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Trascorriamo un sacco di tempo a preoccuparci per il nostro sonno. Secondo una ricerca della “National Sleep Foundation”, più di un terzo degli americani afferma che la qualità del proprio sonno è “scarsa” o “appena sufficiente”. Ma di quanto sonno abbiamo veramente bisogno?
Innanzitutto, partiamo dalle cattive notizie: non c’è un unico modello che si adatta a tutte le esigenze – il bisogno di dormire varia davvero da persona a persona.
Potreste essere tra quelle persone incredibilmente rareche in realtà possono farsi bastare poche ore di sonno a notte (quasi sicuramente non lo siete), o potreste essere dall’altra parte della barricata, ovvero coloro che i medici definiscono “grandi dormitori”, che potrebbero aver bisogno di 11 ore a notte.
Ma ci sono alcune cose che sappiamo sul sonno, e che possono aiutarvi a capire di quanto sonno avete effettivamente bisogno – e quale sia il miglior modo per riposare di notte.
Ecco cinque fatti che vi aiuteranno a capire quali sono i vostri modelli di sonno personali e come si rapportano a quelli del resto della popolazione.
1. C’è un motivo se i dottori raccomandano da 7 a 9 ore di sonno
- N.B. La maggior parte delle persone necessita dalle 7 alle 9 ore di sonno. Internal Time: Chronotypes, Social Jet Lag, and Why You’re So Tired by Till Roenneberg.
La quantità di sonno di cui la gente ha bisogno cade in quella che è una curva a campana, con la stragrande maggioranza della popolazione che necessita tra sette e nove ore di riposo ogni notte per sentirsi riposata.
Il grafico in alto, tratto dal libro “Internal Time: Chronotypes, Social Jet Lag, and Why You’re So Tired” del cronobiologo tedesco Till Roenneberg, mostra la distribuzione generale dei bisogni di sonno. (La cronobiologia è la scienza dei nostri orologi interni).
2. Avete un cronotipo naturale, o un orologio del corpo, che determina quando vi è più comodo dormire ed essere svegliati.
Spesso pensiamo a noi stessi come a persone mattiniere o dormiglione, ma queste divisioni non sono scientifiche – sono solo modi per confrontarci tra di noi.
“Il modo in cui ci si definisce gufi o allodole è veramente arbitrario”, dice il dottor David Welsh, professore associato che studia i ritmi circadiani presso la UC San Diego. Welsh afferma che se si guarda a grandi indagini sulla popolazione, si ottiene una normale distribuzione dei cronotipi: la maggior parte delle persone ha cronotipi abbastanza “medi”, alcuni preferiscono alzarsi un po’ prima o un po’ dopo, e piccoli gruppi naturalmente si alzano molto presto o molto tardi.Non esiste una linea che distingue i diversi cronotipi.
Ma tutti abbiamo una pianificazione interna che ci fa sentire più svegli o più sonnolenti in momenti diversi del giorno. A causa di fattori quali i livelli ormonali, la genetica e l’esposizione alla luce, alcuni di noi sono più attenti al mattino, mentre altri preferiscono orari più tardi durante il giorno.
Se il vostro programma non è allineato con il vostro cronotipo, vi sentite stanchi e non sincronizzati.