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Ma senti qua, il teatro dell’assurdo a livelli olimpionici.
Giorgia Meloni, la nostra premier, non è “sempre malata”. È che si trascina dietro l’arte tutta italiana di metter su sceneggiate quando fa comodo e di tirarsi su miracolosamente quando conviene di più. Sembra di assistere a una telenovela di pessimo gusto, dove gli episodi di influenza si alternano a “miracolose guarigioni” appena si presenta un’occasione ghiotta per andare in Lapponia a vedere Babbo Natale. Roba da far arrossire persino un attore da film B degli anni ’80.
Ecco i fatti: abbandona il Consiglio europeo a Bruxelles per un “intenso stato influenzale”. Che fai, non la capisci? Una donna esausta, al limite, bisognosa di riposo. Ma poi, in un battibaleno, la ritroviamo in Finlandia, tra renne e aurora boreale, ufficialmente per un vertice Nord-Sud, ma in pratica per portare la figlioletta a vedere il villaggio di Babbo Natale. Che tenera, no? Sì, tenera come un cazzotto in piena faccia per chi sgobba ogni giorno e paga le tasse che finanziano certi teatrini.
Ah, ma il meglio sono i social! Gente che si scatena, a ragione.
“La Lapponia è il miglior rimedio contro l’influenza?” o “Madame Giorgia vola tra le braccia di Babbo Natale.
Chi paga?” sono solo alcune delle perle. E tu vorresti prenderti sul serio, con una leader così? Non è questione di salute, amico mio, è questione di opportunismo sfacciato mascherato da impegno istituzionale. Le polemiche? Se le tira dietro con la stessa grazia con cui qualcuno calcia una latta per strada.
Morale della favola: Meloni malata è solo il preludio a qualche manovra politica, personale o semplicemente per godersi un po’ di relax esotico lontano dalla miseria quotidiana degli italiani. Malata sì, ma mai tanto da non rialzarsi quando c’è da prendersi una pausa fuori confine.
Fonte immagini: Google