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Il caporalato alimenta un giro di affari di 68 miliardi di euro all’anno: è il dato di Cgia, che raduna artigiani e piccole imprese.
“Il 35% circa di questo valore aggiunto prodotto dall’economia sommersa è ascrivibile alle regioni del Sud”, si legge nell’analisi. “Le persone coinvolte sono poco meno di 3 milioni e, anche in questo caso, è il Mezzogiorno che presenta la percentuale più alta, 37,2%”. Record nei servizi alla persona (colf,badanti ecc) con 42,6%, poi agricoltura e edilizia (16,8 e 13,3%).
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