Mega-analisi conferma, con aspirina meno rischi morte per tumore

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Uso regolare di basse dosi fa bene ai malati oncologici

Redazione ANSA WASHINGTON 

07 aprile 201719:40

aspirina © Ansa

(di Nicoletta Nencioli)

Aspirina davvero salva-vita: il suo uso di lungo termine porterebbe ad una generale diminuzione dei rischi di morte per qualsiasi causa ed ad una ancora piu’ marcata riduzione dei decessi dovuti ai tumori. Un nuovo mega-studio americano realizzato su piu’ di 130.000 individui seguiti per 32 anni, non solo conferma i benefici da anni associati all’uso regolare di aspirina, ma li rafforza. La mortalita’ generale – rivela la vasta indagine condotta da Yin Cao del Massachussetts general hospital di Boston – tra chi ha usato aspirina regolarmente almeno per 6 anni e’ risultata piu’ bassa del 7% per le donne e dell’11% per gli uomini. La mortalita’ specifica per tumori e’ risultata inferiore del 7% fra le donne e del 15% tra gli uomini. “I dati suggeriscono che l’aspirina non solo previene la formazione dei tumori, ma ne riduce anche la mortalita”, ha detto Cao presentando lo studio alla conferenza annuale della ‘Associazione Usa per la ricerca sul cancro’. Durante gli anni dello studio, 22.094 donne sono morte e 14.749 uomini. Tra questi, 8.271 donne e 4.591 uomini sono morti di cancro. 

La piu’ significativa riduzione in termini di decessi e’ stata osservata per il tumore del colon: tra i consumatori regolari di aspirina, le morti sono state inferiori del 31% tra le donne e del 30% per gli uomini. Forte beneficio anche per le donne colpite da tumore del seno: per loro la mortalita’ e’ risultata piu’ bassa del 7% a fronte di un consumo regolare di aspirina. Per il cancro della prostata gli uomini hanno visto una diminuzione della loro mortalita’ addirittura del 23%. I volontari sono stati seguiti per una media di 32 anni. L’uso minimo di aspirina associato con una diminuzione della mortalita’ e’ stato di 6 anni. “L’effetto positivo emerso dall’uso di aspirina in termini di mortalita’ e’ inversamente proporzionale all’effetto negativo di un aumento dei rischi di cancro e di morte associati all’obesita'”, ha rilevato Cao. I benefici dell’acido acetilsalicilico sono stati osservati a dosi precise di aspirina assunte: ossia sia tra le persone che prendevano due pillole a settimana che tra quelle che ne prendevano set

Fisco, novità importanti su automobile e prima casa

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La Commissione Tributaria Regionale della Toscana, con la sentenza n° 499/2017 ha rigettato l’appello dell’Agenzia delle Entrate e ha di fatto posto le basi per un’importante rivoluzione nella valutazione del reddito dei cittadini.

Infatti in base a questa decisione automobile e prima casa sono da considerarsi “solo beni di possesso generalizzato che non rivelano la capacità contributiva e, pertanto, non costituiscono ricchezza né fanno reddito”. Dunque questi due beni così fondamentali per molte famiglie italiane d’ora in poi non potranno più essere oggetto di accertamenti fiscali mediante il famigerato redditometro. Unica eccezione nel caso vengano ravvisate “evidenti sproporzioni tra i beni acquistati e le entrate del contribuente”.
Come spiegano gli esperti legali del sito La legge per tutti “l’abitazione principale deve considerarsi non più un bene voluttuario, ma essenziale per il soddisfacimento del bisogno primario dell’uomo (tanto è vero che la legge ha reso la prima casa impignorabile); dall’altro lato il possesso di una macchina risulta ormai generalizzato: ogni contribuente ne dispone una e, spesso, in una famiglia, per ogni componente c’è una vettura differente. È pertanto illegittimo l’accertamento fiscale da redditometro nei confronti del contribuente che è titolare solo di un’abitazione principale e di un’autovettura di modesto valore. Tali beni vanno pertanto tolti dal calcolo del reddito” (Fonte: direttanews.it).

