bonus idrico 2018?

Occorre come prima cosa sapere che il bonus è gestito e disciplinato a livello locale per cui anche i requisiti per richiederlo possono cambiare da regione a regione. Nella maggior parte delle regioni italiane vengono richiesti gli stessi requisiti per poter richiedere e ottenere il bonus, alcune eccezioni sono previste solo nel Lazio, Toscana, Piemonte e Umbria. Vediamo prima i requisiti richiesti dalla maggior parte delle regioni. Per poter accedere al bonus occorre:

  • essere residenti nel comune in cui si fa la relativa richiesta per ottenere il bonus idrico;
  • avere la residenza nell’immobile per il quale si richiede il bonus idrico. Immobile che a sua volta non deve appartenere alle categorie catastali A1, A7 e A9, alle quali appartengono rispettivamente le abitazioni signorili, i villini e gli immobili di valore storico o artistico;
  • avere un reddito Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore a 8.107,50 euro oppure non superiore a 20mila euro se si hanno più di tre figli a carico.

Va ricordato che l’Isee viene compilato sulla base della dichiarazione unica sostitutiva e va richiesto presso un qualsiasi sindacato o centro di assistenza fiscale.
Come già anticipato, ci sono però delle regioni che richiedono delle soglie Isee leggermente diverse per l’accesso al bonus idrico. Il Lazio consente di fare domanda a tutte quelle famiglie che hanno un reddito Isee non superiore a 13.651,25 euro oppure non superiore a 15.659 euro per le famiglie con più di quattro membri. Per le famiglie con più di cinque componenti la soglia Isee per richiedere il bonus idrico sale a 17.746,42 euro. La Toscana richiede invece un reddito Isee non superiore a 10.935,57 euro e per le famiglie con più di cinque componenti la soglia sale fino a 13.640,92 euro. Per quanto riguarda il Piemonte e l’Umbria oltre a richiedere un diverso valore Isee hanno previsto anche una procedura leggermente differente e un termine di scadenza diverso. Il Piemonte permette l’accesso al bonus idrico alle famiglie che hanno un reddito Isee non superiore a 12.000 euro, prevedendo allo stesso tempo un iter diverso rispetto alle altre regioni. La domanda infatti va scaricata, compilata in ogni sua parte e inviata telematicamente al sito del gruppo SMAT (Società Metropolitana Acque Torino) entro il 31 dicembre. L’Umbria ha abbassato la soglia Isee a 9.500 euro e ha anche ridotto il termine di presentazione al 31 ottobre.

Come richiedere il bonus idrico al proprio comune?

Per richiedere il bonus idrico occorre, come prima cosa, scaricare il relativo modulo presente sul sito di Aeegsi, compilarlo in ogni sua parte e consegnarlo al comune di residenza o ad altro ente preposto come i centri di assistenza fiscale delegati dal Comune. Insieme al modulo compilato e comprensivo di tutti i dati che identificano la fornitura, come il codice e il nominativo del gestore idrico, vanno presentati anche:

  • un documento d’identità del richiedente in corso di validità;
  • nome, cognome e codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare che rientrano nell’attestazione Isee;
  • l’attestazione Isee in corso di validità che va richiesta presso i centri di assistenza fiscale, presentando la relativa documentazione.

Da quando può essere presentata domanda per ottenere il bonus idrico?

Le domande possono essere presentate a partire dall’1 luglio dell’anno in corso e in caso di accettazione della domanda il bonus ha validità per un anno, che comincia a decorrere a partire dalla data in cui è stata riconosciuta l’agevolazione e che viene riportata in bolletta. Se continuano a sussistere i requisiti, il richiedente alla fine dell’anno deve nuovamente presentare la domanda seguendo l’iter precedentemente descritto. Occorre specificare che nonostante il bonus idrico sia stato introdotto nell’anno in corso e le relative domande hanno iniziato ad essere presentate a partire dall’1 luglio, in caso di accettazione della domanda, l’importo verrà calcolato a partire dall’1 gennaio 2018. Il bonus quindi opera con effetto retroattivo.

Quanto tempo passa prima di ottenere il bonus idrico in bolletta?

Prima di vedere accettata la relativa richiesta possono passare anche svariati mesi in quanto dietro esiste un particolare iter burocratico. Ma vediamo nello specifico le varie tempistiche. Dal momento in cui il soggetto presenta la relativa domanda, trascorrono:

  • fino ad un massimo di trenta giorni entro cui il Comune verifica l’esistenza effettiva dei requisiti per ottenere il bonus dell’acqua e accettare la relativa richiesta. Una volta accettata la richiesta questa dovrà essere caricata nel sistema informatico del SGAte (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe energetiche) e successivamente comunicata al gestore competente del servizio idrico. A questo punto, il comune rende noto anche al richiedente che in base ai controlli effettuati, su Isee e residenza, la richiesta per il bonus idrico può essere accettata;
  • ulteriori sessanta giorni entro i quali il gestore del servizio idrico effettua le considerazioni di sua competenza e comunica, al Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle tariffe energetiche, la sua approvazione definitiva oppure il suo diniego.

Conclusa la procedura il richiedente riceverà, nella prima bolletta utile, il bonus idrico.

In che forma viene erogato il bonus idrico?

Prima di capire come viene erogato il bonus occorre fare una distinzione tra utente diretto e indiretto.
L’utente diretto è il soggetto che versa in condizioni economiche disagiate e che risulta essere intestatario della fornitura del servizio idrico per uso domestico residente.
L’utente indiretto è la famiglia che versa in condizioni economiche disagiate e che non è intestataria della fornitura del servizio idrico che invece risulta intestata ad un condominio.
Agli utenti diretti il bonus verrà erogato direttamente in bolletta. Per cui l’ammontare complessivo annuo spettante ad una determinata famiglia verrà devoluta tenendo conto della quota giornaliera. Ogni bolletta riporterà quindi una parte del bonus, sotto forma di sconto, calcolato per quel determinato periodo a cui la bolletta stessa fa riferimento.
Agli utenti indiretti invece il bonus verrà erogato, in un’unica soluzione, sotto forma di assegno circolare non trasferibile, addebito sul conto corrente o ogni altra modalità ritenuta idonea da parte del gestore del servizio idrico.

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