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Milano, 11 nov. (Adnkronos) – A un anno esatto dalla morte di Giulia Cecchettin, uccisa con 75 coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, Vigonovo – la città in provincia di Venezia in cui la ventiduenne viveva – le ha dedicato un ricordo in musica e il sindaco Luca Martello ha svelato che un giardino, un “nuovo spazio verde in centro a Vigonovo sarà dedicato alla ‘dottoressa in Ingegneria biomedica Giulia Cecchettin”. Un omaggio annunciato all’evento musicale – tra i tanti presenti anche papà Gino Cecchettin – organizzato in mattinata dal Comune davanti alla sede municipale, nello spazio che lo scorso anno ospitò per settimane una marea infinita di fiori, peluche, di biglietti, disegni e poesie per Giulia.
Protagonista è stato il ‘pianista fuori posto’, al secolo Paolo Zanarella, che ha suonato musica al pianoforte. Solo musica e niente parole, per non dimenticare e per ricordare con affetto Giulia. Vicino al pianoforte sono state poste le scarpette rosse di lana realizzate dalle volontarie e i volontari e che saranno in vendita dalle prossime settimane per finanziare iniziative contro la violenza di genere. “In questo giorno ancora triste per tutti noi abbiamo inteso rendere un omaggio silenzioso a Giulia che era appassionata di musica” è il commento del primo cittadino di Vigonovo. “Dopo un anno sicuramente questo tragico fatto ha portato nelle nostre case una consapevolezza nuova. Le nostre famiglie oggi possono cogliere segni di disagio anche negli sguardi dei nostri figli. In più abbiamo l’insegnamento di questo padre, la forza, la resilienza di papà Gino. Grazie alla Fondazione avremo la speranza di costruire qualcosa di nuovo, di concreto, di reale a cui le persone possono rivolgersi. Io in questo anno ad esempio ho imparato un numero che non avevo mai memorizzato che è il 1522, che deve diventare qualcosa di cui ci dobbiamo ricordare tutti”.
Il Comune ha in programma altre iniziative. “Da questa sera il Municipio sarà illuminato di rosso e il 3 dicembre (giorno della sentenza per Turetta, ndr) esporremo in Municipio le scarpette rosse in lana realizzate con i contributi di aziende, volontari e volontarie di associazioni del territorio nell’ambito del progetto realizzato con ‘Il Cantiere delle Donne’ di Padova. Il ricavato della vendita delle scarpette stesse, sarà impiegato in progetti inerenti la difesa delle donne” conclude il sindaco.
Fonte liberoquotidiano.it