FLAVIO BRIATORE: VOGLIO CAMBIARE L’ITALIA E LO FARÒ CON IL PD.Pubblicato il 6 aprile 2017 da kkk

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FLAVIO BRIATORE: VOGLIO CAMBIARE L’ITALIA E LO FARÒ CON IL PD.

Di Ermes Maiolica

“Al sud sono rimasti solo gli sfaticati”: è questa l’ultima stoccata di Flavio Briatore al suo Paese, lanciata tramite le telecamere della trasmissione tv “Cartabianca”, dove martedì ha dialogato con gli ospiti e con la conduttrice Bianca Berlinguer nel corso di una puntata dedicata al lavoro in Italia e alla disoccupazione giovanile.

In particolare, l’imprenditore ha parlato della sua voglia di candidarsi con il Partito Democratico per cambiare le cose sfruttando la sua esperienza personale, della prossima apertura a Otranto del suo Twiga, per il quale però fa fatica a trovare personale qualificato. “Il Sud Italia votato al turismo dovrebbe essere la Florida d’Europa. E invece non ci riusciamo”. Questo non avviene “perché i giovani laureati, quelli bravi, lasciano il Sud” e si trasferiscono in altri paesi in Italia o all’estero e “non vogliono più tornare indietro”.

In Italia, quindi, rimarrebbero solamente i meno bravi e più sfaticati: “Nel Paese d’origine rimangono quelli che non hanno molta voglia di fare, di lavorare e si accontentano, dicendo ‘io non ci riuscirò, tanto vale che rimanga qua’. Faccio un esempio – aveva aggiunto Briatore – stiamo aprendo una spiaggia ad Otranto, è difficilissimo trovare il personale e dei manager, cui ho chiesto di tornare a Otranto, si sono praticamente rifiutati, vogliono rimanere a Londra, Dubai, Montecarlo, anche perché al Sud non abbiamo nessuna struttura alberghiera, non abbiamo scuole alberghiere, ci sono a Losanna dove insegnano gli italiani”. Il Twinga, del resto, ha ancora tutti i cantieri aperti, ma il progetto è chiaro fin da subito, come riporta Repubblica ed Ermes

19 PENSIERI SU “FLAVIO BRIATORE: VOGLIO CAMBIARE L’ITALIA E LO FARÒ CON IL PD.

  1. Briatore vai a zappare il tuo orto
    E dividi i tuoi soldino con i poveri che conosci non ti immischiare.
    Con quei demoni corrotti
    Da forza ai veri giovani capaci e puliti come sono Luigi di maio e
    Aalessandro di. Battista che rischiano come Falcone di essere
    Eliminati dalla mafia e la massoneria. Pensa con il Quore
    Non con satana tira fuori il Briatore buono non sei più un
    Bambinio. Salvaci ne hai le capacità che GESU e lo spirito santo ti illuminano AMEN,

Atto a cui si riferisce: S.4/03276 MORONESE, LEZZI, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, SERRA, PUGLIA, MORRA, MARTELLI, CATALFO, SANTANGELO, MARTON, DONNO, PAGLINI, LUCIDI – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo…   

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Atto Senato  

   
 Interrogazione a risposta scritta 4-03276 presentata da VILMA MORONESE   
 lunedì 19 gennaio 2015, seduta n.378  

 MORONESE, LEZZI, BERTOROTTA, CAPPELLETTI, SERRA, PUGLIA, MORRA, MARTELLI, CATALFO, SANTANGELO, MARTON, DONNO, PAGLINI, LUCIDI – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo – Premesso che, a quanto risulta agli interroganti: 

 la stampa locale negli ultimi tempi riporta notizie relative alla Soprintendenza per i beni culturali architettonici e ambientali di Caserta e Benevento, come si legge sul quotidiano online “Caserta c’è” il 28 novembre 2014; 

