Chi rilascia l’autorizzazione sanitaria?

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Quando si intraprende un’attività commerciale in cui si trattano alimenti occorre ottenere l’autorizzazione sanitaria: vediamo cos’è e chi la rilascia.

Intraprendere un’attività commerciale richiede una preparazione su più fronti, sia dal punto di vista delle competenze ed esperienze di coloro che decidono di percorrere questa strada professionale che sotto il profilo degli adempimenti burocratici necessari per ottenere tutte le autorizzazioni indispensabili e previste per legge. Informarsi per tempo in modo da sapere come essere in regola con le pratiche amministrative è dunque imprescindibile per organizzarsi con i tempi di apertura dell’esercizio commerciale, e questo discorso vale specialmente per coloro che intendono aprire un esercizio commerciale che preveda la produzione, il confezionamento e la vendita di generi alimentari. In questi casi infatti occorre ottenere, tra le altre licenze, anche un’autorizzazione sanitaria. Cosa significa autorizzazione sanitaria, e chi rilascia questa autorizzazione sanitaria?

Autorizzazione sanitaria: cosa significa

L’autorizzazione sanitaria è un provvedimento della pubblica amministrazione, rilasciato a richiesta degli interessati, che comporta il superamento di una verifica sulle condizioni igienico sanitarie di particolari tipi di attività commerciali: quelle che trattano – con varie modalità e con differenti finalità, come vedremo – le sostanze alimentari. Ottenere l’autorizzazione sanitaria è necessario per tutti coloro che intendano iniziare un’attività commerciale in cui vengano trattati alimenti, sia che questi vengano preparati, manipolati, confezionati, oppure consegnati (anche nel caso in cui siano preconfezionati) o immagazzinati.

Ottenere questa autorizzazione è fondamentale in quanto la produzione, gestione e messa in vendita di sostanze alimentari riguarda la salute pubblica e l’igiene pubblica, la cui garanzia deve essere adeguatamente assicurata e monitorata per tutelare i cittadini acquirenti dei prodotti alimentari e prevenire, evitandoli, danni ai consumatori.

Autorizzazione sanitaria: chi la deve richiedere

Il rilascio dell’autorizzazione sanitaria è necessario per l’esercizio di laboratori di produzione, preparazione, confezionamento, somministrazione e deposito di sostanze alimentari, ed è condizionato dall’accertamento dell’effettiva esistenza – verificata attraverso apposito controllo dall’autorità competente – dei requisiti igienico sanitari, funzionali e di quelli relativi agli impianti previsti dalla normativa nazionale e dai regolamenti vigenti.

Nello specifico, sono tenuti a richiedere l’autorizzazione sanitaria:

  • hotel e agriturismo, nonché i ristoranti (di ogni genere, dalla trattoria alla pizzeria);
  • mense (aziendali, ospedaliere, scolastiche);
  • laboratori artigianali, come ad esempio pasticcerie, panifici, rosticcerie e via dicendo;
  • locali ed esercizi commerciali di ristorazione, inclusi gli esercizi ambulanti e quelli stagionali;
  • locali che prevedano un consumo al banco, come i bar o le birrerie e le enoteche;
  • chiunque venda o somministri alimenti su aree pubbliche, oppure all’interno di strutture ad altro finalizzate, come per esempio cinema o discoteche;
  • magazzini di deposito all’ingrosso di merci alimentari, che verranno poi vendute e distribuite agli esercizi commerciali al dettaglio.

Autorizzazione sanitaria: contenuto

Ottenere l’autorizzazione sanitaria è quindi un passaggio obbligatorio prima di procedere alla preparazione, produzione, vendita o somministrazione di sostanze alimentari. La procedura per avere questa autorizzazione è abbastanza semplice, e prevede che il titolare dell’esercizio commerciale si rivolga all’organo competente all’emanazione di questo provvedimento, cioè al comune. Occorre presentare un apposito modulo di richiesta, contenente i seguenti dati:

  • il nome e la ragione sociale e la sede dell’impresa;
  • l’indicazione dell’ubicazione dello stabilimento o del laboratorio di produzione, preparazione e confezionamento o del deposito all’ingrosso;
  • l’indicazione per generi merceologici delle sostanze alimentari che si intendono produrre, preparare, confezionare o tenere in deposito;
  • la descrizione e gli estremi di deposito degli eventuali marchi depositati che valgano ad identificare l’impresa;
  • l’eventuale carattere stagionale delle lavorazioni;
  • l’indicazione del presumibile termine di approntamento dello stabilimento o del laboratorio di produzione, preparazione e confezionamento o del deposito all’ingrosso.

Nella domanda, inoltre, il titolare dovrà dichiarare che l’immobile possiede tutti i requisiti previsti dalle normative in vigore per l’attività da esercitare nonché, in relazione ai locali dell’esercizio in cui verrà svolta l’attività, che sono stati rispettati:

  • i regolamenti locali di polizia urbana;
  • i regolamenti locali igienico-sanitari;
  • i regolamenti edilizi;
  • le norme urbanistiche e quelle relative alla destinazione d’uso.

Autorizzazione sanitaria: chi la rilascia

Il dirigente dell’ufficio comunale preposto, nel termine di 30 giorni dal ricevimento della domanda, rilascia l’autorizzazione dopo aver ottenuto parere favorevole da parte della ASL, che deve effettuare apposito accertamento delle condizioni igienico – sanitarie dei locali e degli impianti. È pertanto la ASL ad occuparsi della fase istruttoria tecnica, fornendo un parere tecnico di tipo sanitario il cui risultato (positivo o negativo) risulta essere di necessità vincolante per il Comune e per ottenere il rilascio dell’autorizzazione sanitaria.

Autorizzazione sanitaria e nulla osta sanitario

Bisogna fare attenzione a non confondere l’autorizzazione sanitaria con il nulla osta sanitario. Il nulla osta sanitario infatti riguarda l’idoneità igienica dei locali in cui viene esercitata l’attività commerciale, e deve essere ottenuto anche dagli esercizi in cui non viene preparato o confezionato alcun alimento. Il nulla osta consiste quindi in un parere di idoneità igienico – sanitaria che riguarda gli ambienti, gli arredi e le attrezzature di cui si compongono negozi di generi alimentari e supermercati, ed è parte integrante del provvedimento commerciale per esercitare l’attività stessa. Anche per ottenere il nulla osta sanitario, ad ogni modo, occorre presentare apposita domanda di rilascio del parere di idoneità igienico-sanitaria al comune, che inoltrerà la domanda del titolare dell’esercizio commerciale alla Asl competente per la verifica dei locali e degli impianti, la quale a sua volta dovrà poi quindi rilasciare parere favorevole e trasmetterlo al comune.

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fonte

Autore immagine: Pixabay.

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