 tali notizie riguardano la persona del funzionario responsabile, direttore coordinatore della III sezione, architetto Giuseppina Torriero, da 33 anni in Soprintendenza senza mai essere sottoposta a rotazione. “Trentatre anni per non apporre un solo vincolo, un solo vincolo”; 

 le notizie riguardano i presunti legami tra il geometra Oreste Graziano, dipendente della stessa Soprintendenza, e l’architetto aggiudicatario di diversi lavori, Filomena Della Rocca di San Felice a Cancello; 

 uno degli oggetti di tali notizie è l’appalto, finanziato con i fondi del 5 per mille, relativo al restauro conservativo della chiesa di Santa Maria la neve di Casaluce (Caserta); 

 anche questo appalto, come tantissimi altri, gestito dalla Soprintendenza è appena al di sotto del milione di euro, cioè al di sotto di quella soglia al di là della quale occorre pubblicare un bando europeo (ai sensi della direttiva 2004/18/CE, art. 9, comma 5 a), secondo capoverso, del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi); 

 tale appalto è stato assegnato ad un’impresa che fa capo all’ingegnere Andrea Gnasso, presumibilmente vicino al geometra Graziano, il quale se l’è aggiudicata con un ribasso vicino al 5 per cento, come si legge sullo stesso quotidiano il 9 agosto 2014; 

 il suddetto ingegnere, sempre secondo notizie della stampa locale, risulterebbe essere progettista e direttore dei lavori in corso nell’area “Texas” di Aversa (Caserta) “targata Luigi Cesaro” (detto “Giggino ‘a purpetta”); 

 inoltre la stampa locale riporta notizie sempre relative all’architetto Torriero denunciando l’indifferenza, la scarsa attenzione e l’inerzia negli interventi di tutela del patrimonio dei beni culturali di cui è responsabile per carica pubblica sempre lo stesso quotidiano, il 3 dicembre; 

 il preside della facoltà di Ingegneria di Aversa, professor Di Natale, secondo le notizie riportate dalla stampa, starebbe portando avanti lavori nel complesso storico dell’Annunziata senza che in tutto questo sia intervenuta la Soprintendenza come si apprende da un articolo del 30 novembre 2014; 

 considerato che: 

 la Soprintendenza per i beni culturali architettonici e ambientali di Caserta e Benevento risulta essere completamente assente ed inerte anche di fronte all’importante dibattito culturale che si sta sviluppando ad Aversa intorno alla destinazione dell’area della ASL Ce2 “S. Maria Maddalena”; 

 tale dibattito interessa l’area dell’ex ospedale psichiatrico della Maddalena, in via Linguiti, composta da uno spazio di oltre 17 ettari di proprietà della ASL Ce2; 

 in particolare si tratta del complesso della Maddalena, un’area di oltre 20 ettari contenente l’ex ospedale psichiatrico, l’ex convento e chiesa della Maddalena e una vasta area di giardini, autentico polmone verde per la città; 

 nell’area sono sedimentati 800 anni di storia ad iniziare dall’età angioina; 

 il complesso della chiesa e del chiostro della Maddalena, unici esempi in città di strutture rinascimentali, ancora ricchi di manufatti e opere d’arte di enorme valore, sono ormai vicini al collasso; 

 su tale superficie sono presenti fabbricati ottocenteschi, risalenti all’istituzione napoleonica del complesso, di grande valore storico-culturale; 

 nell’area esiste un consistente archivio sulla malattia mentale di decine di migliaia di unità, unico al mondo; 

 allo stato attuale, l’area verde, di oltre 12 ettari, si presenta in uno stato di estremo degrado e abbandono con una fitta rete di sterpaglie ed è priva di manutenzione. Essa rappresenta l’unico polmone verde in una vasta zona che fa fatica a respirare per l’affollamento di case e i roghi tossici che vengono appiccati di frequente all’interno della stessa zona; 

 il dibattito sulla vicenda è stato ripreso anche dalla stampa nazionale; 

 a mezzo di social network, eminenti personalità come il Ministro pro tempore per i beni e le attività culturali, Massimo Bray, e il presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di cassazione, Ferdinando Imposimato, hanno dimostrato il loro preoccupato interesse per la vicenda; 

 tale discussione è stata ripresa dalla stampa locale, con evidente interesse e clamore suscitati anche dalle precisazioni del direttore generale della ASL Ce2, dottor Paolo Menduni, che parla di “interessi particolari che bloccano le procedure”, come si legge su “Caserta c’è” dell’8 settembre 2014, interessi che sono da ricercare, sempre secondo la stampa locale, nei contrasti tra i presidi delle facoltà di Architettura e Ingegneria di Aversa (in un articolo del giorno successivo); 

 si paventa una reale e probabile messa in vendita del bene da parte della ASL Ce2, ad appannaggio dei privati e a scapito della futura fruizione pubblica del bene stesso, come si legge su “NoiCaserta” lo stesso giorno; 

 l’attenzione sull’area è stata suscitata per la prima volta da un gruppo di cittadini attivi di Aversa, già dall’inizio del 2013, con una campagna di sensibilizzazione della cittadinanza attraverso la raccolta di firme per l’acquisizione del bene al demanio pubblico. Tale opera continua con una petizione e raccolte firme on line in cui si espongono le richieste di: a) ingresso dello Stato nella proprietà; b) indivisibilità del bene; c) concorso internazionale di idee per la riqualificazione; 

 gli stessi cittadini di Aversa hanno organizzato un convegno sull’argomento, il 29 novembre 2014, in cui sono intervenuti parlamentari nazionali ed europei del Movimento 5 Stelle, ripreso dalla stampa nazionale (come in un articolo del “Corriere della Sera” del 30 novembre 2014), dove sono state esposte e dibattute le 3 proposte affinché tutta l’area diventi laboratorio ideale per ridare dignità ad una città che ha un grande passato ed un triste presente, 

 si chiede di sapere: 

 se il Ministro in indirizzo, per quanto di sua competenza, sia a conoscenza dei fatti descritti e quali iniziative intenda adottare al fine di verificare la veridicità degli stessi; 

 quali provvedimenti intenda intraprendere al riguardo; 

 se i lavori di restauro conservativo della chiesa di S. Maria la neve di Casaluce, in provincia di Caserta, possano essere svolti in conformità alle norme di legge sui restauri e sull’edilizia e alle necessarie esigenze di tutela del bene culturale stesso, visto il ribasso offerto dalla ditta vincitrice dell’appalto; 

 se la ditta vincitrice dell’appalto del restauro conservativo della chiesa di S. Maria la neve di Casaluce abbia le necessarie competenze in materia di restauro dei beni culturali e dei beni architettonici; 

 se sia a conoscenza del comportamento di indifferenza dinanzi alle esigenze di conservazione dei beni architettonici dell’architetto Giuseppina Torriero e quale sia la ragione di tale comportamento. 

FORSE NON TUTTI SANNO CHE….

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di Mario Rossi


21 agosto 2016 · 



Forse, non tutti sanno che:


La famiglia Assad appartiene agli alawiti. La parte più tollerante dell’Islam.

Le donne siriane hanno gli stessi diritti degli uomini nella sanità e nell’istruzione.

Nei Paesi dell’area mediorientale, la Siria è annoverata fra i più progressisti in termini di diritti di genere

In Siria le donne non sono obbligate a indossare il burqa. La Sharia (la legge islamica) è incostituzionale.

La Siria è l’unico paese arabo con una costituzione laica e non tollera movimenti estremisti islamici.

Circa il 10% della popolazione siriana appartiene ad una delle molte denominazioni cristiane presenti sia nella vita politica che sociale. Questa tolleranza religiosa è unica nella zona.

In altri paesi arabi la popolazione cristiana è inferiore all’1% a causa dell’ostilità sostenuta.

La Siria è l’unico paese del Mediterraneo che resta il proprietario della sua compagnia petrolifera, che ha chiesto di non privatizzare.

In Siria viene concesso il mutuo sociale di dignità per acquistare casa con prestiti molto agevolati. 

La Siria ha una apertura alla società e alla cultura occidentale come nessun altro paese arabo.

Fino a prima della guerra civile, l’Italia ha stretto molti accordi di collaborazione con la Siria.

In occasione della visita in Siria nel 2010, Napolitano elogiava Assad e sua moglie per aver reso la Siria un paese civile, laico, tollerante e rispettoso delle minoranze.

Nel corso della storia ci sono stati cinque papi di origine siriana.

Benedetto XVI nel suo discorso all’ambasciatore siriano presso la Santa Sede ha definito la Siria come un esempio unico al mondo “di pacifica coesistenza e tolleranza tra i seguaci di diverse religioni”

Prima della guerra civile era l’unica zona tranquilla senza guerre o conflitti interni.

La Siria è l’unico paese arabo senza debiti con il Fondo monetario internazionale ed ha una sua sovranità monetaria.

E’ uno dei pochissimi paesi al Mondo insieme a Russia, Cina, Afghanistan, Iraq, Sudan, Libia, Cuba, Nord Corea, Iran e Islanda a non avere una Banca Centrale Rothschild.

La Siria ha ammesso i rifugiati iracheni senza alcuna discriminazione sociale, politica o religiosa.

Bashar Al-Assad ha un altissimo consenso popolare.

Lo sapevate che la Siria ha una riserva di petrolio di 2.500 milioni di barili, il cui funzionamento è riservato per le imprese di proprietà statale?

(Questa immagine e il commento sono del proprietario del blog)


In una delle e-mail rivelate da Wikileaks, Hillary Clinton scriveva: “Il modo migliore di aiutare Israele a gestire la crescente capacità nucleare dell’Iran è aiutare il popolo siriano a rovesciare il regime di Bachar al-Assad”. Aggiungendo “sarebbe buona cosa minacciare di morte direttamente la famiglia del presidente Assad”.


Avete bisogno di qualche altra spiegazione?


https://it.wikipedia.org/wiki/Bashar_al-Assad

https://it.wikipedia.org/wiki/Alauiti

http://osservatorioiraq.it/siria-i-diritti-delle-donne…

http://www.eurasia-rivista.org/costituzione-della…/16507/

http://www.eurasia-rivista.org/costituzione-della…/16507/

https://it.wikipedia.org/wiki/Alauiti

https://it.wikipedia.org/wiki/Arabi_cristiani

http://www.oasiscenter.eu/…/le-chiese-cristiane-nei…

https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_cattolica_in_Siria

http://www.treccani.it/geopolitico/paesi/siria.html

http://www.sirialibano.com/…/ma-ora-basta-perche-la…

https://www.youtube.com/watch?v=_i0pIHaiViU

https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_dei_papi

https://w2.vatican.va/…/hf_ben-xvi_spe_20110609…

http://www.misteriditalia.it/…/BrevestoriadellaSiriamod…

http://www.controinformazione.info/la-siria-non-ha-alcun…/

http://www.lolandesevolante.net/…/solo-9-paesi-hanno…/

https://www.unhcr.it/…/migliaia-iracheni-cercano-siria…

https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Siria

http://www.treccani.it/geopolitico/paesi/siria.html

Poltrone di Stato, il governo cambia le regole. Con la nuova direttiva via libera agli imputati

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Nuova direttiva sui requisiti dei vertici delle partecipate: il Tesoro l’ha emanata due giorni prima dei rinnovi (ma la data è scritta a mano). Eliminate l’ineleggibilità e la decadenza dei condannati in primo grado o rinviati a giudizio per una serie di reati, prevista dalle disposizioni ora “superate”. Profumo, scelto per guidare Leonardo, a inizio marzo è stato rinviato a giudizio per usura bancaria. Descalzi rischia di andare a processo per corruzione

Una modifica in extremis per evitare imbarazzi. O una mossa successiva, decisa per correre ai ripari dopo le polemiche. Quel che è certo è che il Tesoro, a cavallo della pubblicazione delle liste per il rinnovo dei vertici delle grandi partecipate pubbliche, ha cambiato le regole sui requisiti di onorabilità dei manager di Stato. Facendo piazza pulita di quelli, rafforzati, che erano previsti dalla direttiva emanata nel 2013 (governo Letta) dall’allora ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni. E spianando la strada alla nomina di Alessandro Profumo, rinviato a giudizio poche settimane prima con l’accusa di usura bancaria, alla guida di Leonardo–Finmeccanica al posto di Mauro Moretti. Nonché alla conferma all’Eni di Claudio Descalzi, su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio per corruzione internazionale in Nigeria.
La direttiva con la data scritta a mano – La novità, come ha evidenziato Il Sole 24 Ore, è emersa solo mercoledì sera durante un’audizione del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan davanti a sei commissioni di Camera e Senato. Alla domanda se il Tesoro stia applicando “a intermittenza” la direttiva del 2013 in base alla quale sono cause di ineleggibilità e decadenza sia la condanna in primo grado sia il rinvio a giudizio per determinati reati, il titolare di via XX Settembre ha risposto “non è intermittente, solo che la direttiva Saccomanni a un certo punto è stata superata da un’altra”. E in effetti sulla pagina web del Tesoro dedicata alle partecipate è comparso, ultimo pubblicato tra i “riferimenti normativi“, un documento di due pagine intitolato “Direttiva relativa alle procedure di individuazione dei componenti degli organi sociali delle società partecipate dal Ministero”. La data, riportata a mano, è il 16 marzo 2017, due giorni prima delle nomine. Non è dato sapere quando il file sia stato creato, visto che nel file pdf questa informazione è stata cancellata. E’ disponibile solo l’indicazione dell’ultima modifica: il 20 marzo, due giorni dopo la pubblicazione delle liste.
Cancellata la parte sui requisiti per l’eleggibilità – Quel che più rileva, comunque, è il contenuto del nuovo documento, a cui Padoan non aveva fatto cenno durante la prima audizione sulle nomine che si è svolta il 22 marzo. Il testo riprende con parole praticamente identiche il punto “B” della direttiva Saccomanni, relativo alle procedure di selezione (pubblicazione entro gennaio delle posizioni in scadenza, supporto di “una o più società specializzate” nella ricerca e selezione di top manager, “istruttoria qualitativa e attitudinale” sui potenziali candidati). Ma elimina con un colpo di spugna il punto “A”, quello intitolato “Requisiti per l’eleggibilità“, che prevedeva tra l’altro, oltre alla “comprovata professionalità ed esperienza”, all’assenza di conflitti di interesse e all’esperienza pregressa in incarichi di responsabilità – necessaria per ottenere la carica di amministratore delegato – anche dei requisiti rafforzati di onorabilità.
La clausola etica mai inserita negli statuti – In particolare, il dipartimento del Tesoro chiedeva alle partecipate, da Eni a Poste, di “modificare i propri statuti inserendo la clausola di cui all’allegato alla presente direttiva”. Si tratta della famosa “clausola etica” in base alla quale “costituisce causa di ineleggibilità o decadenza per giusta causa, senza diritto al risarcimento danni, dalle funzioni di amministratore, l’emissione a suo carico di una sentenza di condanna, anche non definitiva”, ma anche il semplice rinvio a giudizio, per i delitti previsti dalle norme che disciplinano l’attività bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa e dalle norme su mercati e valori mobiliari, dalle disposizioni penali in materia di società e consorzi. L’elenco continua con i delitti contro la pubblica amministrazione, il patrimonio e l’ordine pubblico e quelli tributari, il concorso esterno e l’associazione a delinquere, l’associazione di tipo mafioso, il traffico e la detenzione di stupefacenti. Va detto che le assemblee di tutte le grandi aziende pubbliche, con l’eccezione di Enel che ha peraltro alleggerito la clausola nel 2015, hanno respinto al mittente la richiesta di inserire questa disposizione nello statuto.

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